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Ambrì Piotta

Coraggio e carattere valgono all’Ambrì la prima vittoria piena

I leventinesi vivono un primo tempo in trincea, ma poi vanno in crescendo e giocano un match spavaldo in una pista difficile. Altra buona prova di Senn

(PostFinance/KEYSTONE/Urs Flueeler)

Coraggio e carattere valgono all’Ambrì la prima vittoria piena

ZUGO – AMBRÌ

2-3

(1-0, 0-2, 1-1)

Reti: 14’26 Hofmann (Vozenilek, Kovar) 1-0, 27’35 Bürgler 1-1, 30’14 Müller 1-2, 47’28 Virtanen 1-3, 51’11 Geisser (Carlsson) 2-3

Note: Bossard Arena, 7’057 spettatori
Arbitri: Kaukokari, Stricker; Bürgy, Meusy
Penalità: Zugo 3×2, Ambrì 4×2

Assenti: William HedlundDiego KostnerFloran DouayRocco PezzulloPhilippe MailletIsacco Dotti (infortunati), Janne Juvonen (sovrannumero)

ZUGO – È una prima vittoria piena che porta con sé tanti significati quella che ha ottenuto l’Ambrì Piotta sul ghiaccio dello Zugo, dove i leventinesi si sono imposti soprattutto grazie alla loro capacità di leggere ed interpretare bene le varie situazioni di gioco con cui si sono dovuti confrontare.

Il primo tempo la squadra di Cereda l’ha sostanzialmente passato in trincea, prendendosi subito uno spavento per un disco mal gestito da Senn – che da lì in avanti ha sfoderato un’ottima prova – e ritrovandosi poi in svantaggio quando Hofmann ha approfittato di una chiusura non efficace di Heed per sbloccare il risultato.

I biancoblù da quel primo tempo passato sostanzialmente a difendere il proprio portiere – spendendo anche tante energie per cercare delle soluzioni alla velocità degli avversari – non si sono però fatti intimorire, ed hanno anzi interpretato lo svantaggio di 1-0 consci di aver tutto sommato limitato i danni.

(PostFinance/KEYSTONE/Urs Flueeler)

Con il passare dei minuti l’Ambrì ha infatti iniziato ad uscire dal suo guscio, ha mostrato via via più coraggio sino ad arrivare a giocare nella seconda metà una partita spavalda, e non a caso anche il risultato è cambiato di conseguenza. Certo, sulle reti incassate – in particolare quella di Miles Müller, ma non è stata l’unica incertezza – Tim Wolf ha confermato di non vivere la sua migliore serata, ma il tutto è stata anche la conseguenza di un gioco che ha visto i biancoblù sempre più presenti e martellanti.

Riuscire a cambiare l’inerzia della partita non era un compito semplice, questo anche perché lo Zugo oltre ad avere diversi elementi molto forti tecnicamente, quest’anno ne vanta altrettanti che portano in pista un gioco pesante e molto diretto sulla porta. Non sono infatti mancati i pericoli portati dai vari Vozenilek e Künzle, ma anche in questo senso la squadra di Cereda ha saputo difendersi meglio dopo un primo tempo non abbastanza compatto.

Un certo impatto lo hanno avuto anche i cambiamenti di linee operati dallo staff, che hanno mischiato tutti i terzetti offensivi ad eccezione di quello formato da Kubalik, Landry e Zwerger. Il giovane centro ha nuovamente mostrato maturità e sicurezza nel suo gioco, mentre pure Heim è apparso più a suo agio quando al suo fianco c’erano Bürgler e Pestoni. Quest’ultimo a sua volta è in crescita.

In generale si è visto un match in cui tutti hanno saputo portare un certo contributo, compreso un Jonathan Ang nuovamente sfortunato quando ha colpito un ferro pieno sul parziale di 2-1, anche se sappiamo che il canadese non è attualmente al suo massimo livello.

Lo stesso può valere per Kubalik – che nel finale ha sbagliato un’opportunità a porta sguarnita che poteva costare cara – che ha sempre nella mani il potenziale per una giocata decisiva, ma bisognerà ancora pazientare un po’ per vedere al suo vero livello.

(KEYSTONE/Urs Flueeler)

Nel frattempo però l’Ambrì Piotta sta crescendo come squadra, e nel finale di gara ha trovato le risorse per difendere il vantaggio dovendo anche passare da un boxplay dopo un challenge perso per un sospetto offside prima della rete di Geisser. L’episodio era dubbio e la situazione millimetrica, ma dalle immagini video a disposizione è stato corretto accordare la rete.

Nel finale ad ogni modo il pareggio dello Zugo non è arrivato, anche grazie ad una seconda buona prestazione di Senn ed al contributo del debuttante Kodie Curran. Il canadese non ha mostrato un gioco trascendentale ma ha pensato principalmente ad evitare problemi e far uscire il disco dal proprio terzo, incappando in qualche errore ma in generale risultando prezioso al fianco di Heed. Anzi, a vivere una serata “un po’ così” è stato lo svedese, autore anche di due penalità ed in questo avvio di campionato ancora alla ricerca dei suoi migliori equilibri.

L’Ambrì Piotta prosegue insomma nel suo processo di crescita, ed una vittoria come quella di martedì può essere importante per forgiare l’identità del gruppo, senza dimenticare che una prova di questo spessore è arrivata con un’infermeria già affollata. C’è insomma una progressione che si vede anche nei risultati, ora con il primo successo da tre punti ed un bilancio che sinora non ha mai visto i biancoblù battuti nei 60 minuti.


IL PROTAGONISTA

Jesse Virtanen: Nuova prova di grande spessore per il difensore finlandese, autore del gol decisivo in doppia superiorità numerica, e una volta di più capace di dare un contributo di sostanza in ogni situazione di gioco. Se da un lato Heed viaggia ancora tra alti e bassi, e Curran non era chiamato ad un debutto semplice, Virtanen rappresenta sempre una certezza su cui contare.


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