Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica “semiseria” dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!
Ma… sei proprio tu, Brian?
Era stato lo Zugo a portare in Svizzera il centro Brian Flynn nel corso della passata stagione, ma poi l’americano non era stato confermato dalla dirigenza dei tori. Avrà dunque provato una certa soddisfazione il biancoblù a presentarsi venerdì alla Bossard Arena con il casco da top scorer, indossato sì in assenza di Matt D’Agostini, ma grazie anche agli ultimi due mesi giocati ad alto livello.
In casa Zugo però non devono ancora aver realizzato quanto bene sta facendo il loro ex giocatore, tanto che all’inizio della sfida contro l’Ambrì Piotta lo speaker della pista ha annunciato D’Agostini come miglior realizzatore degli ospiti. Beh, guardate meglio, quello “in fiamme” è proprio Brian!
Paolo Duca, in caso di bisogno…
Durante la sfida di sabato alla Valascia saranno stati in tanti a notare la presenza di Paolo Duca sulla panchina dell’Ambrì Piotta, con il DS che ha abbandonato il consueto posto in tribuna stampa per seguire la partita al fianco della squadra.
La decisione di assistere Luca Cereda durante il match contro il Bienne non è però da ricollegare al voler dare alla squadra una spinta in più, ma bensì all’esigenza di avere immediatamente pronto un “Piano B” nel caso in cui l’head coach biancoblù avesse dovuto lasciare improvvisamente la Valascia.
La famiglia Cereda prossimamente infatti si allargherà, con la moglie dell’allenatore di Sementina che è in dolce attesa ed il cui termine è in calendario prossimamente. Sabato le probabilità del lieto evento erano remote, ma meglio non rischiare, Duca era pronto in caso di bisogno.
Offside… Anzi no!
C’è stata un po’ di confusione sul gol di Elias Bianchi nella serata di sabato, con il Bienne che ha chiesto il coach’s challenge convinto di veder annullato il 2-1 segnato dal capitano biancoblù. Gli arbitri hanno però convalidato la rete dopo la visione del video, generando inizialmente un po’ di confusione.
Dopo che il disco si era fermato sulla blu per un tocco di Müller – intento a ritornare in panchina – il puck è stato mandato nel terzo da Hinterkircher, con Pinana che effettivamente era in maniera irregolare in zona offensiva.
Quello del numero 55 è però diventato a quel punto un offside differito, e l’azione torna regolare nel momento in cui il difensore ha toccato la linea blu, annullando (o, se vogliamo, “resettando”) la situazione di fuorigioco.
La posizione di Trisconi è poi dunque corretta perché l’attaccante rientra in zona offensiva dopo che Pinana ha toccato la blu, mentre Elias Bianchi nel momento in cui il puck viene spedito nel terzo non era ancora sceso sul ghiaccio.
Un’azione intricata e che ci permette di rispolverare un aspetto particolare del regolamento, questa volta grazie ad una corretta decisione arbitrale.
Una soddisfazione attesa per 8 anni e 26 giorni
È questo il lasso di tempo che il difensore Isacco Dotti ha dovuto attendere prima di riuscire a segnare la bella rete di sabato sera, quando ha battuto Hiller con un tiro secco e preciso ottenendo così il suo primo gol in NLA!
Il percorso del roccioso numero 7 prima di arrivare all’esultanza contro il Bienne non è certo stato semplice, con il debutto assoluto in NLA il 23 dicembre 2011 contro il Berna, ed un totale di 16 partite giocate in biancoblù da lì ai playout 2013, con un passaggio anche da Chiasso.
A quelle prime apparizioni agli ordini di Kevin Constantine hanno fatto seguito ben cinque stagioni a Biasca, con tre campionati di Prima Lega e poi la promozione del 2016 vissuta da capitano, concisa con la creazione del progetto Ticino Rockets.
La svolta è per lui arrivata nei playout 2018, quando Luca Cereda lo richiamò alla Valascia. Da quel momento è riuscito ad imporre le sue qualità e la maglia biancoblù non l’ha più tolta, giocando con l’attuale coach – che ben lo conosce – un totale di 1’350 minuti… Parecchi, ma non tanti quanti i 2’948 giorni passati dal suo debutto in NLA alla rete di sabato scorso. Decisamente una bella soddisfazione!
Fuoco amico…
…ovvero quello che arriva dal casco da top scorer di Brian Flynn, con il centro statunitense che nel weekend è stato eccezionale ma anche molto sfortunato, rendendosi protagonista di due “autogol”.
Il primo tocco indesiderato è infatti arrivato alla Bossard Arena, quando il suo disperato tentativo di fermare il wrap-around di Thorell ha finito per far rimbalzare il puck in rete. Ancora più sfortunata la deviazione di sabato, quando un disco messo in mezzo da Schneider è diventato imprendibile per Conz proprio a causa di una deviazione di Flynn.
Cose che succedono, soprattutto per chi come il top scorer ultimamente “spara” a ritmo elevatissimo… Un po’ di fuoco amico è sempre da mettere in conto.