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I nuovi volti della NL 2023/24: lo svedese Theodor Lennström

Finita l’era di Tömmernes a Ginevra si punta su uno dei migliori difensori offensivi della SHL. Il potenziale è alto ma gli infortuni preoccupano

I nuovi volti della NL 2023/24: lo svedese Theodor Lennström

THEODOR LENNSTRÖM


Età: 28
Posizione: D
Altezza: 186 cm
Peso: 86 kg
Shoots: left

Provenienza: Färjestad BK (SHL)
Draft: undrafted
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇸🇪

Il peso dell’eredità

(Expressen.se)

Con il titolo conquistato la scorsa stagione a Ginevra si è anche chiuso un ciclo, quello legato al giocatore più determinante delle ultime sei stagioni per i granata, e ovviamente parliamo del difensore svedese Henrik Tömmernes.

Sostituire un giocatore tanto completo, capace di mettere assieme 249 punti in 310 partite in National League, dotato di tale carisma e leadership è apparso da subito un compito proibitivo per il direttore sportivo Marc Gautschi, ma Jan Cadieux potrà contare comunque su un giocatore che promette grandi cose quale Theodor Lennström.

Come il connazionale suo predecessore, il 28enne di Stoccolma è un difensore offensivo capace di occupare tantissimo spazio di gioco, grande pattinatore e pure bravo nell’esecuzione dei rigori, esercizio in cui Tömmernes era comunque un maestro, dotato di un tiro preciso e sufficientemente potente che ha sviluppato negli anni.

Difensore left, Lennström a Ginevra prenderà in mano un’eredità pesantissima, dovrà dimostrare di essere pronto al campionato svizzero e di aver portato avanti i progressi nel gioco difensivo a cui era atteso nelle ultime stagioni.

Gavetta e qualche stop

(Edmonton Oilers Twitter)

Formatosi nelle fila delle giovanili dell’AIK Stoccolma, Lennström fa il suo debutto tra i professionisti a 19 anni in prima squadra sotto gli occhi del coach Rikard Franzén, giocando 26 partite di regular season nella stagione 2013/14 firmando un assist.

Dopo una seconda annata tra SHL e U20 condita da 42 partite in prima squadra dopo la relegazione in Allsvenskan, il difensore firma per due stagioni al BIK Karlskoga sempre nella serie cadetta, e in quella squadra cominciano ad uscire le qualità offensive di Lennström.

In due stagioni firma 16 gol e 33 assist e queste prestazioni gli valgono l’interesse di una squadra di punta come il Färjestad, con la quale si lega per due stagioni. Tornato nella massima serie svedese, il difensore si trova finalmente a giocare in un ruolo di punta, rivelandosi il miglior difensore della squadra dopo il biancoblù Jesse Virtanen e Mikael Wikstrand e il più utilizzato in power play proprio dietro al finlandese.

Dopo due ottime regular season seguite da un’eliminazione ai quarti di finale e una in semifinale, Lennström firma con il Frölunda nella primavera 2019. La sua prima stagione nella nuova squadra inizia abbastanza bene, ma oltre a un infortunio all’anca che lo tiene fuori per due mesi arriva anche lo stop a causa del Covid-19, e il suo campionato termina di fatto a gennaio, ma fa in tempo ad aiutare la squadra a trionfare in Champions Hockey League.

Le promesse tradite

Il Frölunda vede spesso il suo difensore solo a sprazzi, oltre alla lunga assenza invernale, pure a causa di piccoli infortuni fastidiosi e il tempo di ghiaccio cala a favore di altri compagni, facendogli perdere anche il ruolo principale in power play.

Qualcuno che lo osserva da lontano però c’è, tanto che ad aprile 2020 Lennström firma un contratto two ways con gli Edmonton Oilers, raggiungendo poi la franchigia canadese a novembre dopo aver comunque giocato 18 partite in SHL e sfruttando l’allargamento degli accordi tra NHL e club europei che facilitano il passaggio in Nord America.

A proposito dello svedese ad aver attirato soprattutto lo scout Archie Henderson è il potenziale che a suo tempo era ancora inespresso: “Sul piano del pattinaggio e della visione di gioco è pronto per assumere un ruolo importante in NHL il giudizio di Hendersonma ci aspettiamo che lavori sugli aspetti fisici e difensivi del gioco, ha margini di miglioramento che possono portarlo veramente lontano, ma già oggi potrebbe rivelarsi un buon jolly plug-and-play in alcune situazioni”.

A dirla tutta però la concorrenza per Lennström è difficile da superare, trovandosi in lotta con William Lagesson e Slater Koekkoek per un posto da primo subentrante in caso di infortuni. Con una coperta piuttosto lunga in prima squadra e un adattamento faticoso alle piste piccole, Lennström non riesce a conquistarsi un posto, nemmeno con l’infortunio di Klefbom, restando in AHL a Bakersfield dove comunque mette in mostra ottime doti soprattutto in power play.

Enorme potenziale, qualche infortunio di troppo

Terminata senza grosse soddisfazioni la sua esperienza nordamericana, lo svedese opta per il ritorno in Europa nella stagione 2021/22, accasandosi in KHL alla Torpedo Nizhny Novgorod.

In Russia non si qualifica per i playoff, ma termina al settimo posto tra i difensori di tutta la lega, e a febbraio, dopo aver disputato i Giochi Olimpici con la Svezia (prima convocazione della carriera), con la sua squadra fuori dai giochi torna in Svezia al Färjestad, dove si trasforma nel grande protagonista della cavalcata al titolo di SHL. Lennström firma infatti 8 punti in 11 partite di regular season e 14 nei playoff, e può finalmente festeggiare il primo titolo nazionale della sua carriera.

Il potenziale che forse si aspettavano di vedere ad Edmonton comincia a farsi largo, ma sono ancora le sue prove offensive a fare effetto, con comunque a fare da contrappeso sulla bilancia una certa propensione agli infortuni. Le prestazioni con il Färjestad nella scorsa stagione parlano di 31 punti in 34 partite di regular season e una lunga assenza dopo uno scontro con una porta, oltre a un assist nei quarti di finale dove gioca solo tre incontri prima dell’eliminazione contro i suoi ex compagni del Frölunda.

A spendere grandi parole su Lennström c’è anche Magnus Nygren, l’ex difensore del Davos grande amico del neo ginevrino e che sperava di poter giocare con lui nel Färjestad: “Era un mio piccolo sogno di poter giocare assieme a Theodorspiega Nygren a SVT Sportè migliorato così tanto negli ultimi anni da essere veramente dominante, non può avere paura di nessuno”.

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