Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
ROSSO DI SERA, BEL TEMPO SI SPERA…
… oppure, come in questo caso, una salvezza senza troppi patemi d’animo. Con i suoi capelli che tanto ricordano il suo predecessore Kevin Constantine, Gordie Dwyer sarà chiamato a condurre l’Ambrì Piotta al mantenimento del suo posto nella massima divisione, raggiungendo il decimo posto oppure battendo (verosimilmente) il Friborgo nella serie di playout. Dopo il “rosso” sul Teletext, alla Valascia sperano che le affinità con l’oggi allenatore dei Silvertips si fermino qui, visto che ai tempi di Constantine qualche spavento di troppo affrontando il campione di NLB era arrivato… In quel caso altro che rosso, si era davvero rischiato di vedere tutto nero!
TRA COETANEI CI SI INTENDE
Il derby vinto sabato sera rappresenta un nuovo inizio per l’Ambrì Piotta, e chissà che non si trasformi in un finale di stagione in crescendo anche per Oliver Kamber, veterano dalle buone mani ma dalla velocità d’esecuzione e dal ritmo che ogni tanto lo vedono in pista un po’ in affanno. Contro il Lugano è però riuscito a firmare una bella rete dell’ex, infilando il game winning goal e ripagando Gordie Dwyer per l’immediata fiducia. D’altronde tra i due ci sono solo 16 mesi di differenza, tra coetanei ci si intende!
HOME SWEET HOME, IN TUTTI I SENSI
Non c’è nulla come giocare davanti al proprio pubblico, a maggior ragione durante un derby, con la squadra di casa che spesso e volentieri riesce a tramutare l’energia trasmessa dai fans in una carica aggiuntiva sul ghiaccio. Nei match tra Ambrì Piotta e Lugano questo sembra essere proprio vero… Basti considerare che per i biancoblù quello di sabato era il quinto successo consecutivo in un derby alla Valascia. La regola vale però anche a sud del Ceneri: tutti gli ultimi 12 derby sono infatti stati vinti dalla squadra di casa, così come 16 degli ultimi 17. Ahhh, home sweet home!
LEADER PER MESTIERE
Paolo Duca è il capitano di questo Ambrì, ma quando il numero 46 non può scendere sul ghiaccio non ha certo di che preoccuparsi, visto che nelle spogliatoio leventinese ci sono diversi altri “guerrieri” pronti a fare le sue veci. Adam Hall è sicuramente uno di questi, e sin dal suo arrivo dai Philadelphia Flyers si è dimostrato uno dei giocatori più carismatici dell’intera squadra. D’altronde essere un leader fa parte del suo mestiere, ed anche quest’anno non ha mai indossato la maglia senza che ci fosse una lettera sul petto: 16 volte capitano, 18 volte assistente, seguito da un Janne Pesonen che – piano piano – si sta ergendo sempre di più ad anima della squadra. Per il finlandese le uscite da assistente sono già 27.
“EHI COACH… GUARDA ME! GUARDA ME!”
L’effetto positivo dell’arrivo di un nuovo coach contagia sempre un po’ tutti, dai giocatori al pubblico, dalla dirigenza agli avversari, sempre timorosi di affrontare una squadra che ha appena cambiato guida tecnica. La presenza di Gordie Dwyer alla transenna ha però rappresentato quasi un elisir magico per i giocatori dell’Ambrì, apparsi rinvigoriti. Guggisberg è tornato al gol in grande stile, Lauper ha ritrovato la via della rete e per la prima volta ha fornito due assist nella stessa partita, Kamber è apparso rigenerato e addirittura il “dato per disperso” D’Agostini ha fornito domenica una buona prova. Ah, cosa può fare la testa…
DOTTOR JEKYLL & MR. HYDE
Settimane di cambiamenti nell’hockey ticinese, tanto che nessuno dei due coach che avevano cominciato la stagione sulle panchine di Ambrì e Lugano è riuscito a terminarla. La mano di Greg Ireland a Lugano si comincia a vedere con qualche sobbalzo di troppo, mentre Dwyer ad Ambrì ha già trasformato caratterialmente i biancoblù. Il cambiamento repentino avuto da Duca e compagni ha influenzato anche il Lugano, vittima della verve leventinese nel derby, ma poi capaci di trasformarsi il pomeriggio dopo contro lo Zugo. Resta da capire tra entrambe le squadre se si tratti di due Jekyll o due Hyde…
TUTTA COLPA DI ROGER…
Alla Resega, nella partita contro il Lugano, Tobias Stephan si è reso protagonista di un errore alquanto clamoroso, deviando dentro la propria porta un innocuo disco appoggiato da Walker. Probabilmente Stephan, da grande fan di Roger Federer qual è, ha voluto imitare “Re Roger” tenendo il bastine con una sola mano per un tocco “vellutato”. Il risultato ormai lo hanno visto un po’ tutti, probabilmente Stephan cercherà di essere un po’ più prudente giocando il bastone a due mani, come i tennisti meno esperti…
LA METÀ IN UN POMERIGGIO
Non è stata una stagione facile per Julien Vauclair fino a qui, tra infortuni, ricadute e la situazione generale della squadra. Da qualche settimana però qualcosa è cambiato, Ireland è arrivato nello spogliatoio senza fare troppi sconquassi ma ha ridato a tutti responsabilità e spazio importante. A giovarne ci sono anche e soprattutto i “senatori” come Vauclair che domenica pomeriggio contro lo Zugo ha probabilmente giocato la sua miglior partita stagionale, mettendo a segno pure una rete (la prima in questo torneo e la 100esima in LNA) e 2 assist, ossia la metà del bottino stagionale.
PRIMA O POI DOVEVA SUCCEDERE
Per Doug Shedden era intoccabile (a riposo solo nell’infausta trasferta di Coppa a Langenthal), Ireland lo ha escluso per la prima volta domenica contro lo Zugo. L’ultima volta che non era stato schierato in campionato era il 29 novembre nell’altra infausta trasferta (una delle tante…) terminata con il pesantissimo 8-3 del Kloten. Tony Martensson è tornato quindi a vedere una partita dalla tribuna dopo diversi mesi e per molti tutto ciò doveva avvenire prima. Non che Zackrisson al momento stia fenomeneggiando, ma di sicuro riesce a mettere più grinta e velocità nel suo gioco. D’altra parte si spera che per Martensson basti un po’ di riposo per tornare quello dei playoff scorsi, anche se l’attuale stagione non fa presagire grandi risultati. Lasciamoci stupire (?).
IL BASTONE CALDO
L’ormai famosa “partita dell’amore” organizzata dall’Hockey Club Lugano per festeggiare il prossimo San Valentino ha fatto parlare tutto il cantone, nel bene e nel male, per via dell’ospite da molti ritenuto scomodo, il famosissimo Rocco Siffredi. L’attore e produttore di cinema hard ha presenziato alla Resega come testimonial di una marca di bevande partner della società per l’occasione, attirando su di se schiere di “fans” e semplici curiosi desiderosi di un selfie con lui. In fondo l’iniziativa ha avuto un buon successo, alla Resega sono stati conteggiati più di 6’500 spettatori e anche i giocatori in pista sembrano aver giovato dalla presenza di Siffredi sugli spalti, tanto che in stagione non hanno mai avuto i bastoni tanto caldi…