Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
Le riserve
L’emergenza infortuni è oramai una costante della stagione dell’Ambrì Piotta, ma nella sfida di giovedì a Davos i biancoblù hanno toccato un nuovo “record”, facendo registrare addirittura 12 giocatori assenti dopo che a partita in corso avevano dovuto alzare bandiera bianca anche Dal Pian e Manzato.
Osservare il lineup con cui lavora Cereda ha dell’incredibile, tanto da ricordare il divertente film di una ventina di anni fa “Le riserve”, in cui Keanu Reeves – nei panni dal quarterback mancato Shane Falco – cercava di guidare ai playoff NFL una sgangherata squadra messa assieme in piena emergenza a causa di un lockout.
Come nella pellicola, anche in casa leventinese i giocatori chiamati a sostituire gli assenti stanno reagendo alla grande, prendendosi a carico le responsabilità e sfruttando la chance per imparare e fare esperienza. Ah, e non chiamatele “riserve”, non dopo quanto mostrato sino ad ora.
Il prezzo da pagare
È nel momento di maggior bisogno che bisogna stringere i denti, si dice, ed in questo l’Ambrì Piotta non ha mai deluso. La squadra di Cereda si è però dimostrata disposta a pagare il prezzo in maniera particolare nel corso dell’ultimo weekend, quando ha bloccato un numero impressionante di tiri scagliati dagli avversari.
A Davos i biancoblù hanno infatti messo a referto l’impressionante cifra di 26 blocked shots, mentre sabato sera alla Valascia il numero di tiri bloccati nel match con il Losanna è stato di 23… Non un caso, visto che dall’inizio del 2020 i leventinesi hanno bloccato complessivamente 235 conclusioni, numero che li posiziona al primo posto nell’intera NLA!
In termini individuali nel nuovo anno troviamo in cima alla graduatoria di squadra Fischer (29 tiri bloccati), Ngoy (24), Plastino (20) e Dotti (16), seguiti dal primo attaccante in classifica Müller (14).
La Montanara… e il geyser sound
Da tempo immemore i tifosi biancoblù festeggiano le vittorie cantando La Montanara, ma dalla passata stagione una nuova tradizione si è radicata alla Valascia, diventando parte integrante del club in una maniera che sembra destinata a durare nel tempo.
Stiamo naturalmente parlando del geyser sound, proposto lo scorso anno da Jiri Novotny e che immediatamente è entrato nel cuore dei tifosi. L’assenza per infortunio del ceco non ha fatto morire questa nuova tradizione, che negli scorsi mesi ha visto diversi giocatori come Zwerger e Upshall fare le veci del compagno.
A dimostrare quanto sia oramai radicata nell’ambiente – oltre all’utilizzo da parte del club lo scorso anno per un bel video che ha annunciato vari rinnovi – ci sono i geyser sound che hanno chiuso il recente Family Day e la partitella del settore giovanile nella prima pausa di sabato. Tutti sotto la curva, per un rituale che è sempre più un collante tra le varie componenti del mondo biancoblù.
La sfida del challenge
Prima della pausa uno degli argomenti principali in casa Ambrì Piotta era quello del coach’s challenge, con gli episodi del match di Friborgo che avevano lanciato la discussione su come si potesse essere più precisi e veloci nel decidere se chiedere o meno la revisione del video.
Nel frattempo i biancoblù un nuovo challenge lo hanno chiesto, quello alla Corner Arena, ottenendo un esito positivo, ma il compito dello staff resta di quelli complicati. Un ruolo importante lo gioca la tecnologia, ma anche con un supporto tecnico allo stato dell’arte come succede in Nordamerica, i risultati sono tutt’altro che assicurati.
Interessante in questo senso la statistica che riguarda i coach’s challenge chiamati in NHL, dove su un totale di 125 richieste di revisione video (dati al 14 febbraio) ben 73 hanno avuto esito negativo.
Nel caso specifico degli offside – che è quello che ci interessa in Svizzera – sono stati 64 gli episodi che i coach hanno chiesto di veder visionati, ma appena 14 sono risultati in un gol annullato, mentre negli altri 50 casi il challenge è stato respinto, con tanto di rete confermata e conseguente penalità di due minuti.
Insomma, una bella sfida questo challenge…
La magia delle opportunità
Una settimana fa, in pochi tra i tifosi biancoblù conoscevano il nome di Robin Schwab, aggregatosi a inizio mese al club leventinese in particolar modo per andare a rinforzare la formazione U20 (con cui ha già giocato alcune partite firmando tre gol). Ancora meno probabilmente si sarebbero aspettati di vederlo in NLA, ma Luca Cereda non ci ha girato attorno ed ha buttato nella mischia il 19enne per le sfide del weekend.
Dal ruolo di 13esimo attaccante a Davos (8 minuti di ghiaccio, visto che poi è venuto a mancare anche Dal Pian) è passato sabato all’ala della seconda linea, condividendo il posto con il rientrante Hofer e confermandosi bravo nel portare energia e determinazione.
Impressionante in questo senso vede come tutti i nuovi giocatori su cui Cereda decide di puntare si rivelino immediatamente capaci di dare un buon contributo, in linea con il sistema di gioco. Sarà un mix tra motivazione, giocatori con il giusto carattere e l’abilità di affidare loro il ruolo giusto… La magia delle opportunità.