Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
Il freddo alla rovescia
Parcheggiando l’auto alla stazione di Ambrì, il termometro giovedì sera indicava -11 gradi, e all’inizio della partita mancava ancora oltre un’ora. Le temperature gelide sono poi state il principale argomento di discussione anche in sala stampa, con giornalisti e fotografi intenti nell’incamerare tutto il calore possibile prima di affrontare alcune ore nella gelida Valascia.
Con il passare del tempo, però, il freddo è finito sempre più nel dimenticatoio. La colonnina di mercurio è scesa sino a segnare -15, ma la partita messa in scena da Ambrì Piotta e ZSC Lions è stata di quelle intense, combattute ed estremamente appassionanti.
Hockey vero, insomma, quello che si è assaporato nell’ultima uscita alla Valascia, dalle gesta di Östlund tra i pali e il rigore segnato da Nättinen, sino ad arrivare alle “montagne russe” di Fora tra le diverse penalità ed il gol decisivo infilato come una liberazione.
Una bella serata di sport, tanto che del freddo ce ne siamo un po’ tutti dimenticati, sino a quando si è ripresa la via di casa. Sensazioni particolari, che la Valascia sta continuando a regalare nei suoi ultimi mesi prima di andare definitivamente in pensione.
Da lacuna a punto di forza
C’era una costante nelle ultime stagioni dell’Ambrì Piotta, ed era quella delle difficoltà nell’esercizio dei faceoff. Dall’arrivo di Luca Cereda in panchina i biancoblù non sono mai riusciti a fare degli ingaggi una loro arma, tant’è che negli anni le statistiche hanno sempre visto la squadra al di sotto del 50% di efficacia.
I numeri parlano così:
Stagione 2017/18 – 10° posto con 46.20%
Stagione 2018/19 – 8° posto con 48.83%
Stagione 2019/20 – 10° posto con 48.45%
La situazione è però decisamente migliorata nell’attuale stagione, con i leventinesi che dopo 25 partite sono la terza miglior squadra agli ingaggi con il 51.25% di efficacia (migliori solamente ZSC Lions e Losanna, rispettivamente con il 54.03 e 52.81).
I dati indicano inoltre che l’Ambrì è la seconda miglior squadra per ingaggi in fase offensiva (53.60%), ed inoltre nessuno ha saputo generare più faceoff in zona d’attacco (ben 584). Utile in questo senso avere in squadra Brian Flynn e Jiri Novotny, entrambi nella top 15 dei giocatori che vincono più ingaggi ad incontro (rispettivamente 9.84 e 8.80 di media)
Un evento non unico, ma raro
Stiamo parlando del rigore segnato da Julius Nättinen, che ha interrotto un digiuno che durava da oltre cinque anni. L’ultima volta che l’Ambrì Piotta ha segnato un rigore guadagnato in partita era infatti il 6 ottobre 2015, quando Cory Emmerton era riuscito ad infilare Cristobal Huet nella partita disputata a Losanna.
Un match giocato hockeyisticamente una vita fa, basti pensare che di quella formazione allenata da Serge Pelletier l’unico “sopravvissuto” è Daniele Grassi – che nel frattempo è però partito e poi ritornato – mentre tutti gli altri giocatori in pista quella sera non sono più in biancoblù, ed anzi ben nove si sono nel frattempo ritirati.
Boa all’orizzonte
Un po’ a “but e scarpusc”, ma tra mille difficoltà si è quasi arrivati al giro di boa di metà regular season. Quest’anno le 25 partite sin qui giocate dall’Ambrì Piotta non rappresentano ancora l’intera prima parte di campionato – ne manca ancora una all’appello – ma si può comunque iniziare a fare qualche paragone in rapporto al torneo 2019/20.
La situazione non è complessivamente cambiata molto. I numeri parlano di 8 vittorie (una in meno) e 17 sconfitte (di riflesso, una in più), con due reti segnate in meno e cinque incassate in più, il che produce una differenza gol che è passata da -14 a -21. Il tutto ha comunque portato a 27 punti, e ad un aumento delle reti straniere passate dal 34.48% al 44.64%, principalmente grazie ai 16 centri firmati da Nättinen.
Una lieve differenza la troviamo però nella classifica. Dopo 25 incontri nella passata stagione i biancoblù, con la loro media di 1.08 punti ad incontro, era infatti all’ultimo posto, mentre ora nella graduatoria per P/GP i leventinesi sono al decimo rango (sotto di loro Berna con 1.00 e Langnau a 0.87).
Le bestie nere
Ogni stagione ha la sua storia, ed ogni anno ci sono avversari contro i quali ci si trova maggiormente a proprio agio, mentre contro altri non sembra esserci verso di esprimersi al meglio.
La brutta sconfitta di sabato a Rapperswil ha riportato alla mente il tema delle “bestie nere”, e proprio i sangallesi sono attualmente la formazione più indigesta ai biancoblù, che dopo tre incontri devono ancora ottenere un punto. Anche contro il Lugano le soddisfazioni sono state poche (3 partite, 1 punto), mentre con il Langnau sono stati giocati appena due incontri ma il solo punticino ottenuto lascia qualche rammarico.
Risultati più costanti sono per contro arrivati contro Ginevra (6 punti in due partite), ZSC Lions (5 punti in 2 incontri) oppure Davos (3 partite, 6 punti).
Nella passata stagione l’avversario preferito erano stati Bienne e Langnau (2 punti di media), mentre quelli più indigesti ZSC Lions e Ginevra (0.25). Tutti si ricorderanno inoltre gli zero punti ottenuti contro il Bienne nel 2018/19, annata in cui l’Ambrì aveva però sempre battuto il Losanna (3 punti di media) ed aveva fatto bene contro Davos (2.67) e Rapperswil (2.25)