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Ambrì Piotta

5 spunti da Ambrì: Sennsazionale, scorer da viaggio, ruoli e gladiatori, asso di fuochi

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


1. La forza dei ruoli

Ha vissuto un fine settimana eccezionale l’Ambrì Piotta, interpretando molto bene la partita di Zurigo e rendendosi poi protagonista della miglior prestazione stagionale contro il Davos. Le partite hanno messo in mostra la forza di una squadra di cui si sono viste le potenzialità quando tutti gli elementi sono in buona forma e danno il massimo anche in termini di sacrificio.

Non è ovviamente scontato mantenere una costanza da questo punto di vista, ma finora erano diverse le individualità che rendevano solo a tratti oppure che faticavano a sbloccarsi, mostrando delle sbavature nell’esecuzione. Nelle recenti uscite, invece, ognuno ha interpretato ed eseguito ottimamente il proprio ruolo.

Senn tra i pali ha giocato due grandi partite con interventi chiave nei momenti giusti. Heed, da diverse uscite, sta ritrovando migliori sensazioni ed ha anche bloccato tantissimi tiri – così come Curran, che è al top della lega in quella classifica – mentre Zgraggen si è confermato un guerriero dopo la discata di Zurigo.

E in avanti? Beh, DiDomenico è la forza trascinante di un reparto che sta ritrovando il “vero” Kubalik, in una linea in cui Zwerger può essere un buon complemento. Maillet deve trovare continuità, ma appare in crescita, mentre Heim ha ben digerito il ruolo di quarto centro e la sua linea con Müller e Grassi sta facendo ottime cose. Kostner guida invece un terzetto con Pestoni e Bürgler che, per certi versi, ha dinamiche inedite – i tre hanno profili molto diversi – e che per ora lavora più difensivamente, mancando forse un po’ in termini di tempo in zona offensiva.

Sembra però che si sia raggiunta una certa stabilità e gerarchia che si cercava da inizio stagione, e questo è fondamentale.

2. Davvero Sennsazionale

Sul fatto che Gilles Senn stia giocando una prima buona stagione in Leventina non c’è alcun dubbio, e quanto mostrato sinora tra i pali non era evidente pensando alle difficoltà delle passate stagioni e a un mentale tutto da ricostruire.

Senn ha vissuto un’entrata in materia positiva che gli ha anche permesso di posizionarsi attualmente come portiere di riferimento dei biancoblù, ma i suoi numeri statistici non erano stati sinora eccellenti, nonostante le prestazioni fossero buone. Anche in quelle serate in cui era stato sostituito, non aveva particolari colpe o responsabilità, se non in rari episodi.

Nell’ultimo weekend, però, Senn è stato ricompensato anche da questo punto di vista. Dopo ben otto partite consecutive in cui aveva dovuto convivere con percentuali modeste – non era mai andato oltre il 90,5% e in ben sette occasioni era rimasto sotto il 90 – è tornato a poter vantare quasi il 95% di parate in casa degli ZSC Lions, prima di festeggiare il primo shutout stagionale contro i suoi ex compagni del Davos con una serata da protagonista.

Con numeri del genere, ovviamente, l’intera squadra ne giova ed i risultati si sono subito visti con punti preziosi in classifica. Sinora il portiere era stato bravo, ma nell’ultimo weekend ha raggiunto livelli Sennsazionali!

3. Scorer da viaggio

Dal suo trasferimento in Leventina, l’attaccante Dario Bürgler ha vissuto una sorta di seconda giovinezza, tanto che nei tre campionati e mezzo passati in biancoblù ha aggiunto alla sua bella carriera ben 49 gol, e anche in questa stagione arriverà quasi sicuramente in doppia cifra (è già a quota otto).

Da quando è in forza all’Ambrì Piotta, solamente Martschini, Fazzini, Herzog, Thürkauf e Andrighetto hanno segnato più di lui tra gli attaccanti svizzeri. C’è inoltre una particolarità che salta all’occhio: Bürgler sembra essere davvero a suo agio in trasferta, dove ha segnato ben 30 reti dal 2021 a oggi. Solamente Martschini ha fatto meglio con 31.

Meno performanti, in termini puramente realizzativi, sono invece le prestazioni di Bürgler davanti al pubblico leventinese, con un totale di “soli” 19 gol. Una tendenza rispecchiata anche dall’attuale stagione, in cui ha segnato solamente lontano dalla Gottardo Arena. L’ultima rete in casa è infatti quella firmata il 23 novembre 2023 contro il Ginevra, oltre un anno fa.

4. Asso di fuochi

Non c’è molto da discutere: sinora, complessivamente, è stato Jesse Virtanen il miglior biancoblù di questa stagione. Tuttavia, quando si pensa al casco di Top Scorer, le aspettative sono sempre state quelle che velocemente finisse sul capo di Dominik Kubalik, come in una sorta di ritorno al passato.

Virtanen ha invece macinato punti con continuità, mentre il ceco ha fatto più fatica a ingranare per davvero – anche se è comunque andato a punti in 17 delle 28 partite disputate, non poca roba – e ci ha messo praticamente tre mesi per operare il sorpasso.

Sabato però, finalmente – non ce ne voglia il finlandese – le fiamme griffate PostFinance sono arrivate sulle sue spalle, a risultato di un cambio di marcia sempre più concreto che lo ha visto segnare cinque gol (e nove punti totali) in otto partite. Kubalik è inoltre l’unico biancoblù ad essere già arrivato in doppia cifra per gol segnati, anche se nella speciale classifica dei Top Scorer è solamente al decimo posto con 22 punti totali.

La stagione ha però passato da poco il suo giro di boa, e il bello potrebbe non essere ancora arrivato. In fondo – e lo si è visto dalla divisa – Kubalik solamente ora è diventato caldo per davvero.

5. Robe da gladiatori

Un dato è spiccato nella vittoria dell’Ambrì Piotta in casa contro il Davos, ovvero gli addirittura 27 tiri bloccati dai leventinesi a protezione di Senn, tra cui 18 nel solo terzo periodo.

Nessuno dei giocatori biancoblù si è risparmiato, e il pubblico ha percepito questo sforzo incitando la squadra con un’intensità che, nel finale, ha ricordato l’atmosfera della vecchia Valascia.

Chissà se la vecchia pista sarebbe piaciuta a Kodie Curran, che ha indicato la via con un totale di sei tiri bloccati, lui che comanda anche la classifica dell’intera lega con 64 (oltre tre a partita di media). Dietro di lui Tim Heed, pure costantemente tra i migliori della NL in questi anni, oppure capitan Grassi, che ha fornito un’altra prova generosa e di spessore.

E no, non ci siamo dimenticati di Jesse Zgraggen, emblema della vittoria la sera precedente in casa degli ZSC Lions, quando aveva saltato solamente una decina di minuti di gara dopo una discata ricevuta sul volto, assentandosi giusto il tempo di farsi medicare. Nel match, sia Kostner che Heim avevano inoltre dovuto indossare per un po’ la maglia numero 77, perché la propria era sporca di sangue.

La sera successiva Zgraggen si è poi presentato in pista con una visiera completa, per avere un po’ più di protezione… Ma la situazione è durata poco: dal secondo periodo è tornato in pista con il normale casco d’ordinanza, pronto a dare battaglia. Insomma, robe da gladiatori.

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