AMBRÌ – Vittoria doveva essere e vittoria è stata, nonostante non fosse per nulla scontato. Contro il rimaneggiato Kloten di Kevin Schläpfer, l’Ambrì è riuscito ad imporsi per 6-3 dimostrando di essere, sin dai primi minuti di gioco, la miglior compagine sul ghiaccio e facendo scordare a tutti i 5’532 presenti le quattro sconfitte consecutive che avevano caratterizzato le ultime uscite biancoblù.
Importante, se non fondamentale, è stato il contributo degli stranieri, autori di quattro dei sei gol realizzati ai danni di un Kloten apparso più volte in difficoltà. Solida è stata in particolar modo la prestazione dell’ormai onnipresente ed inamovibile regista, Nick Plastino, uno dei principali artefici della bella vittoria leventinese grazie anche alla pregevole doppietta collezionata nel corso del primo tempo.
“Non è stata una partita semplice – ci spiega Plastino – perché nonostante affrontassimo l’ultima della classe, tutte le compagini di National League possono metterci in difficoltà. Eravamo consci del periodo dal quale giungevamo, caratterizzato da alcune sconfitte, e ciò che per noi contava veramente era riuscire a ritrovare il nostro gioco. Contro gli aviatori ci siamo riusciti e lo abbiamo fatto bene, bilanciando al meglio tutto il nostro sistema. È bello poter disputare partite di questo tipo davanti ad un pubblico così coinvolto, e credo che sabato sera abbiamo ripagato i nostri tifosi giocando con determinazione per tutti i sessanta minuti”.
Il difensore italo-canadese non sarà il giocatore più spettacolare della lega – alla Maxim Noreau per intenderci – ma una volta di più si è confermato essere solido ed efficace, oltre che un uomo dall’ottimo killer instinct, qualcosa a cui non eravamo stati abituati sino a qualche partita fa.
“Semplicemente stavo cercando di buttare il disco sulla porta ed è entrato. Il secondo gol è poi caduto in powerplay… Non posso dire che stessi cercando quelle reti, ma mi sono ritrovato nella posizione di tirare. Ho cercato di trovare lo spiraglio giusto e ho fatto partire un tiro che fosse il più preciso possibile. Queste due reti dimostrano ancora una volta quanto sia determinate scagliare quanti più dischi possibili sulla porta avversaria. Personalmente sento che sto crescendo, partita dopo partita, e che sto prendendo sempre più fiducia. Nell’hockey le cose vanno in questo modo. Se prendiamo il powerplay, per esempio, inizialmente le cose non giravano particolarmente bene ma con l’andare del tempo abbiamo acquisito maggiore sicurezza in noi stessi. Ciò che voglio è continuare a giocare in questo modo, crescendo ulteriormente e fornendo un aiuto tangibile alla squadra… Così sarà più facile riuscire a vincere le sfide che ci attendono. Sono contento della stagione che sto disputando qui ad Ambrì”.
Un elemento chiave della sfida è stato sicuramente la capacità di realizzare delle segnature pesanti in momenti decisivi della sfida. La rete del raddoppio ad opera di Plastino, infatti, era caduta proprio in un momento in cui gli aviatori stavano mettendo sotto pressione i biancoblù.
“Specialmente la seconda segnatura – ma anche quella di Emmerton in occasione del 4-1 – è stata importante perché è caduta nel momento in cui il Kloten ci stava mettendo in difficoltà. In quel frangente avevamo appena sbagliato tre o quattro cambi consecutivi e quindi stavamo faticando oltremodo. In quei casi, però, è importante mantenere calma e lucidità, rispettando il game plan senza panicare. E ci siamo riusciti, realizzando reti pesanti in momenti fondamentali della sfida. Potremmo dire che la seconda segnatura è stata una sorta di punto di svolta per il match”.
E a proposito di giocatori d’importazione, anche la prestazione del neo arrivato Dominik Kubalik è da giudicare come molto positiva. Il ceco ha mostrato di possedere tutti quegli elementi cari a coach Cereda, come la velocità di pattinaggio e di esecuzione, dimostrando immediatamente di essere un giovane fuoriclasse. “Dominik è un ragazzo estremamente talentuoso e con spiccate doti offensive. Gioca nel modo giusto, nel senso che si integra perfettamente con l’idea di hockey del nostro allenatore. Sarà indubbiamente un aiuto molto importante per tutti noi, considerate le nostre difficoltà in fase realizzativa.”