Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
UN COMPLEANNO SENZA REGALO
Sandro Zurkirchen sabato sera ha festeggiato i suoi 27 anni con una solida prestazione contro il Losanna, compiendo alcune parate decisive al cospetto dei suoi futuri compagni. La partita dello svittese ha convinto anche i giornalisti in tribuna, che lo hanno votato tramite l’apposito formulario quale miglior giocatore in pista per i biancoblù. Qualcosa deve però essere andato storto, perchè una volta suonata la terza sirena l’Ambrì Piotta ha deciso di consegnare il premio a Janne Pesonen, autore di una prestazione senza particolari acuti. Peccato, perchè il buon “Zuri” il suo regalo di compleanno se l’era proprio meritato.
L’INASPETTATO ENTUSIASMO
Sin dal suo arrivo Janne Pesonen si è distinto per essere un giocatore propenso a parlare più con i fatti che con le parole, tant’è che vederlo discutere e scherzare con i compagni è quasi una rarità… Il finlandese è uno di quegli attaccanti seri, concentrati sul proprio lavoro e un po’ sulle sue, capace di rimanere impassibile anche dopo una bella rete. L’arrivo di diversi giovani deve però averlo un po’ “sciolto”. Bello infatti vedere un giocatore d’esperienza come lui sedersi in panchina sabato sera tra i meno esperti Trisconi e Goi, con i tre con il sorriso sulle labbra e lo straniero pronto a dare loro qualche consiglio tra una battuta e l’altra. I Rockets hanno portato entusiasmo, anche in modi che non ti aspetti.
CROLLO VERTICALE
Dopo una regular season per la maggior parte da incubo, in casa Ambrì Piotta si tirano le somme, ed i numeri che vengono a galla dalle prime 50 partite confermano il disastro biancoblù. Complessivamente i leventinesi hanno vinto tre partite in meno rispetto alla passata stagione, ma il bottino di punti è crollato da 66 a soli 48. I gol segnati sono stati solamente 131 rispetto ai precedenti 144, mentre il numero di reti incassate è stato costante (164 invece di 166). Da una differenza reti di -22 si è dunque caduti ad un allarmante -51. Normale conseguenza è dunque stato chiudere la regular season all’ultimo posto, dopo il decimo rango ottenuto nel torneo 2015/16.
“OUR BACKUP IS BETTER THAN YOUR STARTER”
Ovvero, “la nostra riserva è migliore del vostro portiere titolare”. Era questo uno degli slogan coniato scherzosamente dai tifosi dei New York Rangers qualche anno fa, quando potevano vantare una coppia di portieri eccezionale composta da Henrik Lundqvist e Cam Talbot. Con i playout alle porte e dopo delle ottime prestazioni di Gauthier Descloux e Sandro Zurkirchen, probabilmente uno striscione simile non sarebbe fuori luogo nemmeno tra i tifosi biancoblù, che se in questo momento vogliono trovare un punto a favore dell’Ambrì in confronto delle altre tre squadre rimaste sotto la linea, lo trovano tra i pali grazie ad una coppia che appare in forma al momento giusto!
CON QUELL’ASSIST, SALTANO LE VACANZE
Janne Pesonen e Cory Emmerton hanno concluso entrambi il loro campionato a quota 34 punti, ma il titolo di Top Scorer per i biancoblù ha finito per averlo il finlandese, capace di segnare un numero maggiore di gol (13) rispetto al compagno di linea. Il primato Pesonen lo ha raggiunto in extremis, ottenendo un assist in seconda nella sfida di sabato contro il Losanna che gli ha così permesso di salire allo stesso bottino di punti del canadese. Una bella soddisfazione… Oppure no? Nel fine settimana Emmerton e famiglia si sono gustati una rilassante vacanza nella vicina Italia, mentre lunedì Pesonen ha dovuto presenziare all’evento dedicato ai Top Scorer in quel di Berna. Chi avrà fatto l’affare migliore?
TUTTI PRONTI PER I PLAYOFF? QUALCUNO NO…
L’episodio della rete annullata al Lugano mentre era in situazione di penalità differita ha fatto parecchio discutere, anche perché quel gol sarebbe valso il 3-1 e avrebbe alzato le probabilità di una sfida tra Lugano e Zugo nei quarti di finale. Il fatto è che l’arbitro non ha abbassato il braccio nemmeno con il disco in fondo alla rete, indicando quindi che il Lugano non fosse in controllo del disco (come recita il regolamento, non basta che il disco venga toccato), contraddicendo la sua seconda decisione di annullare la rete e di espellere Bertaggia. Walker quel disco lo ha tirato, o è stato solo un “poke check”? Se l’arbitro lo avesse ritenuto un tiro avrebbe dovuto abbassare il braccio e segnalare subito la penalità, ma risulta difficile valutare quello di Walker un tiro visto che è stato effettuato con un braccio solo e il difensore dei Lions ha pure toccato il disco. Giusto o sbagliato che fosse annullarlo, questo episodio ha confermato ancora l’incapacità degli arbitri di valutare le situazioni col gioco in movimento, causando solo confusione e lunghi momenti di inutile pausa nel discutere dell’episodio come se nessuno sapesse cosa fare. E i playoff iniziano sabato anche per loro…allegria.
TANTO VALE TENERSI OCCUPATI
Dopo la furiosa bagarre esplosa dietro la porta di Merzlikins, la quaterna arbitrale ci ha messo diversi minuti a “deliberare” le proprie sentenze, regalando una lunga pausa ai giocatori. Se i giocatori di movimento ne hanno approfittato per dei time out improvvisati sulle rispettive panchine, Merzlikins e Schlegel hanno deciso di passare il tempo tra di loro, passandosi il disco da una parte all’altra. Un fuggente attimo di svago tra una battaglia e l’altra per loro, eterni duellanti a distanza.
OLÉ TORO!
Elvis Merzlikins sta raggiungendo la miglior forma proprio a ridosso dei playoff, e nelle ultime partite diversi avversari se ne sono accorti. Gli ZSC Lions di Walsson hanno faticato parecchio a bucare il lettone, trovando un vero e proprio muro durante le situazioni di superiorità numerica. In particolare, durante 1’24 di gioco in 5 contro 3, i Lions hanno sbattuto sul portiere bianconero scagliando con forza e a ripetizione diversi dischi da distanza ravvicinata e a ogni parata la curva ha risposto con un “olé” come nelle corride spagnole. Come i tori nelle arene, più viene stuzzicato più si esalta, Elvis è fatto così.
ESAME FISICO SUPERATO
La sfortuna che aveva toccato Daniel Manzato nelle ultime stagioni era diventata suo malgrado ormai leggendaria. Il portiere bianconero ogni qual volta ha recuperato da un infortunio ed è sceso sul ghiaccio raramente ha portato a termine un match senza dover uscire con l’aiuto dei compagni. Sabato a Losanna tutti col fiato sospeso, non tanto per la prestazione di Manzato (comunque buona considerando l’inattività) quanto se fosse riuscito finalmente a portare a termine un match. Brivido a parte quando è stato travolto da un attaccante vodese, il friborghese ha terminato l’incontro senza alcun problema, mostrando di essere finalmente recuperato. Ora possiamo dirlo: bentornato Daniel!
SFIDE NELLE SFIDE
L’importanza dell’esercizio agli ingaggi è sempre messa in primo piano nell’hockey, e in questo senso i centri di una squadra hanno sempre grosse responsabilità. Sciorinando qualche cifra, il Lugano è esattamente a metà classifica per quanto riguarda gli ingaggi vinti con il 50,35% di ingaggi vinti nella classifica particolare guidata dal Berna con il 54,01%. Guardando gli ingaggi zona per zona i bianconeri passano al quarto posto negli ingaggi in zona offensiva (51,73%), risultando però addirittura gli ultimi del campionato in zona neutra con solo il 45,38%. Va decisamente meglio nel terzo di difesa con il 53,19% che vale il secondo posto sempre dietro agli orsi, primi in ogni zona d’ingaggio e primi in classifica di regular season.