ZUGO – La classica partita di playoff che resterà nell’album dei ricordi. In svantaggio per 3-2 sino a oltre il 57’, Gregory Hofmann e il suo Zugo venerdì in Gara 2 sono riusciti in extremis a piegare il Rapperswil con il punteggio di 4-3, portandosi avanti per 2 a 0 nella serie.
“Ci sono stati alti e bassi, non è stata la nostra migliore partita, ma abbiamo mostrato molto carattere riuscendo a girarla. C’è stato un tipico ambiente da playoff, molto infuocato, siamo contenti di avere ottenuto la seconda vittoria, ma dobbiamo assolutamente migliorare il nostro gioco”.
Avete segnato, ad eccezione di quella di Suri, delle tipiche reti da postseason: due con deviazioni davanti a Nyffeler e una scaturita grazie parecchio traffico nello slot… Insomma siete proprio una squadra da playoff…
“Sicuramente. Non eravamo felici dopo i primi 40 minuti, abbiamo cercato di giocare il nostro miglior hockey nell’ultimo terzo. Abbiamo trovato maggior velocità in entrata di zona e sono arrivati dischi forti dalla linea blu. Sono questi i gol sporchi che bisogna segnare, sono importantissimi. Ci prendiamo questa vittoria, ma ripeto, sicuramente abbiamo del potenziale per giocare meglio”.
In queste prime due sfide a far pendere l’ago della bilancia dalla vostra parte, oltre alla maggior scaltrezza, è stato il vostro boxplay…
“Direi che in entrambe le situazioni speciali abbiamo svolto fin qui un buon lavoro, anche se in Gara 2 il powerplay non ha funzionato molto bene. Il boxplay sinora è stato complessivamente buono. Sappiamo quanto il Rapperswil sia pericoloso con gli special team, lo abbiamo analizzato molto bene e siamo riusciti ad avere l’aggressività giusta in questo esercizio. In futuro dovremo però cercare di essere più disciplinati e incassare meno penalità, anche se a volte ormai le infrazioni fanno parte del postseason”.
Sei rientrato dopo l’infortunio segnando subito due reti in Gara 1, come ti senti?
“Mi sento bene, va meglio di partita in partita. Cerco di riprendere il ritmo il più velocemente possibile, mi sono allenato e preparato bene. Cerco di dare il mio contributo come sempre, so che posso fare ancora meglio e ciò arriverà”.
Se fossimo stato ancora in regular season avresti comunque giocato, oppure siccome sono i playoff ti prendi dei rischi?
“No, sono pronto, ecco perché gioco. Chiaro l’allenamento è una cosa, una partita di playoff è un’altra, cerco di sfruttare ogni cambio per migliorare. La prima sfida è andata bene, anche in questa seconda ho avuto due o tre buone scene. Comunque lo Zugo non è mica Hofmann-dipende, tutta la squadra contribuisce e si può andare lontano solo con il collettivo, lo sappiamo bene”.