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NHL

Uno sguardo alla Western Conference dopo le prime partite

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CALGARY– Sfida decisamente interessante, quella giocata alla Scotiabank Saddledome di Calgary, che vedeva opposti i Flames alla squadra californiana dei San Jose Sharks. Dopo un inizio caratterizzato da squadre molto compatte difensivamente, al dodicesimo minuto è arrivata la prima rete della serata, siglata da Stempniak in powerplay con un polsino da ottima posizione.

Incolpevole l’estremo difensore degli squali Antti Niemi, che a due minuti dal termine del primo terzo ha prontamente impedito il raddoppio dei padroni di casa. Match che nel secondo tempo si è decisamente animato, con gli Sharks parecchio nervosi e molto coinvolti fisicamente. Il pareggio era nell’aria, e il veterano Patrick Marleau in powerplay ha trafitto, su azione personale, un Kiprusoff non perfetto nell’occasione. Kiprusoff ancora non esente da colpe nemmeno un minuto più tardi, concedendo un rebound su tiro dalla blu di Vlasic e facilitando il compito a Havlat di insaccare il primo vantaggio ospite.

Tre minuti dopo rapida ripartenza degli Sharks, i quali approfittano di una difesa imperfetta e insaccano nuovamente con Marleau grazie ad un ennesimo rebound del portiere dei Flames. Nel terzo periodo la reazione di Calgary non manca di certo, ma ad impedire la rimonta ci pensa l’ottimo Niemi, compiendo interventi decisivi e spettacolari. In cinque contro tre gli Sharks chiudono il match, mettendo dentro pure il 4-1 definitivo dalla blu su tiro di Boyle. Ottimo debutto di Thorton e compagni, insomma.

SAINT PAUL – Sfida con risultato calcistico tra Minnesota Wild e Dallas Stars, con i padroni di casa a siglare l’unica rete della serata grazie al neoacquisto Zach Parise (ex NJ Devils). Il numero 11 ha trafitto l’incolpevole estremo difensore di Dallas grazie ad un eccellente slapshot in situazione di quattro contro tre. Dopo un primo periodo intenso, poche occasioni da rete nei seguenti due tempi, anche se i Wild hanno gettato al vento un paio d’occasioni per il raddoppio. Occasionissima sprecata dagli ospiti a un minuto dalla fine, quando Whitney si è ritrovato solo davanti ad Harding, bravissimo nell’occasione ad impedire la segnatura. Finisce 1-0, con la seconda vittoria in due giorni di Minnesota.

VANCOUVER – Dopo la figuraccia casalinga contro Anaheim, i Vancouver Canucks erano chiamati ad una reazione contro Edmonton, sempre tra le mura amiche. Ad aprire le marcature ci ha pensato Edler, con uno slapshot che ha fatto letteralmente esplodere la Rogers Arena. Partita che è poi proseguita con diversi errori, da una parte e dall’altra, ma Luongo e Dubnyk sono stati bravi a non lasciarsi sorprendere. Nel secondo tempo, i Canucks sono riusciti a portarsi sul 2-0. Daniel Sedin ha servito perfettamente dall’angolo Kassian, il quale ha ringraziato.

Vancouver sul 2-0 avrebbe potuto e dovuto chiudere la sfida, la quale invece si è riaperta a tre secondi dalla seconda pausa a causa di un errore in zona offensiva dell’esperto Daniel Sedin, il quale ha permesso una rapida ripartenza di Hall, che ha poi smistato all’indietro sul bastone di Eberle, che ha trafitto Luongo in backhand. Nel terzo conclusivo clamorosa occasione non sfruttata da Weise, presentatosi tutto solo dinnanzi a Dubnyk. Goal sbagliato, goal subito. A meno di sei minuti dalla sirena finale infatti, ecco il pareggio ospite in powerplay, messo a segno da Hemsky, approfittando di una difesa dei Canucks troppo statica e lenta. Nulla di fatto all’overtime, ecco che nei tiri di rigore il solito Hemsky ha trafitto Luongo per il rigore decisivo, infliggendo a Vancouver con un 3-2 la seconda sconfitta in due giorni.

GLENDALE – Partita ricchissima di emozioni (ben dieci segnature), tra Phoenix Coyotes e Chicago Blackhawks, che si è aperta con un goal decisamente fortunoso dei padroni di casa, a segno con Moss. Nell’occasione imperfetto l’estremo difensore di Chicago, Emery. Segue un powerplay per gli ospiti, sfruttato alla perfezione con un bel triangolo finalizzato da Bolland. Secondo periodo che si apre con un rebound concesso da Emery su tiro dalla blu. Ne approfitta appieno Vermette che riporta i Coyotes in vantaggio. Non passa molto, che giunge un fantastico pareggio di Patrick Sharp al quinto minuto del secondo tempo, grazie ad un preciso suggerimento di Bolland.

Partita emozionante, che vede i Blackhawks prendere il largo. Dopo una bella occasione non sfruttata dai Coyotes, ecco che arriva il primo vantaggio ospite, siglato da Marian Hossa in seguito ad una mischia dinnanzi alla gabbia di Smith. Segue un altro errore difensivo dei padroni di casa che favorisce un tre contro uno, magistralmente sfruttato da Stalberg a due minuti dalla seconda pausa. Terzo ed ultimo periodo che si apre nel peggiore dei modi per Phoenix, che subisce la quinta segnatura a opera nuovamente di Marian Hossa. Incredulo a riguardo il portiere Smith, che si lascia sfuggire tra i gambali la quinta rete ospite. Hanzal non ci sta, e riporta sotto i padroni di casa sfruttando cinque minuti dopo un rebound concesso da Emery. Straordinario è ciò che accade meno di un minuto dopo, quando i Coyotes recuperano il disco alla blu, servendo centralmente il solito Shane Doan libero, che con un backhand da manuale fa esplodere la Jobing.com Arena. Jobing.com Arena che viene però immediatamente zittita da Patrick Kane, che meno di trenta secondi dopo la rete della speranza di Doan trafigge Smith per la sesta volta. Termina 6-4, con tanto rammarico per i Phoenix Coyotes. Chicago che torna a casa con la sua seconda vittoria in due giorni.

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