Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati da tre a cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
Nel weekend i biancoblù sono riusciti a vincere il derby in rimonta, trovando la rete decisiva all’overtime con un ottimo Adam Hall. L’Ambrì Piotta è poi andato ad un nulla dall’espugnare la pista di Friborgo, ma una rete incassata nel finale e l’epilogo dei rigori hanno limitato il bottino dei leventinesi di questo weekend a tre punti.
STUCKI IS THE NEW INTI
Alzi la mano chi, per un attimo, non ha pensato che sotto il casco e la maglia numero 23 ci fosse in realtà Inti Pestoni. Christian Stucki si è reso protagonista di una move semplicemente da applausi ed ha segnato una rete straordinaria nel derby della Valascia… Una move invero tipica del repertorio del suo compagno numero 18. Ci scuserà Stucki per il paragone, ma siamo convinti che se continuerà a giocare come nel weekend (un goal ed un assist in due partite), Inti avrà tutto il tempo per recuperare con calma dall’infortunio. Keep it going!
QUANDO GLI SVANTAGGI SONO MEGLIO DEI VANTAGGI…
Sotto per 1-4 a pochi minuti dal termine del secondo tempo in un derby casalingo. Uno svantaggio che pochi avrebbero creduto possibile da colmare. Ed invece gli uomini di Pelletier sono stati in grado di risalire la china, passo dopo passo, per poi concludere l’opera con un gol capolavoro in shorthand da parte di Adam Hall. 24 ore dopo, a Friborgo, i leventinesi passano per tre volte in vantaggio durante il corso del match, ma ogni volta si fanno riacciuffare dalla truppa di Kossmann e finiscono col perdere ai rigori. Morale della favola? Pare che per i leventinesi sia quasi meglio trovarsi in svantaggio piuttosto che in vantaggio…
“YOU LOOK LIKE 20 YEARS OLD!”
Al termine del derby della Valascia ci apprestavamo ad intervistare capitan Paolo Duca, quando è sopraggiunto l’opinionista della RSI, Marco Baron: “Hey Pol, are you kidding me? You look like 20 years old!”. Il capitano ha sfoggiato un sorriso sornione e ha ribattuto: “I am!”. Bellissimo scambio di battute tra i due, ma la realtà è che Duca pare realmente vivere una seconda giovinezza da un paio di stagioni a questa parte. Leader ritrovato, i molti giovani in rosa possono soltanto imparare dal loro capitano.
NOI PUFFI SIAM COSÌ…
Per giocare ad hockey bisogna essere grandi e grossi. Per giocare ad hockey bisogna avere il fisico. Quante volte abbiamo sentito queste parole? Chissà cosa ne pensano Christian Stucki, Fabian Lüthi e Jason Fuchs di queste idee. I tre, tutti sotto il metro e ottanta e sotto gli ottanta chilogrammi, hanno concluso il weekend realizzando nell’ordine: una rete ed un assist, due assist e due assist. Oh, e giocando in quarta linea (dunque con un minutaggio minore e senza giocare le situazioni speciali), finendo inoltre tutti e tre con un bel bilancio di +3. Ah, ma se son piccoli…
IL RIGORISTA ANDORRANO
Non sappiamo quanti dei nostri lettori seguano il calcio, ma chiunque sia tifoso dell’AC Bellinzona si ricorderà perfettamente come era solito esultare l’andorrano Lima Solà dopo una rete: movimenti scomposti ad imitare una sorta di svenimento con convulsioni annesse. Perché parlare dell’andorrano? Perché ancora una volta Adam Hall durante la serie di rigori a Friborgo ha sfoggiato una serie di ubriacanti finte di corpo in tutto e per tutto identiche alle movenze del difensore ex-ACB. Il risultato? Ennesima rete ai rigori, come già in occasione del match con lo Zugo. Insomma, non sarà bello da vedere, ma finché il disco entra…
I bianconeri nel weekend hanno subito la “maledizione” dell’overtime, perdendo entrambe le sfide proprio dopo i tempi regolamentari, ma prima di potersi giocate tutto ai rigori.
Alla Valascia il Lugano conduceva per 4-1, ma ha poi assistito alla rimonta dell’Ambrì Piotta. Sabato alla Resega è poi andata in scena una partita spettacolare e piacevole. In totale il bottino dei bianconeri è stato di due punti.
DATEMI UNA FIONDA!
Sarà anche piccolo Fredrik Pettersson, ma di certo il suo coraggio è immenso. Durante una mischia davanti a Merzlikins, Grossmann ha osato dare un colpetto di troppo al portiere bianconero, scatenando la reazione del topscorer, fiondatosi in stile Superman addosso al colosso dello Zugo. Quasi come Davide contro Golia, ma se il gigante di nome Zugo alla fine non è caduto, la fionda di Pettersson ha comunque colpito, come d’abitudine.
SVIZZERA, TERRA D’OROLOGI
Visti i problemi riscontrati alla Valascia durante il derby e sabato alla Resega verso il termine di Lugano-Zugo, vien da chiedersi dove sia finita la proverbiale efficienza orologiera elvetica. E se provassimo con delle clessidre?
UN SIGNORE, PRIMA DI TUTTO
Che Ilari Filppula sia stato scelto per le sue qualità tecniche è ovvio a tutti, ma anche quelle umane non devono aver lasciato indifferente lo staff tecnico bianconero. Il solo gesto di andare ad applaudire la Curva Sud dell’Ambrì Piotta è da campioni, farlo dopo un derby perso è da uomini veri.
“EL SEGNA SEMPER LÜ”
Il vecchio detto dei tifosi calcistici milanesi era rivolto all’attaccante Maurizio Ganz, per via della frequenza con cui andava a segno. Oggi lo dedichiamo all’onnipresente Pettersson, autore di 11 reti in 9 partite, alla faccia di chi non lo reputava uno scorer.
Lugano Pettersson-dipendente? In buona parte sì, com’è giusto che sia.
QUALIS PATER, TALIS FILIUS
Peter Andersson, conosciuto come “Il Vichingo”, non è certo uno da lacrime e smancerie, ma chissà che qualche emozione non l’abbia provata guardando il figlio, difensore come lui, calcare il ghiaccio della Resega seppure in qualità di avversario. A sottolineare questa tradizione famigliare, il giovane Calle a fine stagione partirà per la NHL a cercare fortuna con i New York Rangers, la cui maglia è stata indossata da papà Peter negli anni ’90.