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Ambrì Piotta

5 spunti da Ambrì: so’ ragazzi, l’ufficio di Lilja e Dauphin, velocità, soli tre gol e totale equilibrio

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


1. So’ ragazzi

È stato un primo weekend molto positivo per l’Ambrì Piotta, questo anche perché i vari giovani inseriti nel lineup hanno risposto bene alle diverse responsabilità. Terraneo ha mostrato talento e ottenuto il suo primo gol in National League, De Luca ha firmato due assist, Landry ha confermato le buone impressioni del preseason e Pezzullo si è comportato bene in un ritorno alle competizioni comunque delicato.

Alla lista dei giovani possiamo inoltre aggiungere Dario Wüthrich e Nando Eggenberger (entrambi 23enni) ed in questo senso l’Ambrì Piotta guardando al TOI ha ben quattro giocatori presenti nella Top 20 dei giovani maggiormente utilizzati in questo avvio di campionato. Nessun’altra squadra della lega è arrivata a tanto, visto che Wüthrich, Pezzullo, Eggenberger e Landry hanno tutti superato i 14 minuti a partita.

Pochi inoltre gli errori sul loro conto, per un inizio di stagione sicuramente riuscito. Insomma, so’ ragazzi, ma ci saranno anche fare!

2. Nell’ufficio di Lilja e Dauphin

(NLIcedata.com)

Che il mercato straniero dell’Ambrì Piotta fosse improntato ad un gioco più diretto sulla porta era risaputo, ed in questo primo scampolo di stagione si è già visto l’effetto che possono avere Jakob Lilja e Laurent Dauphin.

Entrambi hanno ottenuto due gol, ed il tratto comune di queste reti è il fatto di essere state messe a segno a pochi passi dalla porta avversarie. Il raggio d’azione dei due stranieri – come ben si vede dalla heatmap di NLIcedata – è infatti a ridosso dal portiere, e questo ha già dato i suoi frutti tra azioni “pesanti” nello slot e varie deviazioni. Anche il gol (giustamente) annullato a Lilja a Kloten era arrivato dopo una battaglia vinta davanti a Zurkirchen.

Le statistiche dicono che l’85% dei tiri tentati da Lilja erano dallo slot, mentre per Dauphin la percentuale è del 75%. Numeri già attendibili dopo due partite? Ovviamente no visto il campione molto ristretto… Ma se cercate lo svedese ed il canadese, già da ora sapete dove trovare il loro ufficio.

3. Veloci, ma non abbastanza…

… o meglio, è stato abbastanza per vincere la partita di Kloten, ma non per stabilire un nuovo record del club. Ci riferiamo naturalmente allo spezzone di partita che ha visto l’Ambrì Piotta segnare addirittura tre reti nel breve volgere di 75 secondi, a partire dal rigore di Bürgler per poi passare ai gol di Virtanen e Dauphin.

Ancora meglio i leventinesi avevano però fatto nel marzo 2017, quando contro il Friborgo arrivarono tre segnature in appena 53 secondi di gioco. In quell’occasione tra il 17’00 ed il 17’53 andarono a segno in rapida successione Mäenpää, Trunz e Lhotak, decretando la fine anticipata della serata di Benjamin Conz, che era ancora a guardia della porta del Gotteron.

 4. Soli tre gol, ed anche evitabili

Si è fatto un gran parlare della difesa leventinese nelle settimane precedenti l’inizio di campionato, ed effettivamente la retroguardia sarà chiamata a dimostrare di poter reggere l’urto di avversari molto quotati.

Il primo doppio turno ha però dato sicuramente segnali incoraggianti, questo sia alla luce degli appena tre gol subiti, che pensando all’assenza di Tim Heed che sabato ha dovuto alzare bandiera bianca dopo aver stretto i denti venerdì per arrivare sino al 60esimo.

Il reparto ha però retto molto bene, anche e soprattutto perché si è presentato sul ghiaccio in maniera organizzata. Le tre reti concesse sono infatti stata la conseguenza di errori evitabili.

Venerdì il Rapperswil ha segnato grazie al passaggio mal calibrato da Heed in uscita dal terzo poi non controllato da Landry, mentre Cajka aveva potuto firmare la seconda rete dopo che Bürgler aveva commesso un errore di valutazione nel coprire la zona difensiva. Sabato è invece stata un’incomprensione tra Juvonen e Isacco Dotti a far sbloccare il risultato al Kloten… Tutti errori anche figli della ruggine d’inizio stagione, ma che lasciano intendere che il resto per ora ha ben funzionato.

5. Un totale equilibrio

La filosofia di Luca Cereda di bilanciare il tempo di ghiaccio dei suoi giocatori è sempre stato un principio importante, ed in questo avvio di campionato abbiamo avuto una nuova dimostrazione di come l’allenatore di Sementina voglia dividere i compiti senza forzare i suoi uomini migliori.

Andando infatti ad osservare il TOI dei vari blocchi nelle prime due partite, ci accorgiamo che la prima linea offensiva ha giocato una media di 15 minuti, mentre le altre tre si sono attestate sui 13.5 minuti a testa.

Anche in retrovia vediamo una tendenza analoga, con la prima coppia (Zaccheo Dotti e Heed/Fohrler) che ha fatto registrare in media 17 minuti, così come Isacco Dotti e Wüthrich, mentre PezzulloVirtanen hanno giocato 18 minuti di media.

A livello individuale c’è naturalmente chi ha giocato più di altri principalmente a seguito del coinvolgimento negli special teams, ma in generale unicamente Virtanen ha superato i 20 minuti (arrivando comunque solo a 21), mentre tra gli attaccanti non si è andati oltre i 16 di Spacek e Dauphin.

Nessuno ha inoltre giocato meno di 15 minuti in difesa e 11 in attacco. Terraneo da settimo difensore è invece arrivato a 11 minuti, mentre Brüschweiler da 13esimo attaccante è stato il meno impiegato con meno di quattro minuti a partita.

Insomma, mai come in questo avvio di campionato il tempo di ghiaccio è stato uniformemente distribuito, tanto che l’Ambrì ha solamente cinque elementi nella Top 100 di lega del TOI e nessuno di questi è un attaccante.

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