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Mondiale 2024

La Svizzera batte la Finlandia, sarà rivincita con la Germania

Contro i nordici arriva un’ultima ottima prestazione nel girone, solida e di personalità. Ad Ostrava andrà in scena l’ormai “classica” sfida ai tedeschi

La Svizzera batte la Finlandia, sarà rivincita con la Germania

FINLANDIA – SVIZZERA

1-3

(0-0, 1-2, 0-1)

Reti: 25’14 Fiala (Loeffel) 0-1, 27’26 Glauser (Niederreiter, Fiala) 0-2, 37’51 Innala (Granlund, Lehtonen) 1-2, 56’33 Fiala (Niederreiter) 1-3

Note: Prague Arena, 17’118 spettatori
Penalità: Finlandia 2×2 + 1×5 + 1×20, Svizzera 2×2

Assenti: Leonardo GenoniJonas SiegenthalerKen Jäger (sovrannumero), Thierry Bader (non iscritto)

PRAGA – Per alcuni è un incubo, per altri una bella rivincita. La sfida dei quarti che attende la Svizzera sarà ancora contro la Germania, colpevole di quella dolorosa eliminazione di un anno fa a Riga. Questo è scaturito dall’ultima partita dei rossocrociati, vincenti sulla Finlandia e quindi secondi del Gruppo A.

Una vittoria che non fa una grinza quella contro la squadra di Jukka Jalonen, una selezione ancora abbastanza solida ed esperta, ma che è arrivata in Cechia con quel ciclo di talento e fame ormai terminato, con i rossocrociati capaci di dominare per lungo tempo Kaski e compagni.

Dieci minuti di studio, anche per verificare le nuove linee messe in pista da Patrick Fischer, poi da metà primo tempo via la Svizzera ha cominciato a fare ciò che sa fare meglio, giocare con una velocità d’esecuzione spesso frustrante per gli avversari, creando tante occasioni soprattutto con i blocchi più talentuosi.

Questa capacità di gestire il disco a lungo, imprevedibile e difficile da capire per tanti avversari ha portato la Finlandia ad aprire la propria scatola difensiva, permettendo le incursioni degli attaccanti svizzeri, in particolare un Fiala ancora incontenibile (6 reti in 5 incontri) un vero rapace nel fiondarsi a tutta sui dischi davanti alla porta.

La prova svizzera è stata di maturità, anche se la Finlandia non è stata la migliore degli ultimi anni, ma la capacità con la quale Josi e compagni hanno condotto le operazioni a lungo ha denotato una certa maturità di questa squadra, determinata anche sul piano difensivo, più a cinque contro cinque che in boxplay. Un esercizio quest’ultimo che ancora porta qualche patema, anche se nell’unico gol subito vanno anche dati i giusti meriti alla Finlandia per la combinazione.

La selezione di Patrick Fischer si avvia dunque ad affrontare il proprio “mostro nell’armadio” dei quarti di finale di nuovo contro i tedeschi, e se per qualcuno questo rappresenta una paura, possiamo stare sicuri che proprio il coach questa sfida la voleva e l’ha cercata anche martedì sera, per chiudere una ferita ancora aperta.

È difficile oggi esprimersi su quale Svizzera vedremo in pista contro Michaelis e compagni, ma oltre a una delle migliori formazioni possibili portata a questi mondiali, l’impressione è che rispetto a un anno fa questa squadra sia stata capace di portare fino a qui quella rabbia che è mancata nel momento decisivo, e lo sta facendo con l’esempio proprio degli uomini più rappresentativi a tirare il carro anche sul piano caratteriale.

E quest’ultima ottima prestazione contro la Finlandia ha comunque mostrato una Svizzera pronta e desiderosa di fare quel passo avanti tanto bramato e – bando alla scaramanzia – questa squadra ha tutto ciò che serve per non farsi intimorire da nessuno. Chi ha paura resti pure a casa.


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