Alcune settimane or sono il presidente della KHL, Dmitry Chernyshenko, aveva avanzato la “minaccia” di proibire a tutti i giocatori che militano nella lega di prendere parte alle prossime Olimpiadi, questo nel caso in cui la delegazione russa venisse esclusa dai Giochi a risultato delle indagini riguardanti i casi di doping venuti a galla nel recente passato.
Nonostante questo scenario sia ancora un’ipotesi, la federazione canadese sta prendendo molto seriamente l’eventualità di non poter disporre di molti giocatori che attualmente militano in KHL, ed ha deciso di correre preventivamente ai ripari.
Il CEO di Hockey Canada, Tom Renney, ha infatti inviato una lettera – firmata anche dalle federazioni svedesi, finlandesi e ceche – chiedendo che venga data la possibilità ai giocatori impegnati in KHL di prendere parte alle Olimpiadi, indipendentemente dall’esito delle indagini.
Una decisione in merito all’esclusione o meno di tutti gli atleti russi da Pyeongchang verrà presa il 5 dicembre. In questo senso il presidente della IIHF, Rene Fasel, ha affermato in più circostanze che la KHL non avrebbe il potere di impedire ai propri giocatori di prendere parte ai Giochi, dichiarandosi pronto a rispondere con delle pesanti sanzioni.
La messa al bando dei russi andrebbe a toccare gli atleti impegnati in tutte le discipline sportive, mentre la minaccia fatta dai vertici della KHL avrebbe un impatto sulle squadre di hockey di più nazioni.