Non se la passa bene la Swiss League, che dopo la gestione fallimentare dei diritti TV si prepara a vivere una stagione delicatissima, tanto da mettere in dubbio il futuro della lega con l’attuale impostazione.
Klaus Zaugg sul portale Watson riassume quella che è la situazione attuale ad un mese dall’inizio del campionato, indicando come il Langenthal stia addirittura valutando la possibilità di ritirarsi dalla lega cadetta per concentrarsi sullo sviluppo di giovani e squadra femminile.
Il club bernese è infatti frenato nel suo sviluppo dalla questione relativa alla pista, ha poche prospettive sportive e la mancanza dei “famosi” 400’000 fr che dovevano arrivare dai diritti TV si fanno sentire.
Con le promozioni di Ajoie e Kloten, e l’abolizione della retrocessione in reazione alla pandemia, la Swiss League si ritrova ora con 10 squadre, con Basilea che è andata a rimpiazzare l’EVZ Academy. L’interesse generato dalle possibilità di promozione e retrocessione si prospetta però molto limitato.
Nel frattempo resta ancora da determinare se il prossimo spareggio verrà disputato con tre oppure cinque stranieri sul ghiaccio, decisione questa che cadrà mercoledì. Il futuro della Swiss League rimane comunque complicato, tanto che si potrebbe valutare una “fusione” con la MyHockey League, inglobando tra i cadetti le migliori squadre e creando poi due gruppi regionali.