Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
1. Defence first
“L’attacco fa vendere i biglietti, ma è la difesa che vince i campionati” è una delle massime più famose nel mondo dello sport, e anche l’Ambrì Piotta non può sfuggire a questa logica. Nelle ultime cinque partite disputate i biancoblù hanno infatti incassato addirittura 24 gol, una statistica ovviamente “gonfiata” dalle sette reti subite contro gli ZSC Lions, ma che conferma una tendenza pericolosa delle ultime settimane. Nelle prime dieci partite della stagione i gol incassati erano stati in totale 25.
Nelle ultime due settimane la squadra di Cereda è stata la peggiore della lega con una media di 4,77 gol concessi ogni 60 minuti di gioco, seguita da Ajoie (4,12) e Lugano (3,92). Il problema è stato in parte attutito da un attacco comunque produttivo (3,05 gol ogni 60 minuti, quinto posto in lega), ma senza una solida base difensiva i punti stenteranno ad arrivare.
A livello di volume di gioco i leventinesi non hanno sfigurato nemmeno in queste partite, ma è soprattutto nelle chiusure nello slot che si deve migliorare, come testimoniano gli oltre 23 tentativi di tiro in media concessi dallo slot agli avversari.
Ma il dato più significativo è quello che indica come l’Ambrì abbia vinto una sola volta nei nove match in cui ha subito tre o più reti, raccogliendo appena cinque punti. Tocca insomma ritrovare una certa coesione tra i cinque uomini in pista, così da non complicare il lavoro ai portieri, come successo nelle ultime uscite.
2. Siccità storica
Jakob Lilja è fermo a un solo assist dopo le prime 11 partite della stagione e, se per affermare che si tratti del peggior avvio di campionato di un attaccante straniero nella storia del club bisognerebbe scomodare i libri statistici, si può sicuramente sottolineare come lo svedese sia stato il giocatore maggiormente in crisi in termini di produttività dall’arrivo di Cereda in panchina.
Dal 2017/18 non era infatti mai successo di vedere un attaccante straniero fermo a un solo punto dopo 11 incontri. Shore, due anni fa, dopo 11 incontri contava cinque punti (due gol), e anche McMillan aveva ottenuto un gol e due assist.
Andando più indietro, Kozun dopo 11 match aveva ottenuto otto punti (tre gol) e Regin era a quota 11 punti (un gol). Nel 2019/20, Robert Sabolic aveva ottenuto cinque punti (un gol), mentre Lerg aveva realizzato quattro reti nei suoi primi 11 match. Nel primo anno di Cereda, l’elemento più discusso era invece Jeff Taffe, autore di sei punti (due gol) nelle sue prime 11 apparizioni.
Insomma, negli ultimi anni ci sono stati vari elementi che hanno fatto discutere per la loro mancata produttività, ma il periodo di magra di Lilja non era mai stato visto prima. Se si proseguirà sulla strada dell’insistenza la situazione dovrebbe però sbloccarsi, visto che lo svedese ha il secondo miglior dato di reti attese della squadra (3,85) dietro a Kubalik (6,12).
3. Numeri da dare i numeri
Con quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, è normale che anche le statistiche dell’Ambrì Piotta abbiano subito una flessione verso il basso, lasciando però intendere che i margini di miglioramento sono presenti un po’ dappertutto.
Il potenziale per fare meglio è d’altronde confermato da un PDO bassissimo al 93,43% (solo il Lugano è messo peggio, con addirittura il 90,6%), dato da un’efficacia al tiro dell’8,15% e dalle prestazioni dei portieri all’85,28% di interventi. Quest’ultimo dato è il peggiore dell’intera lega nel periodo considerato.
Ne sono così nate partite in cui l’Ambrì ha condotto nel risultato solamente per il 12% del tempo di gioco (peggio ha fatto solo l’Ajoie), il tutto con un powerplay con il 15% di efficacia e, soprattutto, con un penalty killing insufficiente, appena al 58,33%.
Per punti attesi d’altronde l’Ambrì è tra le squadre ora sotto le aspettative, con 1,40 punti ad incontri al fronte di 1,62 attesi.
4. Solidi alla pausa
In calendario c’è ancora una settimana di partite, e poi si potrà tirare il fiato con la prima pausa della stagione. L’Ambrì Piotta, complice il match spostato contro il Ginevra, dovrà attendere 14 giorni prima di tornare in pista e, dal 3 al 21 novembre (18 giorni), giocherà solamente una partita.
Sarà dunque fondamentale uscire dall’attuale settimana con delle buone sensazioni, così da poter sfruttare il periodo di stop – ora libero da pensieri vista la conferma di Curran e l’addio ad Ang – con una ritrovata convinzione nei propri mezzi.
Aspetto questo che in realtà non è mai venuto meno, visto che, in termini di gioco, l’Ambrì si è sempre dimostrato una squadra viva e intraprendente. Tuttavia la poca efficacia – soprattutto nei due slot – aveva iniziato a creare qualche pensiero di troppo. I prossimi impegni saranno dunque importanti per evitare il trascinarsi del primo periodo difficile della stagione.
5. Stoffa da campione
Il passivo con cui l’Ambrì Piotta è uscito dal ghiaccio contro gli ZSC Lions è stato probabilmente troppo severo, visto che anche i biancoblù avevano avuto ottime occasioni per segnare e il conteggio dei tiri era sostanzialmente in parità. La differenza per gol attesi tra le due squadre era inoltre di poco più di una rete in favore degli zurighesi.
Come si è arrivati allora sul punteggio di 7-1? Beh, lo ha spiegato Dario Bürgler alla RSI, quando ha affermato che “loro hanno giocato come dei campioni e ci hanno fatto vedere tutta la loro qualità”. Questo non si riflette solo nell’oltre il 10% di efficacia al tiro, ma proprio in quella solidità di chiudere la strada verso il proprio portiere e di sfruttare con estrema freddezza le occasioni offensive.
Ed è così che giocano le grandi squadre, concedendo poco e poi punendo gli avversari senza pietà. Caratteristiche che l’Ambrì Piotta – pur avendo una rosa ovviamente meno attrezzata dei Lions – potrebbe e dovrebbe acquisire per ottenere di più dalle proprie prestazioni.
Questa differenza si è spesso vista contro gli ZSC Lions, contro cui i biancoblù forniscono spesso buone prestazioni, ottenendo però poco in cambio. Il bilancio recente parla infatti di cinque sconfitte consecutive, con l’ultimo successo da tre punti che risale al 23 dicembre 2022.