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Interviste

Mirco Müller: “Ogni serata è diversa, la partita contro il Berna è stata una piccola lezione”

Il difensore bianconero sa che la squadra deve mostrare più continuità: “Non siamo stati furbi o disciplinati come nelle scorse partite, ma con la forza del gruppo siamo riusciti a vincere una sfida molto dura”

LUGANO – Quella tra bianconeri e Berna è stata una vera battaglia, nessuna delle due squadre si è risparmiata e ad uscirne vincente è stata quella di Luca Gianinazzi.

Tra i protagonisti c’è anche Mirco Müller, che con il suo gol a fil di seconda sirena ha cambiato le sorti del match trovando già il suo secondo centro in campionato: “È sempre una bella sensazione quella del gol – ammette il difensore – quando ho visto Carr andare in profondità ho seguito l’azione sapendo che il Berna non avrebbe comunque avuto tempo per una ripartenza e quando il disco mi è arrivato sul bastone ho chiuso gli occhi e ho tirato senza pensarci. Mi è andata bene…(ride ndr)”.

Mirco Müller, proprio il tuo gol del 3-3 in shorthand ha cambiato una partita in un momento favorevole al Berna…
“Ho detto anche ai compagni che delle poche reti che ho segnato in carriera qualcuna era arrivata in quella situazione, a pochi istanti dalla sirena. Devo dire però che ho potuto sfruttare un grande lavoro di Carr, il quale è uscito dall’angolo con il disco con grande forza e caparbietà, tanto merito del gol è sicuramente suo. Siamo ovviamente rientrati nello spogliatoio rinfrancati e “esaltati” da quella rete, con maggior consapevolezza di poter vincere la partita”.

Una partita molto aperta, decisamente diversa da quella di Losanna…
“Sicuramente non è stata a livello generale la nostra miglior partita, ci siamo fatti sorprendere più volte da un Berna molto diverso da quello che conoscevamo e che sicuramente è arrivato alla Cornèr Arena cercando a tutti i costi la vittoria. Anche loro in squadra dispongono di giocatori molto grandi e fisici, ma alla fine se siamo riusciti a vincere è comunque un gran bel segnale, ma ci sono diverse cose che dovremo prendere come insegnamento”.

Più volte avete concesso delle ripartenze al Berna in tre contro due o due contro uno, avete sofferto la velocità di alcuni avversari?
“È vero, la velocità di alcuni giocatori ci ha dato dei problemi, ma credo fosse soprattutto una questione nostra di aver forzato troppo certe giocate invece di concentrarci sulle cose semplici e in alcuni casi li abbiamo favoriti. Non siamo nemmeno stati molto fortunati su alcuni rimbalzi, ma dobbiamo essere più furbi e intelligenti quando ci troviamo nei due slot e vicino ai portieri”.

Martedì si è sbloccato anche il powerplay, credi che possa essere più facile mentalmente da qui in avanti per chi lo gestisce?
“Abbiamo giocatori di grande classe in squadra che nella loro carriera hanno saputo giocare i power play con grande successo, credo che sia una questione di trovare un po’ di fiducia e tranquillità senza andare nel panico. Le reti di Marco Müller e la seconda di Fazzini sono lì da vedere, il disco è girato molto bene e in entrambi i casi i giocatori hanno aperto le vie di tiro mettendo il box play del Berna fuori posizione e questo dimostra che sappiamo fare quell’esercizio, speriamo che ora vada molto più liscio”.

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