LOSANNA – AMBRÌ
1-0
(1-0, 0-0, 0-0)
Reti: 3’33 Froidevaux (Pesonen) 1-0
Note: Malley 2.0, 6’006 spettatori. Arbitri Dipietro, Hebeisen; Abegglen, Fluri
Penalità: Losanna 5×2′, Ambrì 3×2′ + 1×20′ (Descloux)
LOSANNA – Lasciata alle spalle la pausa dedicata alla Nazionale, l’Ambrì Piotta in quel di Losanna si è reso protagonista di un match in cui ha evidenziato qualche sbandamento di troppo, ma è infine uscito battuto con il minimo scarto di 1-0 al termine di una sfida rimasta aperta sino all’ultimo.
Entrambe le squadre hanno infatti vissuto dei momenti in cui la “ruggine” accumulata nell’ultima settimana ha portato alcuni automatismi ad incepparsi, ed il risultato è stata una sfida divertente da seguire ma caratterizzata da più fasi in cui sono saltati gli schemi.
Per i biancoblù questa tendenza si è immediatamente verificata, in un primo tempo in cui solamente negli ultimi minuti i ragazzi di Cereda erano riusciti a scrollarsi di dosso la morsa del Losanna, più veloce, aggressivo e capace di mettere in crisi i ticinesi specialmente in zona neutra. Purtroppo il risultato è stato il gol decisivo di Froidevaux, arrivato in occasione del primo powerplay di serata e nato sugli sviluppi di un disimpegno non riuscito da Taffe, a cui nemmeno un ottimo Conz ha potuto mettere una pezza.
Con il passare dei minuti i leventinesi sono però usciti dal guscio, la loro struttura di gioco è tornata ad avere una certa solidità e sono così arrivati anche i primi pericoli per Zurkirchen, in particolare grazie ad una prima linea alimentata dalle iniziative di D’Agostini e con Emmerton nei panni del finalizzatore mancato.
In pista con la stessa formazione dell’ultima uscita ma con Monnet nelle vesti di 13esimo attaccante – buona prova la sua, a fare da innesto ai vari blocchi a dipendenza delle circostanze – l’Ambrì Piotta ha infilato l’unico puck nella porta vodese ad inizio periodo centrale con Marco Müller, la cui iniziativa è però stata resa vana da un fischio arbitrale decisamente troppo precoce.
I veri rammarichi dei leventinesi devono però risiedere nell’incapacità di sfruttare le diverse fasi di powerplay avute a disposizione, in cui una certa staticità e lentezza di alcuni elementi ha reso prevedibili dei tentativi comunque nati da una buona circolazione del puck.
Ne è così scaturito un terzo periodo in cui – paradossalmente – il gol sembrava essere nell’aria su ambo i fronti, con le due squadre a scambiarsi alcuni errori di posizionamento figli probabilmente più della settimana di inattività che di reali lacune organizzative.
Le polveri degli attaccanti leventinesi si sono però confermate troppo bagnate per rovinare lo shutout a Zurkirchen, con in particolare Zwerger, Zgraggen ed Emmerton vicinissimi al pareggio, mentre sull’altro front Conz ha dovuto compiere un vero miracolo su Kneubuehler per tenere in partita i suoi.
Sul finale Cereda ha poi tentato il tutto per tutto per cercare di trarre il pareggio da una situazione di 6-contro-4, ma tre ingaggi decisivi persi in zona offensiva hanno tarpato le ali ad un assalto finale che di fatto non si è mai verificato.
Da questa prima uscita dopo il break rimane dunque un po’ di rammarico per una prestazione complessivamente all’altezza del Losanna, e che con un pizzico di fortuna sarebbe potuta sfociare in un risultato utile. La partita ha però anche evidenziato la necessità per i ragazzi di Cereda di ritrovare alcuni automatismi che nel recente passato avevano iniziato a funzionare bene, ed infatti gli attaccanti vodesi hanno potuto godere di spazi che solitamente l’Ambrì non concede con tanta facilità.
Alcune situazioni di difficoltà sono poi nate da incertezze individuali, tra cui spicca quel disco malamente gestito da Taffe in zona neutra nel finale di partita, che per poco non è sfociato nel fatale 2-0. Il veterano statunitense anche in questa circostanza non ha saputo convincere, ed alcune apprezzabili giocate “di fino” non bastano per classificare come positiva la sua prova.
Non c’è però tempo per fermarsi troppo a pensare, perchè i risultati della serata impongono all’Ambrì Piotta di ritrovare immediatamente la giusta intensità, visto che i biancoblù sono scivolati al penultimo posto in seguito ai successi del Langnau e dello stesso Losanna. I biancoblù il prossimo weekend saranno attesi alla trasferta alla Bossard Arena, prima di ospitare alla Valascia il fanalino di coda Kloten.
IL PROTAGONISTA
Yannick Herren: Se da una parte è stato Matt D’Agostini ad essere il motore dei biancoblù, sul fronte dei vincitori la via verso la vittoria l’ha mostrata Herren, che in combutta con Ryser ha rappresentato una vera spina nel fianco per i biancoblù.
Autore di addirittura otto tiri in porta (!), al numero 11 dei vodesi è letteralmente mancata solo la presenza sul tabellino, sfiorata a più riprese, sia che si trattasse di un gol oppure di un assist.