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Interviste

Martin Novak: “Sarà una stagione dura, ma puntiamo ai playoff”

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BIASCA – Si è giocato nella serata di mercoledì il primo derby stagionale di Prima Lega tra GDT Bellinzona ed il Biasca, con i secondi che hanno avuto la meglio con il risultato di 5-2. Al termine dell’incontro abbiamo avuto l’occasione di scambiare le nostre impressioni con Martin Novak, allenatore del Biasca.

Martin Novak, puoi darci un commento generale sulla partita di mercoledì?
“Abbiamo iniziato molto aggressivi e finalmente abbiamo segnato il primo goal della partita, era secondo me decisivo perché siamo poi restati a testa alta e creduto maggiormente di vincere. In quest’ottica è stato molto importante segnare il primo goal”.

Come vedi questo inizio di stagione, sia dal punto di vista dei risultati che da quello del livello di gioco?
“Questa stagione sarà per noi molto dura, perché siamo una squadra nuova con tantissimi giovani. Per noi è importante andare ai play off, poi vedremo. È anche fondamentale continuare a giocare con un mix di giovani e giocatori di esperienza. Iniziamo piano, poi si vedrà”.

Sei alla guida di una squadra che milita per la prima stagione in prima lega, come trovi questa nuova esperienza per te e per il club?
“Sono molto orgoglioso di aver ricevuto questa opportunità ed è vero che per me è tutto nuovo, anche se ho fatto negli ultimi due anni l’assistente di Pauli Jaks, allenatore della squadra di Prima Lega del Chiasso nelle due stagioni scorse. Il mio sogno è sempre stato di essere head coach, indipendentemente dal livelli, e sono  dunque contento di aver ricevuto fiducia dal club. Lavoro al duecento percento, lavoro per i ragazzi e spero di vedere arrivare i risultati”.

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Nella vostra rosa troviamo giocatori esperti con anni di carriera in Lega Nazionale e giocatori giovani e volenterosi… Contenti di questa alchimia?
“Si, è vero che abbiamo tanti giocatori che hanno giocato in Lega Nazionale A e B, ma è anche vero che per esempio mercoledì abbiamo giocato con sei juniori e altri due giocatori che sono nel primo anno fuori dalla categoria. Far funzionare questa alchimia non è facile perché manca una categoria media. I giovani però possono imparare tantissime cose dai giocatori con grande esperienza, e se tutto funzionerà potremo avere buoni risultati”.

Quali sono i punti di forza di questa squadra e dove invece si può ancora migliorare?
“Possiamo migliorare in tutto! Sono un nuovo allenatore e il mio sistema di gioco non è difficile a livello tattico, ma non è semplice da applicare perché i ragazzi col mio sistema devono pattinare di più, quindi nelle prime due partite siamo stati un po’ “così così”. Spero che adesso continueremo a giocare come contro i GDT”.

Quali sono gli obiettivi per il campionato 2013/2014?
“Gli obiettivi sono accedere ai play off e far giocare con noi tanti giovani juniori élite, che possano così acquisire esperienza da sfruttare anche quando ritornano a giostrare nella loro categoria”.

L’hockey giocato nelle leghe minori fatica ad attirare i tifosi alle partite: vorrebbe lanciare un messaggio a dei potenziali spettatori per invogliarli a supportarvi nelle partite casalinghe?
“Sono molto sorpreso della molta gente presente mercoledì e tutti vanno ringraziati, perché questa partita era eccezionale ed ho visto così tanti tifosi soltanto a Winterthur. Sspero che riusciremo a proporre ogni volta che giochiamo in casa un bell’hockey come nel derby, così che la gente possa godere di un bello spettacolo con la squadra che lotta sino alla fine. Come dico io, chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”.

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