Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
Ottanta di questi anni
Negli scorsi giorni l’Hockey Club Lugano ha festeggiato gli 80 anni di età, un traguardo notevole che purtroppo non è stato possibile festeggiare nella maniera consueta, distaccando un po’ questo compleanno dalla realtà di oggi.
Nelle difficoltà che attraversano questo periodo c’è la speranza che prima o poi si torni alla normalità, che il pubblico vada di nuovo ad affollare le piste e allora ci sarà il tempo di festeggiare tutto quanto, anche i compleanni che ci siamo persi. Per intanto anche HeshootsHescoores non può fare altro che unirsi al coro e fare i migliori auguri al club bianconero.
Il club dei 10
Con la rete all’overtime contro il Friborgo, Tim Heed è diventato il decimo difensore straniero a raggiungere quota dieci reti in regular season con la maglia del Lugano nell’era playoff. Prima di lui ci sono riusciti Mats Waltin nella stagione del primo titolo, Kari Eloranta tre anni dopo, Magnus Svensson in apertura degli anni ’90, Gaston Gingras l’anno dopo, poi Pär Djoos, Tommy Sjödin per tre stagioni (inclusa una da 23 gol), Andersson nell’anno del titolo 1999.
Negli anni 2000 c’è stato poi il dominio di Petteri Nummelin, con cinque stagioni sopra quota 10 reti di cui due a quota 20, prima di Ilkka Heikkinen nell’anno dell’ultimo lockout di NHL e Bobby Sanguinetti nella stagione dell’ultima finale disputata ai bianconeri.
Ci sono record e record
Rivisto al rallentatore, il gol di Tim Heed contro il Gottéron sembra essere entrato al 64’59”20, ossia otto decimi prima della sirena conclusiva. È la rete più vicina al termine dei giochi segnata dal Lugano? Se la gioca con quella di Brett McLean in un altro overtime, quello del 22 novembre 2015 nel derby numero 200, arrivata pure a fil di sirena.
Difficile calcolare i decimi restanti sulla rete del canadese contro l’Ambrì Piotta, ma l’impressione è che il disco sia entrato almeno un secondo prima della sirena, confermando che il record ad oggi appartiene allo svedese. Va bene il record, ma con tutto il rispetto per il Friborgo, vuoi mettere la soddisfazione di McLean nel riuscirci in un derby, oltretutto uno così significativo?
Battere il ferro finché è caldo
Una semplice curiosità statistica ha per protagonista il Lugano, che è la squadra che ha colpito più pali durante questo campionato, con 35 ferri suonati in 35 partite finora disputate. Tra i più assidui suonatori dei ferri avversari ben cinque bianconeri sono nella top-ten di questa particolare classifica: Fazzini e Bertaggia con 5 pali colpiti a testa, Boedker, Bürgler e Arcobello con 4 ciascuno. Si cerca troppo il bel gol ragazzi…
Rigore è quando Heed non segna
Il Lugano è rimasta l’unica squadra di National League a non aver avuto ancora la possibilità di disputare i tiri di rigore. Ci è andata vicina venerdì sera, ma Heed ha giocato a tutti lo scherzo del gol sulla sirena dell’overtime e a parte una volta (contro il Losanna) i prolungamenti sono andati sempre a favore della squadra di Serge Pelletier, con ben 12 punti racimolati oltre il la quarta sirena. Tanto vale nemmeno allenarli questi benedetti rigori.