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Zetterberg si ritirerà nel 2019: “Il mio era un contratto per aggirare il sistema”

L’attaccante svedese rinuncerà alle ultime due stagioni previste nel suo accordo con i Red Wings. Se così farà, Detroit sarà confrontata con delle sanzioni per il tipo di accordo firmato nel 2009

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DETROIT – Come riferisce il quotidiano svedese Aftonbladet, il centro dei Detroit Red Wings, Henrik Zetterberg, ha intenzione di rinunciare agli ultimi due anni previsti nel suo attuale contratto e programa di ritirarsi al termine della stagione 2018/19.

L’accordo tra i Red Wings e lo svedese prevede uno stipendio di un milione di dollari a campionato dal 2019 al 2021, e soprattutto un cap hit di oltre 6 milioni di dollari di cui Detroit si potrà in parte liberare. La franchigia del Michigan si troverebbe infatti confrontata con quelle che vengono denominate “Cap Recapture Penalty”, che vanno a sanzionare retroattivamente quei contratti creati per aggirare i limiti del salary cap.

“Quando abbiamo stipulato il contratto, abbiamo previsto così tanti anni per spalmare il cap hit, ma era ovvia l’intenzione di aggirare il sistema. Penso di avere altri due anni a buon livello nelle mie gambe, ma alla mia età ho imparato a prendere una stagione alla volta. Era comunque chiaro sin dall’inizio che non avrei giocato così a lungo”, ha affermato Zetterberg.

Zetterberg nel 2009 aveva firmato un contratto di 12 anni e 73 milioni di dollari, accordo che ad oggi non sarebbe più possibile visto quanto stabilito nel CBA dopo l’ultimo lockout. Contratti simili venivano stipulati per pagare nei primi anni la maggior parte del compenso, mentre la lunghezza esagerata permetteva di abbassare artificialmente il cap hit spalmandolo su più campionati.

Zetterberg in carriera ha giocato esattamente mille partite di regular season per i Detroit Red Wings, ottenendo 904 punti. Ha poi aggiunto 120 punti in 137 partite di playoff, utili a vincere una Stanley Cup nel 2008.

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