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Il Friborgo esce dall’era Dubé con qualche interrogativo e una coperta che si accorcia

Separatosi dal canadese, il Gottéron sembra troppo basato sul primo blocco, con un ricambio generazionale che tarda ad arrivare. Patrick Emond saprà motivare un gruppo che attende già il prossimo coach?

L’inizio della stagione 2024/25 di NLA si sta avvicinando a grandi passi, ed anche quest’anno HSHS vi darà una completa panoramica di tutte le squadre che compongono il massimo campionato svizzero.

Giorno dopo giorno troverete sulle nostre pagine commenti e analisi dei vari club, a cui abbiamo aggiunto un nostro pronostico di posizione in classifica al termine della regular season.


FRIBORGO

La rosa 2024/25

PORTIERI
Reto Berra, Bryan Rüegger, Loic Galley

DIFENSORI
Simon Seiler, Benoit Jecker, Mauro Dufner, Raphael Diaz, Ryan Gunderson (🇺🇸), Dave Sutter, Yannick Rathgeb, Andreas Borgman (🇸🇪), Maximilian Streule

ATTACCANTI
Santiago Näf, Marcus Sörensen (🇸🇪), Samuel Walser, Christoph Bertschy, Lucas Wallmark (🇸🇪), Jeremi Gerber, Kevin Nicolet, Julien Rod, Killian Mottet, Sandro Schmid, Dominik Binias, Kevin Etter, Julien Sprunger, Christopher DiDomenico (🇨🇦), Jan Dorthe, Jacob De La Rose (🇸🇪), Nathan Marchon


È durata tredici stagioni l’era di Christian Dubé in quel di Friborgo, nel ruolo di giocatore, direttore sportivo e allenatore, per gran parte del tempo in doppia funzione.  Già “alleggerito” dal peso di DS all’inizio della scorsa stagione, quella mossa aveva tutti i contorni di un primo passo verso una certa delegittimazione del canadese, capace però di portare a termine una grande stagione regolare e di arrivare fino in semifinale.

Differenze di visione futura e uno spogliatoio quasi saturo dei metodi e della comunicazione di Dubé hanno però spinto la dirigenza a guardare più lontano, accordandosi con lo svedese Roger Rönnberg a partire dalla stagione 2025/26, spingendo così le parti a separarsi anticipatamente.

A Dubé e per una sola stagione subentra quindi l’ex coach del Ginevra Patrick Emond, finora assistente del Gottéron, il quale sarà a sua volta supportato da Pavel Rosa e Yves Sarault.

Quella alle porte sarà quindi una stagione di transizione alla BCF Arena, perlomeno per ciò che riguarda la guida tecnica, anche se resta da capire come la squadra reagirà a questa annata ponte e se saprà ripetere i numeri quasi straordinari della scorsa annata. Il Gottéron ha infatti chiuso la regular season a marzo al secondo posto con 1.96 punti a partita, un risultato probabilmente inaspettato anche sulle rive della Sarine.

Vi è da dire che oltre a un primo blocco dal rendimento straordinario grazie alle prestazioni di Marcus Sörensen e Lucas Wallmark, i dragoni hanno avuto l’apporto di altri giocatori come De la Rose e Borgman a livelli oltre molte aspettative per diversi mesi, un Berra in forma smagliante per tutta la stagione – straordinario nei playoff – e, cosa fondamentale, un’infermeria che è rimasta vuota da settembre ad aprile, con soli quattro giocatori assenti per più di tre giornate e il solo Bykov ai box per una decina di partite come massimo.

Questo ha permesso a Dubé di schierare una squadra che non si è mai dovuta fermare per mesi, mai modificata o costretta a grandi rivoluzioni, senza mai una flessione da parte dei suoi quattro-cinque giocatori più importanti ma – discorso che vale anche per altre squadre – continuare a speculare su numeri sopra la media e sulla salute fortunata, potrebbe rivelarsi pericoloso a corto termine.

Questo discorso si aggiunge non solo ai pericoli di una stagione di transizione verso la nuova guida tecnica, ma anche per i molteplici impegni sul calendario dei dragoni, con la partecipazione alla Champions Hockey League e alla Coppa Spengler.


ARRIVI
Yannick Rathgeb (D, Bienne)
Jeremi Gerber (F, Lugano)
Santiago Näf (F, Berna)
Julien Rod (F, Sierre)
Jan Dorthe (F, Västeras IK)

PARTENZE
Andrei Bykov (F, ritiro)
Mauro Jörg (F, ritiro)
Basile Sansonnens (D, Losanna)
Thomas Gregoire (D, Kloten)

STRANIERI
Marcus Sörensen (F, 🇸🇪)
Jacob de la Rose (F, 🇸🇪)
Andreas Borgman (D, 🇸🇪)
Chris DiDomenico (F, 🇨🇦)
Lucas Wallmark (F, 🇸🇪)
Ryan Gunderson (D, 🇺🇸)


C’è un altro fattore che non va a favore della squadra di Emond, l’anagrafe, con una rosa vieppiù sempre più vecchia e prestazioni individuali che hanno visto dei cali netti verso il postseason. E a mancare potrebbero essere dei ricambi con una rosa che appare un po’ corta, tanto che in attacco pensando ai ritiri di Bykov e Jörg – e senza entrate di rilievo – vengono a mancare delle pedine polivalenti ma soprattutto esperte e valori aggiunti per il bottom six.

I giovani tra cui Jan Dorthe, Julien Rod e Kevin Etter, pur promettenti non sembrano in grado di garantire un ricambio immediato a certi livelli, mentre altre pedine rischiano di sentire il peso degli anni tra cui un altro giocatore simbolo come Julien Sprunger.

Incassato il ritiro di Bykov, il Friborgo va verso un ricambio generazionale che appare un po’ “tirato” e con diversi buchi, dove oltre alle linee degli stranieri, di Mottet e Bertschy, in pochi appaiono in grado di tenere un ritmo e dare un apporto che prometta continuità e profondità dietro il top six. Solo Nathan Marchon e in piccola parte Sandro Schmid hanno un discreto potenziale per attutire qualche mancanza – ma non per colmarla – anche se alla BCF Arena in molti puntano su Dominik Binias.

Dietro le prestazioni dei fuoriclasse svedesi Sörensen e Wallmark, di un DiDomenico sempre produttivo ma ormai anche lui in calo, sembra esserci un certo vuoto, ecco perché speculare sempre sui soliti nomi può rivelarsi un’arma a doppio taglio soprattutto alle porte di una stagione in cui al 1 gennaio i dragoni avranno già giocato un numero molto più elevato di partite e a ritmi sostenuti.



Un po’ meglio va nel reparto difensivo – il secondo migliore della scorsa annata – a fronte dei veterani Ryan Gunderson (comunque sempre capace di dare il suo notevole apporto, ma a 39 anni prima o poi andrà messo in conto un calo, magari improvviso) e Raphael Diaz, il ritorno di Yannick Rathgeb rappresenta un bel tassello di ricambio nel pieno della maturità e con un profilo molto offensivo.

La crescita del promettente Maximilian Streule è un altro fattore su cui basare il futuro, anche se poi il resto del reparto difensivo rimane tutto attorno ai 30 anni, con la partenza di Dave Sutter prevista nella prossima stagione. Ecco perché le cose sull’immediato sembrano essere piuttosto stabili, ma anche in questo reparto la coperta appare a rischio di strappo al primo movimento brusco.

Dietro a tutto questo poi c’è l’incognita di Reto Berra. Un’incognita perché il 37enne nelle ultime stagioni è stato capace del meglio come di stagioni mediocri, anche se oggi arriva da una stagione straordinaria per rendimento e regolarità, sempre consapevoli che le primavere sono tante anche per lui.

Nel complesso il Friborgo appare come una squadra che può ancora regalare un buon rendimento sul corto  periodo, soprattutto in regular season, ma la dipendenza dal primo blocco e una coperta corta e che sente il peso degli anni potrebbe lasciare entrare i primi spifferi con il pericolo di qualche stop di troppo.

Le partenze di Bykov e Jörg non vanno sottovalutate per quanto dato nelle checker lines, soprattutto guardando agli acerbi sostituti, e speculare su un’infermeria che è rimasta vuota per otto mesi potrebbe rivelarsi pericoloso, basti pensare a quelle partite in cui l’apporto dei vari Sörensen e Wallmark è venuto a mancare per rendersi conto di quanto un paio di assenze potrebbero rivelarsi molto pesanti in una stagione ricca di impegni per una squadra che invecchia velocemente.


MIGLIOR INNESTO

Yannick Rathgeb: Il ritorno del difensore offensivo è un ottimo colpo per la difesa di Patrick Emond, dato che il 28enne può garantire alternative alle idee di Gunderson, Borgman e Diaz. L’ex Bienne arriva in piena maturità, e dopo una stagione tribolata in giallorosso potrebbe ritrovare anche maggiori motivazioni con il ritorno nel club che lo ha lanciato come professionista.

ADDIO DOLOROSO

Andrei Bykov: Il figlio d’arte non solo era ancora un giocatore polivalente e di classe del Gottéron, ma era anche un uomo simbolo dello spogliatoio e della vecchia guardia burgunda. La sua perdita non sarà pesante solo sul piano tecnico e dell’esperienza, ma anche su quello simbolico per ciò che ha rappresentato nei suoi 19 anni con la maglia dei dragoni.

FATTORE X

Fortuna e motivazione: La fortuna di non vedere l’infermeria riempirsi dopo una stagione in piena salute e la capacità di motivare una squadra consapevole di essere in una stagione di transizione verso il prossimo coach. Patrick Emond dovrà essere bravo anche a legittimare la sua posizione sapendo di essere un traghettatore, nello stesso tempo dovrà gestire per bene le energie di una squadra che va verso il tramonto con diversi dei suoi uomini.


La classifica di HSHS

1. ZSC LIONS
2. GINEVRA
3. ZUGO
4. LOSANNA
5. _________
6. FRIBORGO
7. DAVOS
8. BERNA
9. _________
10. BIENNE

11. __________
12. LANGNAU
13. KLOTEN
14. AJOIE

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