BELLINZONA – Ha rappresentato una sorta di nuovo inizio l’attesa conferenza stampa dell’Ambrì Piotta che si è svolta lunedì pomeriggio, con il club leventinese che ha voluto fare il punto dopo i primi sei anni con Duca e Cereda alla guida sportiva, per poi ribadire loro fiducia in chiave futura.
“Ci siamo presi sei settimane di riflessione perché siamo arrivati alla fine spremuti. La stagione è finita con una delusione, che è però stata esasperata perché tutti avevamo le batterie scariche. Ci sono stati commenti ingenerosi che rispedisco al mittente, perché l’ultimo campionato ci ha portato parecchio”, ha esordito il presidente Filippo Lombardi.
“Il problema che abbiamo riconosciuto è stato quello delle aspettative eccessive. Con una casa nuova sembriamo ricchi e potenti, e quando non si raggiungono gli obiettivi ci si deprime un po’ troppo. Vogliamo insomma rimanere noi stessi, anche se molte cose sono cambiate”.
Il messaggio centrale che il club ha voluto far passare è stato quello di voler ritrovare maggiore compattezza tra dirigenza e direzione sportiva. “Ci siamo parlati molto chiaramente – ha spiegato Lombardi – e per il futuro rafforzeremo i mezzi a disposizione dello staff tecnico. Faremo blocco, qualsiasi cosa succeda. Potete dunque risparmiarvi le speculazioni, si andrà avanti compatti dalla prima all’ultima giornata. Oggi rilanciamo il nostro staff, con nuove dinamiche e nuove sfide”.
Dopo le analisi fatte nelle scorse settimane il club ha archiviato la stagione 2022/23 come “buona, anche se naturalmente poteva essere migliore. La delusione finale si può capire, ma non deve offuscare le cose che sono state fatte bene”.
Il direttore sportivo Paolo Duca ha ribadito questi concetti, spiegando di essere convinto come sei anni fa che la realtà di Ambrì sia qualcosa per cui vale la pena lottare. “Ci vuole tanta energia ed è dura, ma la compattezza e consapevolezza della nostra realtà è fondamentale. Ripensando alla passata stagione penso che siamo riusciti nell’intento di aumentare la qualità della rosa, ma abbiamo pagato qualcosa in termini di carattere e personalità”.
Il DS ha ammesso che la squadra ha fatto fatica a contrastare le avversità e a reagire alla serie di sconfitte, oppure nell’affrontare determinate partite contro avversari diretti ed i derby. “L’azzardo di rinunciare a Shore per ingaggiare Formenton ci ha fatto male, ma eravamo convinti che l’infortunio di Kostner fosse di poco conto. Anche per questo nel finale c’è stato qualche innesto non proprio in linea con la nostra strategia, ma legato alle necessità immediate”.
Nulla è invece stato comunicato a livello di mercato, anche se nel caso di Chlapik è stata confermata una problematica famigliare che il club sta attualmente affrontando per risolvere la sua situazione. C’è inoltre un interesse da parte di un club per André Heim, ma non sono state date altre indicazioni.
In termini finanziari Filippo Lombardi è invece entrato nello specifico annunciando che l’annata 2022/23 verrà chiusa con un risultato positivo superiore agli 1.5 milioni. I mezzi necessari per la copertura dei costi operativi della Gottardo Arena – circa tre milioni annui – sono stati trovati, mentre i debiti con artigiani ed aziende sono stati sostanzialmente liquidati, con le ultime pendenze che verranno regolate nelle prossime settimane.
“Gli introiti ordinari permettono già ora di gestire la Gottardo Arena in pareggio, ma questo non è sufficiente. Vogliamo sviluppare gli eventi extra hockey ed accrescere i ricavi da mettere a disposizione del settore sportivo”, ha continuato. “Ma per i prossimi 5 anni la gestione operativa dovrà fornire 2 milioni di utili a stagione per coprire i debiti della pista, soldi che dunque non saranno a disposizione della direzione sportiva. Questo limite si aggiunge al blocco covid degli stipendi superiore ai 148’000 fr”. Il budget per la stagione 2023/24 prevederà 21 milioni di costi e 23 di introiti, con l’utile operativo destinato a coprire i debiti.
L’occasione è stata utile anche per presentare il nuovo CEO del club, ruolo che verrà rivestito da John Mischkulnig, che prenderà il testimone lasciato da Nicola Mona e, ad interim, Michele Orsi.
In termini societari è inoltre stata operata una riorganizzazione, con la divisione eventi che si unirà a quella del catering (che genera circa 20 fr di introiti a spettatore ogni partita, in linea con i numeri degli altri club), mentre Giovani e Girls saranno gestite unitamente. Guardando all’hockey femminile l’Ambrì darà continuità alla realtà, anche alla luce della scomparsa delle Lugano Ladies. Verrà dunque aumentato il budget ed integrate alcune ex giocatrici bianconere, il tutto organizzato dal nuovo DS Jörg Eberle e sotto la guida dell’allenatore Benjamin Rogger.
Rimangono inoltre una priorità i Ticino Rockets, che presentano però dei costi sostenibili solamente se almeno un altro club di National League si aggiungerà al progetto. Le discussioni sono in corso e tra poche giorni arriveranno le scadenze ufficiali, ma non si è ancora arrivati ad una conclusione. “Vogliamo assolutamente una soluzione, ma non senza un altro club”, ha ribadito Lombardi.
In divenire infine la questione dei parcheggi. Il club sta infatti ancora discutendo con il Comune di Quinto per trovare una soluzione pragmatica in vista della prossima stagione.
La squadra nel frattempo ha iniziato a lavorare in maniera individuale, mentre la preparazione inizierà ufficialmente la prossima settimana.