Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
Un record solo sfiorato
Solamente il Lugano è riuscito a fermare Julius Nättinen, che nel derby per la prima volta da quando veste la maglia biancoblù non è riuscito a finire sul tabellino. Il finlandese è infatti stato disinnescato dalla squadra di Pelletier, che gli ha concesso un solo tiro in porta ed impedito di superare un record stabilito da Dominik Kubalik.
Grazie alla doppietta contro il Berna, Nättinen è infatti riuscito ad andare a punti per 7 partite consecutive (10 gol e un assist), eguagliando così il primato fatto registrare dal ceco durante la stagione 2018/19. Il bilancio del finlandese è però decisamente più corposo, visto che Kubalik dal 1 al 16 marzo 2019 sull’arco di quelle 7 partite aveva ottenuto “solo” tre gol e sette assist.
La maledizione dell’estate, la pazienza dell’inverno
È da tempo che Zwerger vive tra alti e bassi. La scorsa stagione per lui è iniziata con difficoltà fisiche che lo hanno poi condizionato per tutto il campionato, e anche per l’avvio dell’attuale torneo l’austriaco ha dovuto convivere con gli ostacoli di una preparazione frenata da un infortunio.
Nelle ultime uscite però Zwerger sta dando segnali incoraggianti, confermati nell’ultimo weekend. Dopo il rigore decisivo segnato contro il Berna, dal suo bastone è arrivato anche il bel gol nel derby (il primo stagionale), episodi che portano a quota nove il bottino di punti nelle ultime sette uscite.
“Sono tre estati che non può lavorare come vorrebbe”, ci aveva spiegato coach Luca Cereda dopo il derby. “L’hockey non si gioca in sala pesi, ma in estate si mette una base che ti permette di lavorare. Per lui ora si tratta di continuare e ritrovare quella brillantezza fisica che non ha potuto avere ultimamente… Anche se nella lista dei top scorer mi sembra ben messo!”
Insomma, i tifosi devono cercare di avere ancora un po’ di pazienza, ma nel frattempo Zwerger è già a quota 11 punti in 12 partite.
Regolarità sfuggente
In questo primo mese e mezzo di campionato la regolarità è stata un miraggio praticamente per tutte le squadre, ed anche in casa Ambrì Piotta si è dovuto fare i conti con rinvii di partite e quarantene improvvise, che stanno rendendo impossibile una pianificazione anche solo a medio termine.
L’ultimo weekend ha infatti ben riassunto le conseguenze di un lavoro portato avanti solamente a singhiozzo, e nel caso dei leventinesi tutto questo si traduce nell’impossibilità di trovare quella continuità nel proprio ritmo che sta alla base dell’intero sistema di gioco.
Con tutti questi ostacoli esterni l’Ambrì Piotta nelle ultime due settimane e mezzo ha infatti potuto svolgere appena tre allenamenti completi – pochissimi! – ed infatti una certa mancanza di lucidità è venuta a galla, soprattutto nel derby.
Spesso quando le cose faticano ad ingranare ci si concentra su ciò che si può controllare, e quest’anno questo significa anche essere particolarmente attenti nella vita privata ed evitare ulteriori contagi.
Gli occhi della tigre
No, non stiamo parlando del famoso brano dei Survivor e nemmeno della celebre scena in Rocky III che lo ha reso famosissimo, ma bensì dell’ottimo inizio di campionato di Damiano Ciaccio.
Al suo arrivo in Leventina l’obiettivo era quello di lasciarsi alle spalle una passata stagione complicata, tornando a quei livelli che nel 2018/19 gli avevano permesso di essere addirittura tra i tre finalisti per il titolo di portiere dell’anno. Detto, fatto!
Le prime apparizioni in biancoblù di Ciaccio sono state ottime, con prestazioni dinamiche e movimenti sicuri, che gli permettono ad oggi di avere la terza miglior percentuale di parate della lega (93.08) sull’arco di sette partite disputate.
Nonostante la sconfitta lo ha dimostrato anche nel derby di sabato, quando ha fermato addirittura 53 tiri. Insomma, se si voleva un Ciaccio in formato Tigers dei tempi migliori, i tifosi sono stati accontentati. Il portiere ha ritrovato gli occhi della tigre.
Ci vuole un po’ di pratica
Da diverse stagioni l’esercizio degli ingaggi non è tra quelli in cui l’Ambrì Piotta è riuscito a distinguersi, ma questo non è un segreto. Non è nemmeno un segreto che per migliorare l’unica via è quella della pratica, e sinora i biancoblù hanno avuto pane per i loro denti in questo inizio di stagione.
La squadra di Cereda è infatti quella ad avere eseguito di gran lunga il maggior numero di ingaggi (751 in totale, 62.5 a partita) e sinora i risultati non sono affatto male. L’Ambrì ha infatti una media di riuscita del 50.33%, bilancio che sale al 52.90 in zona offensiva (terza miglior percentuale di lega) e resta superiore al 50% anche nel proprio terzo.
Numeri non stratosferici, ma che danno perlomeno una certa stabilità e che assicurano in generale una volta su due l’inizio dell’azione con il puck in proprio possesso.
Fondamentale in questo senso Jiri Novotny, che si è confermato un maestro con oltre il 57% di riuscita (da un suo faceoff vinto il gol di Nättinen contro il Berna), ma anche Flynn (54.66), Dal Pian (51.72) e Kostner (51.26) si stanno comportando bene. Al rientro dovrà invece fare meglio Müller, che aveva fatto registrare solo il 41.8% di riuscita.