Dopo una stagione intera pesantemente segnata dalle limitazioni causate dal COVID, la NHL è finalmente pronta a tornare per davvero, con tutta l’eccitazione che porta con se un calendario nuovamente da 82 partite, le piste che torneranno al massimo della capienza e l’arrivo dei Seattle Kraken come 32esima franchigia.
La corsa alla Stanley Cup – vinta nelle ultime due stagioni dai Tampa Bay Lightning – sarà inoltre contraddistinta anche dal ritorno dell’All Star Game, delle partite all’esterno e soprattutto dalla partecipazione dei giocatori NHL alle prossime Olimpiadi. La stagione si preannuncia insomma appassionante e combattuta.
Con la stragrande maggioranza dei giocatori vaccinati e gli spostamenti tra Stati Uniti e Canada che possono avvenire senza quarantene, la NHL tornerà al suo normale allineamento delle Division (con Arizona che è passata in Central per accogliere Seattle nella Pacific), e naturalmente si è abbandonata la formula d’emergenza che vedeva le squadre affrontare solamente le avversarie del proprio girone.
I Tampa Bay Lightning partiranno con l’intento di diventare la prima squadra dal 1980-83 a vincere tre Stanley Cup consecutive (in quegli anni ci riuscirono gli Islanders), ma la concorrenza è agguerrita e annovera principalmente Colorado Avalanche e Vegas Golden Knights, con però diverse altre squadre che hanno il potenziale per fare quel passo in più e diventare reali contender.
La stagione inizierà complessivamente con dieci giocatori svizzeri presenti nelle rose NHL, con diversi nomi affermati a cui si aggiunge il debutto assoluto di Gregory Hofmann. L’ex bianconero e biancoblù ha superato tutti i tagli e conquistato un posto nella rosa, ma dovrà fare altrettanto per ottenere un ruolo rilevante in un lineup che lo vede come l’attaccante con il più basso stipendio in squadra. In retrovia troveremo inoltre Dean Kukan, alla sua settima stagione nell’organizzazione.
Roman Josi sarà sempre la colonna portante dei Nashville Predators, e porterà la “C” sulla maglia così come Nico Hischier, che sarà atteso ad una stagione difficile con i New Jersey Devils. A Newark ci sarà anche Jonas Siegenthaler, che dovrà però lottare per trovare spazio dopo le appena otto partite giocate nel passato campionato.
Kevin Fiala inizierà la sua quarta stagione con i Minnesota Wild, ed è reduce dalla sua miglior annata in carriera con 40 punti (20 gol) in 50 partite. Ha alle spalle una buona stagione anche Niederreiter (34 punti di cui 20 gol in 56 partite), anche se per lui assicurarsi un posto nel top six di Carolina potrebbe essere complicato.
Nulla toglierà invece il ruolo di pedina fondamentale dell’attacco degli Sharks a Timo Meier, mentre Pius Suter sarà chiamato ad una conferma – stavolta con la maglia di Detroit – dopo aver fatto molto bene nella sua stagione del debutto a Chicago.
Con i Blackhawks è invece rimasto Philip Kurashev, che ha davanti a lui una stagione fondamentale in cui dovrà guadagnarsi il suo primo contratto dopo l’entry level.
A loro si aggiungeranno i nomi dei giocatori rossocrociati che sperano di ricevere il prima possibile una chiamata, ma che inizieranno la stagione in AHL. Nelle minors saranno infatti all’opera i vari Sven Bärtschi (Henderson Silver Knights), Tobias Geisser (Hershey Bears), Akira Schmid (Utica Comets), Tim Berni (Cleveland Monsters) e Janis Moser (Tucson Roadrunners).