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5 spunti da Lugano: Twister bianconero, pali e mira da aggiustare, Zurkirchen e Lammer

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


uno “Scusi, chi ha fatto… No, niente”

Tutti ricorderanno la storica scena del film Fantozzi, nel quale Paolo Villaggio, mentre ascolta in auto la partita Italia-Inghilterra, si ferma improvvisamente, sfonda il vetro di una finestra esclamando “Scusi! Chi ha fatto palo?”

Ecco, immaginate un po’ se il povero ragionier Ugo Fantozzi del film fosse stato un un tifoso del Lugano e stesse ascoltando la cronaca di Langnau-Lugano di venerdì scorso nella sua Autobianchi… Probabilmente non gli sarebbero bastate le finestre sul percorso.

due Twister

Restando al cinema, nel 1996 uscì nelle sale “Twister”, film sui cacciatori di tornado. Passando da un tornado all’altro questi strani metereologi gli saltavano dentro e poi ne cacciavano altri senza troppa prudenza, fino a trovarsi di fronte a un “F5”, il più pericoloso e distruttivo.

Il Lugano di tornado e tempeste sulla sua strada ne ha attraversati parecchi e più di una volta ci aveva illuso di voler restare dove il cielo era più sereno, salvo poi rigettarsi dentro il primo vortice che trovava. Per Hnat Domenichelli il peggio sembra essere passato, chissà quindi che i bianconeri (e soprattutto Sami Kapanen) non siano riusciti a sopravvivere al loro “F5”.

Ora però eviteremmo volentieri di vederli tuffarsi ancora dentro le tempeste, con l’inverno alle porte meglio un tranquillo film di Natale davanti al camino. Magari meno impavido ma sicuramente più rilassante.

tre Zitto zitto, quatto quatto…

Quante se n’erano scritte, quante se n’erano dette a suo tempo, alle prime amichevoli d’agosto quando Sandro Zurkirchen a ogni uscita sembrava un portiere di un’altra categoria. Non facevano certo ben sperare certe sue prestazioni estive, pur consci che l’ex Losanna non fosse uno dei top-3 portieri del campionato.

Poi il portiere 29enne ha cominciato a lavorare sodo su se stesso, con il fidato coach e amico Michael Lawrence e da settembre in avanti ha via via collezionato sempre più prestazioni convincenti. Ci fosse un riconoscimento come “portiere della settimana” andrebbe sicuramente a lui per le prestazioni contro Friborgo, Langnau e ZSC Lions e anche le cifre cominciano a parlare decisamente a suo favore, dato che attualmente è il terzo miglior portiere per reti subite a partite (2,36) ed è tornato sopra “la riga” passando dall’89% di parate del mese scorso al 91,14% di oggi.

quattro Cambiare le porte o cambiare la mira?

Tra i problemi che impediscono al Lugano di segnare un numero di reti accettabili non vi è solo il periodo di magra (ormai piuttosto prolungato invero) dei suoi stranieri, ma in generale i tiratori bianconeri dovrebbero avere un bel po’ più di cognizione nel tirare.

La squadra di Kapanen è penultima infatti nei tiri verso il portiere, nel senso che con 398 fuori dallo specchio della porta i bianconeri hanno fatto peggio solo del Langnau, non fosse che i Tigers tirano molto di più in generale trovando anche più reti con i propri attaccanti.

Tralasciando pure i 18 pali colpiti fin qui da Fazzini e compagni, un’aggiustatina alla mira sarebbe l’ideale, allargare le porte comporterebbe costi un po’ troppo elevati…

cinque “Ehi, guardate che io ci sono!”

Tra tanti giocatori che fino qui si stanno facendo attendere o che hanno deluso le attese in casa bianconera c’è anche chi sta avendo un ottimo rendimento. Dominic Lammer si è infatti calato alla grande nella nuova realtà e lo sta dimostrando a suon di prestazioni solide, di qualità e sostanza.

Con le reti segnate a Langnau e alla Cornèr Arena contro gli ZSC Lions, il numero 12 ha raggiunto quota 8 reti in questo autunno, con una riuscita al tiro del 21%. Insomma, non solo brutte notizie, c’è anche chi sa brillare nonostante tutto.

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