AMBRÌ – Lo sguardo di Luca Cereda al termine della bella vittoria contro lo Zurigo è decisamente più rilassato rispetto a 24 ore prima, quando la sua squadra era incappata in un inizio disastroso in quel di Losanna.
“Questa sera siamo contenti”, debutta l’allenatore dell’Ambrì Piotta. “Dopo la sconfitta di venerdì avevamo detto alla squadra che perdere senza la giusta attitudine era inaccettabile, dunque siamo contenti della reazione che abbiamo avuto. Faccio i miei complimenti ai giocatori, perché contro lo Zurigo non c’è stato nemmeno un elemento che ha fatto una brutta partita”.
Chiamato ad analizzare la sfida, Cereda ha immediatamente evidenziato un episodio ben preciso: “Una delle chiavi è stato un grandissimo blocked shot di D’Agostini nel secondo tempo, durante un cambio in cui eravamo in apnea. Ha lanciato un grande messaggio. Emmerton ha invece vinto tantissimi ingaggi, mentre Kubalik ha fatto due gol… Gli stranieri hanno mostrato che ci tengono e per noi questo è molto importante”.
Un gol fondamentale lo ha inoltre messo a segno Lhotak, utilizzato praticamente solo in powerplay ma bravo nel trarre il meglio dallo spazio ricevuto. “Per lui vorrei fare una menzione speciale – ha continuato Cereda – perchè giocare da 13esimo non era facile. Le cose stavano andando bene e non siamo riusciti a inserirlo con regolarità, ma i cambi che ha ricevuto li ha fatti molto bene… È stato premiato con un gol e questo è lo specchio dell’attitudine giusta”.
Attitudine che ha un valore importante anche se si pensa alle voci di mercato che vorrebbero l’attaccante ceco in partenza, probabilmente in direzione Friborgo. “Con lui ho parlato velocemente prima della partita. Gli ho detto molto onestamente che ora non mi interessa dove sarà tra sei mesi, ma per me la cosa importante è ritrovare il Lhotak che conosco da quando lo allenavo negli juniori… Se poi decidesse di partire, vogliamo sia pronto ad affrontare la nuova esperienza. Con lui dobbiamo continuare a giocare nella maniera giusta, sebbene ci sia la possibilità che parta”.
Una parte importante nella vittoria di sabato l’ha poi giocata lo stesso Cereda, che ha modificato in maniera importante la sua top six. “Ci sembrava giusto muovere un po’ le acquee dopo tre sconfitte consecutive, dando una nuova dinamica soprattutto ad Emmerton e D’Agostini, che avevano bisogno di aria fresca. Abbiamo inoltre potuto inserire Guggisberg, dopo che negli ultimi dieci giorni ha potuto allenarsi relativamente bene… Vista l’assenza di Lhotak, martedì gli avevamo chiesto se voleva anticipare il suo rientro, ma non si era sentito pronto ed aveva declinato”.
Le condizioni fisiche di Guggisberg lo rendono però un costante punto interrogativo, e nonostante la buona prova di sabato le cose non sono cambiate. “Sappiamo tutti le condizioni malmesse delle sue ginocchia, usurate dalla carriera. L’ultima terapia a cui si è sottoposto ha avuto dei buoni risultati, ed ultimamente ha potuto allenarsi come mai prima in questa stagione… Speriamo che l’effetto sia duraturo, ma la situazione è instabile e dobbiamo essere pronti a reagire e adattarci a seconda della sua condizione. Sicuramente speriamo di riuscire a recuperarlo del tutto perché, al di la dell’aiuto che può darci, è un giocatore importantissimo per tutto l’hockey svizzero… Ha una classe eccezionale e speriamo possa tornare a giocare”.
Ottima è stata anche la partita di Benjamin Conz, bravo nel reagire dopo la serata complicata di Losanna. “Non era facile scegliere il portiere da schierare sabato, ma ho discusso con Pauli Jaks ed abbiamo optato per lui. Conz sta giocando bene e ci sembrava giusto rinnovargli la fiducia e dargli una chance di rivincita rispetto a venerdì, quando purtroppo lo abbiamo dovuto togliere dopo pochi minuti”.
L’Ambrì Piotta può dunque ora ripartire, forte di una vittoria che vale più dei tre punti conquistati. “Nello sport si hanno sempre dei momenti difficili, e in quei momenti bisogna rialzarsi e noi sabato lo abbiamo fatto bene. Nella nostra squadra è fondamentale l’aspetto mentale… So benissimo che il tipo di gioco che vogliamo fare è difficile, perchè quando si deve andare un pelo sopra il proprio limite ad ogni cambio, mentalmente è molto complicato. Ci vuole tempo per abituarsi, ma fisicamente siamo messi bene”.