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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ecco i giocatori che si sono distinti nelle scorse partite, ed i nomi di chi invece potrebbe dare qualcosa di più

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.


I TOP DI HSHS

Gilles Senn (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): Nel complesso, la stagione di Senn aveva convinto anche prima dell’ultimo weekend, pur al netto di statistiche personali non eccelse, ma le prestazioni dell’ex Davos erano comunque spesso state di buon livello. Nelle ultime due partite il portiere ha però alzato ulteriormente la sua asticella, parando complessivamente 63 tiri e concedendo solamente due reti ad avversari di alto livello come ZSC Lions e i grigionesi, con il 96,92% di efficacia e il primo meritato shutout stagionale. Ottima la sua capacità di farsi trovare pronto nelle fasi più delicate delle partite e, in particolare, sabato ha sfoderato alcuni interventi spettacolari che hanno deciso la sfida. Per lui, anche l’ottimo dato di 3.02 GSAA, a riassumere un weekend impegnativo e vissuto da protagonista.

Phil Baltisberger (Langnau – 1 top, 0 flop): Il gioco del più giovane dei fratelli Baltisberger non è certo privo di errori – contro lo Zugo, difensivamente ha commesso diverse sbavature – ma l’esperienza e l’agonismo che ha portato ai Tigers rimangono importanti, ed ultimamente ha avuto anche un impatto offensivo che per la sua squadra ha rappresentato un bel plus. Nell’ultima settimana si è tolto la soddisfazione di segnare ben due reti, in particolare quella a Rapperswil, che è stata pesantissima. Sinora è stato il difensore svizzero più impiegato dai Tigers, e la sua produttività ultimamente lo ha visto mettere a referto ben otto punti (cinque gol) nelle ultime dieci partite.

Lukas Bengtsson (Zugo – 2 top, 0 flop): Alla sua seconda stagione in Svizzera e autore di un avvio di campionato un po’ a rilento, il difensore svedese nell’ultima settimana ha ribadito di aver ormai ritrovato quel ritmo che gli permette di viaggiare a una media di oltre mezzo punto a partita. Nell’ultima settimana ha ottenuto un gol a Langnau, facendosi trovare al posto giusto a due passi da Charlin, mentre mercoledì alla Gottardo Arena si era distinto prima per aver lanciato dalle retrovie Martschini sulla prima rete, per poi ripetersi all’overtime offrendo a Kovar il disco poi trasformato nel game winning goal. Nelle ultime 13 partite è finito sul tabellino in nove occasioni, ottenendo complessivamente 11 punti (tre gol). Al suo fianco sta inoltre crescendo molto il giovane Ludvig Johnson.

Philip-Michael Devos (Ajoie – 2 top, 0 flop): Il canadese dell’Ajoie non è certo un nuovo volto in Svizzera, ma ultimamente il suo nome è tornato d’attualità come nelle stagioni migliori. Anzi, è incredibile constatare come, alla pausa di dicembre, abbia già stabilito il suo record di reti in NL con un totale di 15. Solamente Stransky e Aaltonen hanno segnato più di lui, e attualmente Devos è il leader della lega per gol in powerplay (8). Ultimamente in superiorità ha infatti saputo colpire a ripetizione con reti sostanzialmente identiche, grazie a combinazioni che per l’Ajoie stanno funzionando con costanza. Nell’ultima settimana ha aggiunto altri tre centri al suo bottino, che parla addirittura di 18 punti (12 gol) nelle ultime 14 partite.

Chris DiDomenico (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): È diventato velocemente il vero motore dell’Ambrì Piotta con un’energia e una carica agonistica contagiosa, che sta trascinando i leventinesi in questa fase in cui la squadra appare in un chiaro trend al rialzo. Da quattro partite viene schierato al centro di una linea che sta trovando grande efficacia e, in particolare con Kubalik, l’intesa si sta sempre di più rivelando letale per gli avversari. Le due reti che ha segnato in settimana sono state entrambe a porta sguarnita a Zurigo, ma è principalmente in termini di playmaking che il canadese ha fatto la differenza. Mercoledì aveva orchestrato un’azione eccezionale poi finalizzata da Kubalik, ma la rete era stata viziata da offside, mentre sabato contro il Davos ha offerto un assist perfetto a Pestoni per il gol decisivo. Il suo impatto in Leventina si fa sempre più concreto, tanto che nelle ultime 11 partite il suo bilancio parla di 13 punti, di cui cinque gol.

Lino Martschini (Zugo – 1 top, 0 flop): La prima fase di stagione si è chiusa esattamente con la media di un punto a partita per lo scattante attaccante dello Zugo, risultato anche di una passata settimana in cui Martschini ha ottenuto un gol e un assist in entrambe le partite disputate. Mercoledì ha dato tanti grattacapi alla difesa dell’Ambrì Piotta, mentre a Langnau ha fatto la differenza specialmente con la sua grande velocità e precisione d’esecuzione. Attualmente è lo svizzero con la miglior media punti dietro a Malgin (1.10), e nell’intera stagione solamente in otto occasioni non è finito sul tabellino.


I FLOP DI HSHS

Ludovic Waeber (Kloten – 1 top, 1 flop): La metà della regular season è stata superata da qualche partita, e il Kloten continua a essere la grande sorpresa della stagione con l’attuale quinto posto. Il portiere titolare Waeber non ha però vissuto delle grandi serate nelle sue apparizioni settimanali, ritrovandosi con parecchie responsabilità sulle spalle, soprattutto in occasione della secca sconfitta in casa del Bienne. Sulla prima e quinta rete avrebbe sicuramente dovuto fare meglio e, in generale, ha saputo superare il 91% di interventi solamente in una delle ultime sette partite. Indicativo anche il dato GSAA peggiore della settimana, con -2.36.

Yannick Rathgeb (Friborgo – 0 top, 2 flop): Continua ad essere estremamente complicata la stagione del ritorno a Friborgo per il difensore, fermo ad un esiguo bottino sul fronte offensivo – appena cinque punti, dopo aver chiuso la passata stagione a Bienne con 28 – a risultato anche delle diverse chance non sfruttate, come successo nel weekend. Le sbavature difensive inoltre non mancano – si veda il 2-1 di Berna – e tra match in sovrannumero e acciacchi, la sua stagione non sembra decollare mai. Ultimamente sono arrivate anche le critiche via stampa di coach Emond, che dipingono una situazione decisamente non semplice.

Jannik Fischer (Ajoie – 0 top, 1 flop): Non si chiedono certo punti all’ex difensore biancoblù – infatti, il fatto che sia ancora fermo a zero in stagione non è un problema – ma ultimamente Fischer ha mostrato importanti lacune in termini di copertura difensiva e gioco fisico. Particolarmente difficoltosa per lui la sfida settimanale contro il Losanna, in cui ha commesso un paio di errori pagati a caro prezzo, e non è andata meglio domenica contro il Friborgo con un secco bilancio di -3.

Inti Pestoni (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Nella partita di sabato ha messo la firma sull’unico gol della serata, che è dunque valso la vittoria, ma lui stesso ha ridimensionato il significato del suo ritorno alla rete – che gli mancava da 13 partite, ovvero dal 19 ottobre – attribuendo giustamente una parte importante del merito all’azione imbastita da Kubalik e DiDomenico. La speranza è che il ticinese possa comunque ripartire da questo gol per trovare maggiore intensità e coinvolgimento nel gioco leventinese, visto che le sue prestazioni ancora un po’ anonime e poco incisive sono state uno dei pochi punti interrogativi dell’ultima settimana. Nel weekend ha perso anche il suo posto nelle unità di powerplay, e nella linea con Kostner e Bürgler – che sta trovando continuità con nove partite consecutive assieme – non ha mai rappresentato la scintilla di fantasia che dovrebbe aggiungersi ai profili dei due compagni, rispettivamente un lavoratore e uno scorer.

Jiri Sekac (Lugano – 0 top, 2 flop): Si dice che lavora molto, che è importante sul piano fisico, quello difensivo e in box play, ma al tirare delle somme il suo contributo è praticamente nullo. Non c’è da eccepire per quanto riguarda l’impegno, anche se spesso e volentieri si intestardisce in azioni personali che esulano dal contesto e si chiudono con un nulla di fatto. La sua ultima rete (delle due messe a segno in 23 incontri) risale al 28 settembre contro il Kloten, quando ha insaccato il disco nella porta vuota, e anche nelle ultime partite, tra ZSC e Davos si è mostrato sprecone e fuori tempo sotto porta, in particolare con diversi tentativi in power play andati sempre a lato della gabbia avversaria. Per colui che doveva essere un idolo dei tifosi le cifre parlano chiaro, 2 reti e 7 assist sono una vera miseria.

Daniel Carr (Lugano – 0 top, 2 flop): Vale un po’ lo stesso discorso fatto per Jiri Sekac, l’impegno c’è ma è profuso nella maniera sbagliata. Tanti dischi gestiti male e persi, troppe occasioni sbagliate che il Carr di un tempo mai avrebbe lasciato sul posto, e una partecipazione al gioco del primo blocco che sembra slegato dai compagni. Ha sì segnato contro il Rapperswil, ma tra la sfida ai Lions e la trasferta di Davos ha lasciato sul posto tantissime opportunità e perso troppi dischi pericolosi nel tentativo testardo di forzare le giocate. Cinque reti in 26 apparizioni per quello che era uno degli attaccanti dalle medie punti più alte della National League sono veramente troppo pochi considerando anche le opportunità avute.

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