Social Media HSHS

Ambrì Piotta

Il powerplay e un grande Senn, l’Ambrì strappa tre punti pesanti

I leventinesi vivono un match in trincea, ma trovano il modo di battere un Kloten più propositivo. La pausa arriva con una classifica che lancia il rush finale

Il powerplay e un grande Senn, l’Ambrì strappa tre punti pesanti

AMBRÌ – KLOTEN

3-1

(1-0, 1-1, 1-0)

Reti: 06’01 Landry (Virtanen, Maillet) 1-0, 28’08 Ojamäki 1-1, 36’24 Bürgler (Heed, Pestoni) 2-1, 59’32 Heim (Maillet) 3-1

Note: Gottardo Arena, 6’661 spettatori
Arbitri: Wiegand, Hungerbühler; Gnemmi, Stalder
Penalità: Ambrì 3×2 + 1×5 + 1×20, Kloten 3×2

Assenti: Daniele GrassiFloran Douay (infortunati), Kodie Curran (ammalato), Davide Fadani (sovrannumero), Rocco Pezzullo (Visp)

AMBRÌ – Non ha mai realmente macinato gioco l’Ambrì Piotta, ma contro il Kloten i leventinesi sono comunque riusciti a strappare tre punti pesantissimi al termine di una partita di sofferenza, facendo leva su due fattori che nella fase più calda della stagione sono fondamentali, ovvero l’efficacia del powerplay e una grande prestazione del proprio portiere.

Questi ingredienti sono sostanzialmente bastati alla squadra di Cereda per riuscire ad avere la meglio su degli aviatori che per tutto l’arco dell’incontro hanno dimostrato di voler reagire al loro momento complicato – questa era per loro la quarta sconfitta filata – ma sono stati fermati soprattutto da un Gilles Senn rientrato immediatamente con una prestazione eccezionale.

Nonostante questa vittoria sia di capitale importanza per la classifica dei biancoblù – ora noni in graduatoria vista la contemporanea sconfitta del Rapperswil – non c’è infatti molto di cui discutere sul gioco proposto da Bürgler e compagni, visto che in termini di ritmo e intensità l’Ambrì Piotta non ha mai davvero controllato la partita.

Sin da subito il Kloten si è dimostrato più veloce e capace di impostare il proprio gioco su rapide transizioni, bersagliando Senn praticamente da ogni posizione con 88 tentativi di tiro, 45 finiti nello specchio della porta e di questi praticamente la metà dallo slot. Nel solo primo periodo gli ospiti hanno effettuato più conclusioni (20) rispetto a quelle totali dell’intero match dei biancoblù (18), non lasciando troppo spazio alle interpretazioni di una sfida giocata spesso a rincorrere.

Alcune serate nascono però meno ispirate di altre, ma è proprio in queste occasioni che trovare comunque una via per il successo può essere un segnale importante.

L’Ambrì ha insomma tratto il massimo da una prova in cui non si è praticamente mai visto un cambio di marcia oppure una prolungata fase di pressione, tant’è che a parità numerica sul ghiaccio le occasioni costruite sono state poche, con quella chance per De Luca nel terzo periodo probabilmente a rappresentare la migliore di queste.

In soccorso è però arrivato stavolta il powerplay, capace di portare al gol d’apertura di Landry con una deviazione su conclusione di Virtanen, e poi alla giocata decisiva con un bel tiro di Bürgler che ha dato anche alla seconda unità la soddisfazione di lasciare il segno. Qualche minuto prima però era arrivato il pareggio di Ojamäki, caduto in shorthand, episodio che avrebbe potuto far deragliare maggiormente una squadra leventinese che invece in quella fase non è andata in ulteriore difficoltà.

Più difficile invece giocare oltre un periodo senza Chris DiDomenico, che ha rimediato una doccia anticipata per il suo intervento su Aberg (arriverà anche una squalifica?), costringendo lo staff a un rimescolamento delle linee. Sino a quel punto nemmeno Maillet e Kubalik stavano vivendo una grande serata, e le cose non sono cambiate nemmeno nei minuti restanti, con in particolare il canadese apparso un po’ annebbiato nelle ultime partite dopo diverse settimane ad ottimi livelli.

L’Ambrì ha superato bene quella fase delicata di boxplay – con anche la pausa a spezzare il momento – ma ha poi sofferto anche nel terzo periodo, non riuscendo praticamente mai a trovare la necessaria brillantezza d’esecuzione per controllare maggiormente lo svilupparsi degli eventi.

La squadra ha dunque dovuto soffrire, ma questo punto della stagione l’unica cosa a contare sono i punti, e dunque alla squadra di Cereda va bene così. Portiere e powerplay sono due elementi chiave in questa fase dell’anno, e stavolta sono bastati per ottenere una vittoria pesante.


IL PROTAGONISTA

Gilles Senn: Con Juvonen caldissimo nelle ultime partite, lo staff ha preso una decisione non evidente nell’affidarsi a Senn per l’ultimo impegno prima della pausa, ma la scelta si è rivelata con solide fondamenta. Il portiere è tornato tra i pali ritrovando immediatamente lo stesso livello mostrato prima dell’infortunio, compiendo tanti interventi difficili e rappresentando il principale motivo che ha permesso all’Ambrì di imporsi.


GALLERIA FOTOGRAFICA

(Clicca le frecce per scorrere le fotografie)


Click to comment

Altri articoli in Ambrì Piotta