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Interviste

Josi: “Siamo stati all’altezza dei canadesi, c’è dispiacere ma abbiamo lottato alla pari”

Il capitano dopo la sconfitta con il Canada: “È stata una grande partita, fisica e piena di emozioni. C’erano meno spazi. Il quarto ad Ostrava? Sono solo tre ore di treno, per noi non rappresenta un problema”

PRAGA – La Svizzera ci è andata vicino, ma alla fine ha dovuto arrendersi al Canada. Decisiva la penalità di partita di Fiala, costata ai rossocrociati due reti, come conferma Roman Josi.

“Sì, il loro powerplay è stato molto buono, d’altronde tutti i loro gol sono caduti in situazione di superiorità numerica. Giocare diversi minuti di boxplay contro il Canada è molto difficile e abbiamo un po’ perso il momentum”, ha commentato il capitano rossocrociato.

“I nostri avversari sono partiti bene, hanno fatto molta pressione, Genoni ha compiuto grandi parate, poi però negli ultimi 10 minuti del primo tempo siamo saliti di tono giocando molto bene. È stata comunque una grande partita, molto fisica, piena di emozioni. Siamo stati all’altezza dei canadesi, abbiamo lottato. Chiaramente c’è dispiacere, avremmo voluto portare a casa 2 o 3 punti”.

La carica di Fiala l’hai vista?
“No, non ho praticamente visto nulla, non posso dire niente al proposito”.

Oltretutto senza l’attaccante dei Los Angeles Kings è venuto a mancare un grande rigorista e il suo sostituto ha fallito l’esecuzione…
“È chiaro, lui è fortissimo in quelle circostanze, ma anche Andrighetto lo è. Tirare i rigori è sempre un esercizio difficile. Più in generale ci è mancato Fiala durante le fasi di gioco, li ci siamo accorti della sua mancanza”.

È stato speciale affrontare il Canada per te?
“Direi per tutti, non solo per me. È una grande squadra, è sempre speciale da affrontare”.

Hai avuto meno spazio del solito per poter sviluppare il tuo gioco?
“Sì, un po’, ma è normale contro un tale avversario, molto compatto e veloce. Quando è così devi cercare comunque di crearti in qualche modo spazi”.

Il quarto di finale sarà a Ostrava, è un problema?
“No, alla fine sono solamente tre ore di treno. Sapevamo che avremmo magari dovuto traslocare per disputare il quarto di finale, non fa nulla”.

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