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Interviste

Walker: “Giocare a Berna è sempre stimolante, siamo carichi”

LUGANO – Julian Walker è uno di quei giocatori che ogni allenatore vorrebbe avere in squadra. Gran pattinaggio, un fisico imponente e le capacità di farne buon uso e soprattutto quella giusta dose di coraggio e abnegazione che gli fanno gettare il cuore oltre l’ostacolo cambio dopo cambio.

La sua linea, completata da Maxim Lapierre e Raffaele Sannitz è stata soprannominata da Doug Shedden il blocco “Bang-Bang”, visti i chilogrammi messi sul ghiaccio, e l’apporto di questi muscoli si sta rivelando determinante in questi playoff. Ovviamente Walker si presenta sorridente dopo l’allenamento, consapevole che la sua squadra è partita col piede giusto, ma anche che la sfida è solo appena cominciata: ”Questo lo abbiamo imparato soprattutto nella semifinale contro il Ginevra, bisogna pensare solo a quel momento in cui si scende sul ghiaccio, concentrandoci sui nostri compiti e non pensare ad altro.Alla fine può sempre succedere di tutto”.

Magari senza pensare ai 16’000 della Postfinance Arena…
“Quello sicuro, ma è soprattutto il pubblico in casa nostra che ci aiuta, fuori possiamo anche non pensarci. Alla fine può essere anche una sfida nella sfida, può essere stimolante avere tutti quei tifosi contro, e ti viene voglia di fare di tutto per dimostrare che sei il più forte. Devo dire però che l’ultima volta che ho giocato una finale a Berna era con gli elite (proprio del Berna, ndr) ed è andata bene. Speriamo sia di buon auspicio”.

Quello visto all’opera in Gara 1 era il Berna che vi aspettavate? Eravate pronti ad affrontare una squadra così “vivace” rispetto a un Ginevra molto più tattico?
“Sì sapevamo che è una squadra che pattina molto, con tutti i quattro blocchi e propone azioni offensive molto rapide. D’altra parte sono arrivati in finale perdendo solo una partita, è una squadra completa e che ha molta fiducia in se stessa”.

Nei playoff bisogna pensare alla prossima partita, ma senza dimenticare quello che c’è da migliorare rispetto alla precedente. Su cosa avete lavorato alla vigilia di Gara 2?
“Eravamo contenti per la vittoria, che è quello che conta alla fine, ma se vogliamo pensare al prosieguo della serie dovremo alzare il nostro livello. Il power play è funzionato abbastanza bene, il box play invece no, perché abbiamo subito quelle reti nel periodo centrale e i loro quintetti di superiorità ci hanno messo in difficoltà. Dovremo attuare un forecheck molto più alto e continuo per metterli in difficoltà già nel loro terzo di difesa”.

Una partita di finale che termina 5-4 può essere divertente per i tifosi, ma sicuramente non avrà fatto la gioia degli allenatori. A Berna ci si dovrà aspettare una partita più chiusa?
“Credo proprio di sì, abbiamo analizzato le nostre situazioni difensive e il box play, credo lo faranno anche loro, e dovremmo usare più durezza e precisione. Il power play alla fine è funzionato bene, ma è soprattutto in fase di contenimento che dovremo alzare il nostro livello”.

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