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Ambrì Piotta

5 spunti dalle partite del weekend di Ambrì Piotta e Lugano

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Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati da tre a cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


spuntiambri
I biancoblù sono usciti dal weekend con un bottino di zero punti, portando così a sei il numero di sconfitte consecutive fatte registrare dai biancoblù. L’Ambrì Piotta ha fortunatamente dato segnali di ripresa perlomeno sul piano del gioco, rendendosi protagonista sabato di una buona partita contro il Kloten.

uno TUTTI IN PUNIZIONE… O QUASI!
Quando è stata divulgata la formazione dell’Ambrì per la sfida di Zugo, sembrava che Pelletier avesse deciso di fare “piazza pulita” di alcuni giocatori che non avevano dato il meglio nelle ultime uscite. Sul foglio partita mancavano infatti Aucoin, Dostoinov e Lauper. A ridosso del match, però, la formazione comunicata inizialmente si è rivelata incompleta, con Aucoin che è sceso regolarmente sul ghiaccio. Difficile dire se Pelletier abbia davvero cercato di motivarlo in qualche modo, fatto sta che il numero 29 ha giocato il suo miglior weekend in biancoblù, ottenendo anche due reti.

due  SE NON PUOI BATTERLI… ABBATTILI!
L’Ambrì si è reso protagonista di un buon weekend sul piano del gioco, ma purtroppo non è arrivato alcun punto a rimpolpare la classifica. La frustrazione del momento è stata accentuata da una conduzione arbitrale che non ha sempre fatto l’unanimità, sfociando nei copiosi fischi con cui il match si è concluso sabato alla Valascia. In un frangente dell’incontro di Zugo i giocatori dell’Ambrì Piotta sembravano però aver trovato la “soluzione”, colpendo in diverse occasioni i direttori di gara con il puck… Certo, del tutto inavvertitamente, ma a mali estremi…

tre GOL FANTASMA, SPIEGAZIONE FANTASMA
Ha fatto discutere il disco finito alle spalle di Gerber nelle battute iniziali della sfida contro il Kloten. Nessuno sul ghiaccio si è accorto che il puck aveva oltrepassato di parecchio la linea di porta, tranne lo scaltro Santala, che lo ha prontamente nascosto sotto il suo portiere. Interpellato al termine dell’incontro, il capo della classe arbitrale Brent Reiber si è presentato ai giornalisti – computer in mano – per mostrare ai presenti che il gol sarebbe comunque stato annullato in seguito al chiaro calcio al disco di Daniele Grassi…. Come il gol, anche il calcio era però “fantasma”, dato che nei video mostrati non ve n’era traccia e i diversi giornalisti attorno a Reiber si sono lanciati sguardi attoniti… “Ma tu il distinto movimento del calcio lo hai visto?”

quattro “NELLA BUONA SORTE E NELLE AVVERSITÀ”
Il mitico Max Pezzali ed i suoi 883 nel celebre brano “Io ci sarò” cantavano: “Nella buona sorte e nelle avversità, nelle gioie e nelle difficoltà, se tu ci sarai io ci sarò”. Sembrerebbe calzare a pennello per i tifosi biancoblù che, nonostante le cinque sconfitte consecutive e delle prestazioni non sempre all’altezza, hanno risposto comunque presente sabato alla Valascia, facendo registrare una presenza di 5’108 spettatori. Un toccasana per una società che più di ogni altra ha bisogno del sostegno dei propri tifosi, soprattutto in ottica finanziaria.

cinque CROCE E DELIZIA
Risultato in parità, due reti per parte. Il giovane Robin Leone, attaccante degli aviatori classe 1993, subisce una carica da tergo da parte di Christian Stucki, purtroppo pericolosa e ad una certa distanza dalla balaustra, che ne determina la penalità di partita. L’intervento è del tutto involontario, purtroppo però la decisione arbitrale pare sostanzialmente corretta (anche se fa pensare come la sera prima a Zugo lo stesso intervento ai danni di Francis Bouillon non abbia portato a nemmeno una penalità minore per gli uomini di Kreis). L’Ambrì subisce due reti nei successivi 5 minuti di inferiorità numerica e la partita prende una piega purtroppo decisiva. Peccato, perché sino ad allora “Thunderstucki” aveva disputato un ottimo match, sostituendo al meglio in prima linea l’infortunato Inti Pestoni. Errore di gioventù.


spuntilugano
I bianconeri nel weekend hanno fatto registrare la rocambolesca vittoria casalinga contro il Friborgo, ma sono però stati piegati in trasferta a Bienne. Il Lugano spera di recuperare al più presto almeno qualche infortunato, dato che l’infermeria sta diventando un fattore nelle ultime settimane.

uno CHI LA DURA, LA VINCE
Per più di 50 minuti, contro il Friborgo, Fredrik Pettersson ha lottato con la solita grinta e la solita voglia incalzante, ma si vedeva che la serata pareva leggermente storta. Dischi mal controllati, tiri bloccati, imprecazioni, un bastone spaccato sulla balaustra dopo un duello perso alle assi. Ma il fuoriclasse svedese ci ha insegnato che è uno che non molla mai, nemmeno se venisse incatenato. E così, quando al 55′ ha lasciato partire la fiondata valsa la vittoria, il suo viso ha finalmente preso un colore rosa-violaceo. Non per la fatica, bensì per l’intensità della sua esultanza: una vera liberazione, la stessa provata dal pubblico che non voleva rivivere un’altra rimonta in pieno stile “derby”.

due PIÙ GUARITO DI COSÌ…
Dopo i mesi passati in convalescenza per via dell’operazione all’anca, Clarence Kparghai ha fatto il suo rientro sul ghiaccio. Se mai ci fossero stati dubbi sul suo recupero ci ha pensato lui stesso a fugarli. Vittima di questa sua conferma è stato anche il malcapitato ex compagno Rüfenacht che, tentando di evitare un check, ha subito tutta la forza dirompente del bianconero. Una botta tremenda quella subita da Rüfenacht, poi ricoverato in ospedale, ma anche diversi altri avversari hanno saggiato l’incredibile forza muscolare di Kparghai nei duelli alle assi o negli scontri open ice. Più che un’operazione all’anca la sua, pare sia stata una riparazione che ricorda le origini di Wolverine…

tre “MI STATE PRENDENDO IN GIRO?”
Il difficile periodo del Gottéron è stato alleviato dalla recente vittoria contro lo Zugo, ma già nella sfida della Resega, i burgundi avevano dato segni di risveglio. A sottolineare la profondità del buco nero da cui stanno cercando di emergere gli uomini di Zenhäusern c’è stata la curiosa e incredula reazione di Ngoy alla rete del provvisorio 1 a 1 contro il Lugano, quando il difensore friborghese ha guardato i compagni in panchina con gli occhi strabuzzati e le braccia aperte chiedendosi se il disco fosse realmente entrato. Strano, ma è gol.

quattro DATE A CESAROLAND QUEL CHE È DI CESAROLAND
Dominik Schlumpf, Stefan Ulmer, Lorenz Kienzle. Questi tre nomi garantiscono il futuro della difesa del Lugano. È vero, il primo sta attraversando un periodo difficile, ma la scorsa stagione ci ha dimostrato le sue potenzialità partecipando anche al mondiale. È vero pure che Ulmer è infortunato, ma l’austriaco saprà confermarsi come uno dei difensori più completi del campionato, e infine Kienzle sta facendo quel salto di qualità tanto sperato, meritandosi la chiamata di Glen Hanlon. Cos’hanno in comune questi tre giocatori? Semplice, tra qualche straniero sopravvalutato e qualche svizzero troppo “usurato”, questi difensori sono stati tra i primi ingaggi di Roland Habisreutinger, e più che per qualche straniero già dimenticato, i tifosi ringrazieranno il spesso criticato direttore sportivo per aver trovato gli eredi di Julien Vauclair e Steve Hirschi.

cinque “MO’ IE FACCIO ER CUCCHIAIO…”
La famosa esclamazione di Francesco Totti prima di tirare il famoso rigore con la Nazionale italiana è stata sprecata a destra e a manca. Sabato sera, durante la partita tra Bienne e Lugano, Linus Klasen ha tentato un air hook per sorprendere l’ottimo Rytz, ma lo si era capito diversi metri prima che stava studiando la mossa ad effetto. Ha fatto pensare subito a tutti quanti “adess al fa la giügada”, che non suona proprio romanesco, ma che ha accomunato due mosse un po’ pazze di due grandi campioni, finite purtroppo con esiti diversi.

Studente universitario in Scienze della Comunicazione all'USI, segue giornalmente lo sport a 360°. Si occupa principalmente delle interviste, seguendo da vicino l'Ambrì Piotta.

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