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Ambrì Piotta

L’Ambrì finisce nella ragnatela dei Tigers e ne esce battuto

I biancoblù iniziano bene, ma una volta finiti sotto non riescono a trovare le soluzioni per rendersi pericolosi. Due gol bastano a un Langnau ben organizzato

(PostFinance/KEYSTONE/Ennio Leanza)

L’Ambrì finisce nella ragnatela dei Tigers e ne esce battuto

LANGNAU – AMBRÌ

3-1

(0-1, 2-0, 1-0)

Reti: 11’36 Kubalik (Maillet) 0-1, 22’35 Saarela (Allenspach, Meier) 1-1, 31’02 Meier (Julian Schmutz) 2-1, 59’06 Mäenalanen (Zanetti) 3-1

Note: emmental versicherung arena, 6’000 spettatori
Arbitri: Piechachzek, Ruprecht; Schlegel, Bürgy
Penalità: Langnau 2×2, Ambrì 3×2

Assenti: Daniele Grassi (infortunato), Davide FadaniZaccheo DottiRocco Pezzullo (sovrannumero), Chris DiDomenico (squalificato)

LANGNAU – Non era difficile immaginare le insidie che poteva riservare per l’Ambrì Piotta la trasferta di Langnau, e purtroppo per i biancoblù la sfida ha preso esattamente la piega ideale per il gioco dei Tigers, senza che gli ospiti trovassero mai una soluzione per cambiare l’equazione sul ghiaccio.

Una volta andati in vantaggio per 2-1 nel periodo centrale – con due gol in powerplay, ma anche venuti un po’ dal nulla e sui quali l’Ambrì poteva fare di più – i padroni di casa hanno fatto quello in cui sono più bravi in assoluto, ovvero proteggere il proprio portiere rendendo praticamente impossibile costruire manovre elaborate.

Questo non significa ovviamente chiudersi “a riccio” – infatti la squadra di Paterlini, con la sua energia, non ha mai rinunciato a giocare – ma piuttosto mantenere gli avversari alle balaustre e rompere ogni linea di passaggio in maniera efficace. La squadra di Cereda, intrappolata in questa ragnatela tessuta dai Tigers, non è mai riuscita a divincolarsi, tanto che nel terzo tempo non si è praticamente mai costruita una netta opportunità da gol o una fase di reale pressione in zona offensiva. Un contesto frustrante in cui l’Ambrì ha perso calma e lucidità, complicando anche un po’ troppo un gioco che sarebbe invece dovuto essere più diretto già dalla zona neutra.

In questo modo il Langnau ha fatto dimenticare anche l’assenza di Charlin, visto che Boltshauser – pur trasmettendo meno sicurezza e concedendo qualche rebound poco controllato – è stato ben protetto dalle avanzate di Kubalik e compagni.

(PostFinance/KEYSTONE/Salvatore Di Nolfi)

Un altro appunto prevedibile è quello da fare alla prima linea, che ha ovviamente sofferto l’assenza dello squalificato DiDomenico – vero uomo chiave degli ultimi mesi – ed ha affidato al giovane Hedlund un ruolo non ancora nelle sue corde, in cui il figlio d’arte ha cercato di fare il meglio possibile.

La carica agonistica del canadese e la sua capacità di “rompere” partite rognose come questa avrebbero fatto comodo, soprattutto considerando che con il passare dei minuti nessuno sul fronte leventinese ha saputo salire in cattedra. Peccato, perché l’inizio era stato promettente con un primo tempo in cui l’Ambrì era andato meritatamente in vantaggio, ma poi è mancata continuità, soprattutto in termini di ritmo.

Lasciare tre punti preziosi in mano al Langnau – che ora ha veramente un piede e mezzo nei play-in – è un risultato amaro, perché in fondo la partita non ha mai preso una direzione precisa. Ma se da un lato Pesonen e compagni sono maestri nell’affossare il gioco degli avversari, l’Ambrì non ha mai trovato un cambio di marcia e quella velocità d’esecuzione necessaria – soprattutto nel costruire un gioco di squadra – per scrollarsi di dosso i Tigers.

È stata insomma una serata che non è mai decollata dopo le buone premesse del primo tempo, e dunque già sabato contro l’Ajoie si imporrà una reazione ed una vittoria. Venerdì solo il Bienne, tra le squadre impegnate nella corsa ai play-in, è andato a punti, ma è chiaro che la lotta attorno alla linea sarà caldissima sino alla fine.


IL PROTAGONISTA

Noah Meier: È oggettivamente complicato trovare il protagonista di una partita in cui le giocate pulite sono state poche, e che il Langnau ha deciso di mettere in cassaforte dopo aver trovato il vantaggio con due gol un po’ casuali. Citiamo dunque in questa occasione il giovane difensore, che ha saputo sorprendere Juvonen con un tiro nel traffico valso tre punti, oltre ad essere il suo primo gol stagionale.


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