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Ambrì Piotta

L’Ambrì muove la classifica ma con l’Ajoie mostra poca autorità

I leventinesi si impongono ai rigori dopo una partita dalle tante imprecisioni, che hanno dato vita all’Ajoie. Durante il match non si è mai visto un cambio di marcia

L’Ambrì muove la classifica ma con l’Ajoie mostra poca autorità

AMBRÌ – AJOIE

5-4

(1-1, 2-2, 1-1; 1-0)

Reti: 00’48 Heed (Zgraggen) 1-0, 13’34 Nättinen (Palve, Devos) 1-1, 21’38 Maurer (Hazen, Palve) 1-2, 29’14 Bellemare (Nättinen, Palve) 1-3, 30’02 Curran (Maillet, Kubalik) 2-3, 36’52 Pestoni (Virtanen, Landry) 3-3, 54’36 De Luca (Terraneo, Virtanen) 4-3, 57’21 Nättinen (Pedretti) 4-4

Rigori: Heed, Maillet, Hazen

Note: Gottardo Arena, 6’688 spettatori
Arbitri: Tscherrig, Mollard; Stalder, Meusy
Penalità: Ambrì 3×2, Ajoie 2×2

Assenti: Daniele Grassi (infortunato), Davide FadaniZaccheo DottiRocco Pezzullo (sovrannumero), Chris DiDomenico (squalificato)

AMBRÌ – Nel pieno della serratissima corsa ai play-in, ottenere una vittoria e muovere la classifica rimane a prescindere un’operazione positiva, ma è altrettanto chiaro che l’Ambrì Piotta non ha portato a termine il suo compito nella partita con l’Ajoie, che proprio in virtù di una graduatoria che non concede sconti imponeva ai biancoblù di ottenere la posta piena dalla sfida casalinga contro l’ultima della classe.

Ovviamente è sempre più facile a dirsi che a farsi, e toccherà ancora attendere per scoprire se per i leventinesi essere andati così tante volte oltre i tempi regolamentari – siamo a 23 tra overtime e rigori! – rappresenterà una benedizione oppure una maledizione, ma è chiaro che aver iniziato il rush finale con soli due punti dalle partite contro Langnau e Ajoie ha rimesso i biancoblù sull’attenti.

Come spesso successo sarà probabilmente la forza mentale a determinare chi tra le pretendenti che danzano attorno alla linea riuscirà ad avere la meglio, e in questo senso nell’occasione la squadra di Cereda non ha sembrato gestire al meglio i connotati della partita di venerdì.

Spesso imprecisi, arruffoni e capaci di alzare il ritmo solamente a singhiozzo, i leventinesi hanno commesso in fila diversi errori che per il gioco dell’Ajoie – speculativo e basato sul recuperare dischi persi nella speranza che poi gli stranieri colpiscano – sono stati puro ossigeno. Troppe infatti le leggerezze in uscita dal terzo, che hanno minato una manovra che poi una volta arrivata in zona offensiva ha proposto anche delle trame di buona velocità – inserire De Luca in prima linea ha aiutato – ma il gioco nella sua costruzione non ha mai trovato continuità e dunque momentum.

Peccato perché le premesse, come la sera prima a Langnau, sembravano buone. Heed con un’azione personale ha sorpreso Ciaccio dopo pochi secondi, e in generale l’Ambrì sembrava avere il piglio giusto per dettare i ritmi e trovare quel paio di gol di vantaggio che avrebbero scacciato un po’ la tensione. Alla prima penalità – rimediata da uno Zwerger anche stavolta non convincente – l’Ajoie ha però colpito con il solito Nättinen, e da lì sono iniziate le difficoltà.

I giurassiani nella prima metà di periodo centrale hanno infatti trovato due gol – uno saltuario con Maurer (!), l’altro con una trama di powerplay da manuale – che potevano essere il preludio a un disastro, ma in un modo o nell’altro l’Ambrì è riuscito a raddrizzare la barca.

Trovare nel giro di qualche minuto il pareggio grazie a Curran e Pestoni è stato fondamentale, e poi nel terzo periodo quando De Luca ha trovato la deviazione giusta a pochi minuti dal termine, l’Ambrì sembrava potersela cavare nonostante la prestazione balbettata. Le lacune mostrate in tutto l’arco della gara hanno però presentato un’ultima volta il conto, con quel disco malamente gestito da Zgraggen – weekend negativo il suo – che ha permesso a Nättinen di trovare un 4-4 che ai biancoblù proprio non deve andare giù.

Una pezza in alcune circostanze ce l’ha inoltre messa Senn, non impeccabile sul gol di Maurer ma per il resto autore di una bella prestazione, culminata in un paio di eccezionali interventi all’overtime e infine da quattro parate nei rigori che hanno permesso all’Ambrì di ottenere “perlomeno” due punti.

E con quel “perlomeno” non si vuole sminuire oppure ignorare le difficoltà di affrontare un Ajoie che sappiamo essere in grado di mettere i bastoni tra le ruote a chiunque, ma se la squadra di Cereda vuole dimostrare di essere maturata mentalmente e in termini di convinzione nei propri mezzi, in alcune partite dovrà mostrare più fisicità e autorità.

In tutto questo l’Ambrì ha comunque mantenuto la testa fuori dall’acqua e rimane sopra la linea dei play-in, e ora potrà finalmente tornare a contare su Chris DiDomenico. La sua spavalderia e cattiveria agonistica saranno vero ossigeno nelle appassionanti settimane che ci attendono. Chi ha il suo carattere vive per questi momenti, ed è questo il messaggio che l’Ambrì deve lanciare ai suoi avversari.


IL PROTAGONISTA

Julius Nättinen: Continua a vivere una stagione incredibile dal punto di vista realizzativo l’attaccante finlandese, che con la doppietta della Gottardo Arena – a cui ha aggiunto anche un assist – ha portato addirittura a 21 il suo bottino di gol stagionali, inferiore solo a quello di Kubalik (25) e Stransky (22). Si fa sempre trovare nel punto giusto al momento giusto, e ha la freddezza per sfruttare gran parte delle occasioni che gli capitano.


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