Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
L’INSOSPETTABILE GOL DELL’EX
Non è propriamente un giocatore abbonato al gol, Michael Ngoy, lui che l’ultimo gol l’aveva messo a segno con la maglia del Friborgo quasi un anno fa, e che proprio contro i dragoni ha deciso di mettere la firma sulla sua prima rete in maglia biancoblù. Oltre al danno – e che danno, sesta sconfitta consecutiva e ultime posto in classifica! – per i burgundi alla Valascia è anche arrivata la proverbiale beffa, ovvero vedersi condannati ad una profonda crisi da un insospettabile ex!
1’000 VOLTE VALASCIA, 2’000 VOLTE AMBRÌ
È stata una domenica davvero particolare quella vissuta dall’Ambrì Piotta, che a livello statistico ha fatto registrare due pietre miliari mica da poco! La vittoria sul Friborgo è infatti coincisa con la partita numero 1’000 giocata alla Valascia in NLA nella storia del club, così come l’incontro numero 2’000 nella massima serie per i leventinesi. Davanti al loro pubblico l’HCAP ha vinto 525 volte, perso in 394 occasioni e pareggiato 81 match, mentre nel corso degli anni in NLA il bilancio complessivo parla di 826 partite vinte, 132 pareggiate e 1’042 perse.
QUANDO LA MATEMATICA È UN’OPINIONE
I numeri non sempre dicono tutto, e nel mondo dell’hockey spesso è facile farsi ingannare dalle statistiche. Non è però questo il caso di Mikko Mäenpää, che a livello numerico è in una striscia positiva che lo ha visto andare a punti per quattro partite consecutive, durante le quali ha fatto registrare complessivamente sei assist. Chi lo ha visto giocare ha però lasciato questi dati in secondo piano, visto che le prestazioni del difensore finlandese non sono ancora sul livello che ci si dovrebbe attendere. Insomma, tra i compiti di Mäenpää c’è sicuramente quello di finire spesso nel tabellino, ma anche e soprattutto quello di evitare i clamorosi errori commessi nel weekend. Mai come in questo caso, la matematica diventa un’opinione!
LE PRIME ASSOLUTE DI DESCLOUX
Dopo aver assaportato solamente nel finale del primo derby stagionale alla Resega l’atmosfera della sfida cantonale ticinese, il portiere Gauthier Descloux si è ritrovato sabato sera per la prima volta tra i pali da titolare nell’ambito di una delle rivalità più accese della Svizzera. Il risultato per il giovane di proprietà del Servette non è stato quello sperato, ma questo non gli ha impedito di rendersi protagonista di diverse “prime” con l’Ambrì. Descloux ha infatti giocato il primo derby, ottenendo il primo assist con i biancoblù ed anche la sua prima penalità in carriera. Per la prima vittoria contro il Lugano dovrà invece aspettare… Ma anche quella arriverà, perche in fondo per ogni cosa c’è una prima volta!
“NON SI GUARDA IN FACCIA A NESSUNO!”
È questo il pensiero che probabilmente muove i due cuori pulsanti dell’Ambrì Piotta, Cory Emmerton e Janne Pesonen, che grazie al primo gol in assoluto del canadese contro il Lugano hanno ora marcato punti contro tutte le 11 avversarie di NLA. Poco importa chi è l’avversario, dunque, i due attaccanti della prima linea leventinese non sono disposti a fare sconti e dimostrano ai compagni che non c’è avversario che possa intimorirli. La strada loro l’hanno tracciata, chi avrà la personalità per seguire l’esempio?
OCEAN’S THIRTEEN
A volte giocare con la fortuna (o è forse anche lungimiranza) porta i suoi frutti, e il Lugano comincia a essere uno dei più fortunati giocatori del casinò di Zugo. Finora i bianconeri hanno sbancato la roulette sul numero 13, quello ad esempio portato sulla maglia da Alessio Bertaggia, prelevato col famoso scambio per Schlumpf. Ma 13 sono anche le reti e 13 gli assist di Dario Bürgler, altra pallina vincente nella ruota giocata in Svizzera centrale. A Zugo chiuderanno le porte della sala o il Lugano continuerà a sfidare la sorta sinora benevola?
TONY, THE SHOW MUST GO ON
Ultimamente in Curva Nord è rispuntato lo striscione che recita “Tony Show”, retto da un fan accanito del centro svedese. Tony Martensson ha risposto presente a quell’appello, tornando a fare ciò che sa fare meglio, ossia distribuire dischi “ripuliti” e piazzarsi davanti al portiere avversario a fare il rompiscatole tra la difesa opposta. Uno show che non è spettacolare tanto quanto quelli che mette in scena il suo compagno Klasen, ma che è di sicuro valore ed efficacia. Gli unici non contenti della performance? Il povero Descloux e i suoi difensori, che dalla loro posizione è sembrato più un “The Rocky Horror Pictures Show”.
NE BASTANO 8 PER CAMBIARE?
Prima della pausa dedicata alla nazionale, il Lugano ha inanellato 4 vittorie consecutive, precedute dalle “terribili 4”, quelle sconfitte che lo avevano gettato nella crisi. Sconfitte che avevano prodotto 1 punto su 12, 22 gol incassati e solo 8 segnati, numeri pesanti. Poi le citate 4 vittorie, con 11 punti su 12 disponibili, 17 reti fatte e 5 subite, in un filotto che non avveniva in regular season da 365 giorni. Che dicembre sia il mese della svolta? Come accaduto un anno fa, a Lugano ci si augura che lo sia.
PADRONI IN CASA NOSTRA
Nessuno slogan politico, non preoccupatevi, semplicemente lo spirito messo in pista dal Lugano nel derby. Oltre alla mole di gioco mostrata e alle reti, anche altre cifre confermano il dominio bianconero, a partire dagli ingaggi. Se il totale è finito sul 50% a testa, andando a controllare zona per zona emergono dati significativi: l’Ambrì ha avuto la meglio negli ingaggi in zona neutra, ma il Lugano ha surclassato i leventinesi nel proprio terzo, vincendo sui tre tempi l’86%, rispettivamente l’80% e il 50% degli ingaggi difensivi. Grazie a questo il Lugano ha impedito che l’Ambrì sviluppasse le azioni offensive da gioco fermo, limitando i tiri e il traffico nello slot, dovendo pure bloccare solo 4 tiri prima che arrivassero dalle parti di Merzlikins, contro i 12 bloccati dai biancoblù davanti a Descloux, che però non hanno impedito il dominio dello slot a Martensson e compagni.
I CUNTI TORNANO?
Da quando il Lugano ha annunciato l’arrivo di Luca Cunti per la prossima stagione, le voci su un suo possibile approdo in riva al Ceresio a stagione in corso hanno cominciato a far capolino su qualche media di oltre Gottardo. Se però le parole di Habisreutinger a proposito di Calle Andersson erano veritiere e non solo “tattiche”, il budget dei bianconeri non permetterebbe l’ingaggio in questa stagione nemmeno del centro dei Lions a meno di difficili accordi con gli zurighesi. Attenzione però, perché il direttore sportivo bianconero sotto Natale non è mai stato avaro di “utopie”.