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Ambrì Piotta

5 spunti da Ambrì: alla fine è amore, alchimia, decisioni difficili, traguardi e match da vincere

Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.

Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!


1. Alla fine, è stato amore

Michael Spacek è un giocatore dalla grandissima tecnica, capace di gesti che in queste due stagioni in Leventina lo hanno profilato nelle sue serate migliori come uno dei giocatori più forti della lega. Ciò che è stato chiamato a fare venerdì al termine della partita contro il Langnau è però stato probabilmente il compito più difficile che il ceco ha dovuto affrontare sul ghiaccio.

Il top scorer è infatti stato preso in contropiede dal pubblico, che ha scandito a gran voce il suo nome chiamandolo ad eseguire il geyser sound sotto la curva. Non era mai successo prima, e questo ha visibilmente toccato Spacek, che per sua indole si è mostrato un po’ a disagio con la situazione ma anche emozionato.

È stato indubbiamente un bel momento, quasi surreale per un giocatore tanto geniale quanto introverso, e che con il pubblico ha vissuto un rapporto che ha spaziato dall’esaltazione delle partite più ispirate ad altre fasi in cui non sono mancate le critiche per il suo particolare linguaggio del corpo.

Verosimilmente la sua avventura in Leventina arriverà a compimento con il termine del campionato, e quanto visto venerdì ha dunque un significato ancora più forte.

Il rapporto tra l’Ambrì Piotta e Michael Spacek non è sempre stato semplice. Il ceco è un vero esempio di genio e sregolatezza. Ma alla fine, per un attimo, è stato amore.

2. Le partite “da vincere”

Il concetto di match “da vincere assolutamente” non è mai stato sposato dallo staff biancoblù, che ha sempre sottolineato come tutte le partite si debbano affrontare con la medesima importanza e con la mentalità di voler portare a casa dei punti. È però innegabile che contro determinati avversari siano in palio punti più pesanti rispetto ad altri.

L’Ambrì Piotta quest’anno si è fatto trovare decisamente pronto in queste sfide, ed infatti contro Ajoie, Langnau, Kloten e Rapperswil – le quattro squadre idealmente da lasciarsi alle spalle per arrivare ai play in – sono stati ottenuti ben 31 punti sull’arco di 13 partite (2.38), lasciandone dunque solo 8 per strada.

I biancoblù – che hanno incontrato difficoltà di fatto solo nei due match in casa del Rapperswil – hanno inoltre passato appena il 13% di queste sfide in situazione di svantaggio, mentre per il 54% dei minuti di gioco l’Ambrì era avanti nel punteggio.

La differenza reti in queste sfide è stata di +26 (46 gol fatti, 20 incassati), con il 25% di efficacia in powerplay ed il 92% nel penalty killing.

La situazione invece lo scorso anno? Guardando alle quattro squadre peggio classificate oltre i leventinesi – ovvero Ajoie, Langnau, Losanna e Lugano – erano stati ottenuti appena 22 punti in 16 partite, rendendo dunque difficile lasciarsi alle spalle le dirette contendenti.

3. Alchimia e l’ingrediente segreto

Per lungo tempo Luca Cereda ha cercato il giusto equilibrio nel suo lineup, mischiando gli ingredienti a sua disposizione per cercare quel mix ideale che dopo il ritorno di Heim e Formenton ha spesso eluso lo staff biancoblù.

Ci si è poi messa anche la situazione di Dauphin, che nel perdere mordente nel suo gioco si è visto sfuggire anche il suo ruolo naturale di centro, e dunque trovare la combinazione perfetta per stimolare le diverse individualità non è stato semplice.

Una variabile all’equazione è stata tolta dalla partenza di Formenton, ed ora con degli elementi sostanzialmente contati Cereda ha trovato un lineup che nelle ultime uscite ha convinto ed a cui è stata data continuità.

Spacek ha ben dialogato con Dauphin e Pestoni, mentre Landry ha fatto dei bei passi avanti nel blocco di Lilja e Zwerger. Nelle ultime uscite pure il terzetto KneubuehlerHeimBürgler ha iniziato ad ingranare dopo diverse partite macchinose.

E l’ingrediente segreto? Beh, è rappresentato da Diego Kostner, che quando può scendere in pista è capace di dare davvero una marcia in più al quarto blocco, Purtroppo gli infortuni continuano però a fermare l’italiano, e senza di lui il bottom six perde sicuramente un certo attrito.

4. Una decisione difficile

Ci riferiamo ovviamente alla situazione tra l’Ambrì Piotta e l’attaccante Alex Formenton, recentemente rientrato in Canada e che presto inizierà ufficialmente il percorso legale a risultato dell’accusa di aggressione sessuale per i noti fatti avvenuti nel 2018.

Stando a quanto trapelato sui media d’oltre oceano, nella serata di lunedì l’accusa per i giocatori coinvolti sarà resa ufficiale in una conferenza stampa, e ci si chiede se questo avvenimento possa o debba portare il club leventinese a comunicare la propria posizione in merito alla situazione.

Nel momento del suo primo ingaggio nel dicembre 2022 l’Ambrì Piotta aveva sottolineato come non vi fossero elementi per non far valere la presunzione di innocenza del ragazzo.

Lo stesso concetto è stato ribadito nell’ottobre 2023, al ritorno di Formenton in Leventina, accompagnato dalla nota che recitava: “Il club è a conoscenza che c’è un’inchiesta in corso e ad oggi non vi è alcuna accusa né tantomeno una condanna nei confronti del giocatore. La società biancoblù si riserva la possibilità di rivedere la situazione contrattuale con il giocatore in caso dovessero emergere nuovi elementi”.

Si è creata ora un’area grigia, visto che l’accusa sarà presto un dato di fatto, mentre l’eventuale condanna potrebbe arrivare anche tra alcuni anni (si parla di un possibile processo al più presto nel 2026). L’Ambrì Piotta non si trova dunque in una situazione semplice, visto che il concetto di presunzione d’innocenza rimane valido, ma la questione ha velocemente assunto una dimensione molto più reale e concreta rispetto a qualche settimana fa.

Il contratto con Formenton arriverà a naturale scadenza tra qualche mese, ma sarebbe il caso di rescinderlo per mandare un messaggio? Oppure l’empatia sviluppata dopo aver conosciuto ed accolto il canadese rende ancora più importante ed umano proseguire sul concetto di presunzione d’innocenza, così da non giudicare il tutto prima del tempo? Una situazione davvero delicata, a cui forse non c’è una risposta più giusta dell’altra, e che pone dei seri quesiti che mettono molte altre cose in prospettiva.

5. È (quasi) fatta

I più scaramantici facciano tutti gli scongiuri del caso, ma se è vero che la matematica non è un’opinione, allora le probabilità che l’Ambrì Piotta ottenga l’accesso ai play-in dopo l’ultima settimana sono davvero alte.

Nelle proiezioni di NLIcedata.com solamente nel 4.2% degli scenari – frutto di 1’000 simulazioni dei match rimanenti – i biancoblù finirebbero infatti dietro il Langnau, che ha sempre due punti da recuperare – di fatto tre, visti gli scontri diretti – e già due partite disputate in più.

Poi è chiaro, il bilancio recente dei Tigers di sei vittorie in dieci partite non può lasciar tranquilli, e finché ci sono ancora match da giocare sul ghiaccio nulla è scolpito nella pietra.

La crescita dei leventinesi dopo un avvio di 2024 difficile lascia però ben sperare, ed anzi deve essere da stimolo per provare a finire nella miglior posizione possibile, visto che in particolare Bienne e Ginevra – le due finaliste dell’anno scorso, chi l’avrebbe mai detto – sono ancora vicinissime.

Per l’Ambrì Piotta il traguardo insomma a pochi passi, ora non bisognerà mollare il piede dal gas per vivere un bel finale di stagione dopo un percorso che sin qui è stato sicuramente positivo.

(NLIcedata.com | Clicca per ingrandire)

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