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Lugano

Un Lugano rimescolato abbatte il Kloten per 5-0 alla Resega

LUGANO – KLOTEN

5-0

(1-0, 4-0, 0-0)

Reti: 18’30 Brunner (Sondell) 1-0, 25’00 Vauclair (Hofmann, Gardner) 2-0, 27’13 Vauclair (Sannitz, Sartori) 3-0, 36’02 Vauclair (Gardner, Walker) 4-0, 36’28 Gardner (Hofmann) 5-0

Note: Resega, 2’000 spettatori. Arbitri Fischer, Prugger; Bürgi, Castelli

Penalità: Lugano 6×2′, Kloten 4×2′

LUGANO – Mancano ormai solo pochi giorni all’inizio della stagione di LNA 2016/17 e le squadre stanno perfezionando i dettagli nelle ultime partite di preparazione rimaste. Il Lugano, oltre ai dettagli ha pensato pure a qualche esperimento, approfittando delle assenze nella partita contro il Kloten.

A riposo Reuille, infortunati Kparghai e Furrer e a disposizione delle nazionali i vari Merzlikins, Ulmer e Morini, coach Shedden ha cercato soluzioni alternative nel line up, scambiando i centri (tranne che Martensson) e qualche ala, e schierando pure i giovani Fontana e Riva, quest’ultimo al suo vero debutto con la maglia della prima squadra.

Cambiano alcuni interpreti e la composizione dei quintetti, ma non l’approccio alla partita e i dettami tattici dello staff tecnico, e la squadra ha risposto bene a queste direttive, offrendo una prova piuttosto convincente nonostante i cambiamenti.

L’insieme della squadra che ha affrontato gli aviatori ha mostrato una condizione fisica decisamente rodata, questo grazie probabilmente a degli avversari estivi di un certo livello, e a una preparazione che voleva vedere delle gambe pronte il prima possibile.

Quello che ha battuto il Kloten 5-0 è stato un Lugano convincente per lo stile messo in pista, ora tutto di Shedden, che se ha ancora diversi punti da migliorare, dimostra di avere degli interpreti ideali per la sua idea di gioco. Fisicità in difesa, primo passaggio pulito e uscita rapida (esercizi da ripetere, spesso il Kloten ha recuperato  dischi pericolosi nello slot) e una transizione difesa-attacco rapida creando spesso la superiorità numerica grazie alla sovrapposizione dei difensori.

Una mossa che è nelle corde anche del Kloten, ma trovandosi davanti una squadra più pronta e forte fisicamente, gli aviatori hanno spesso lasciato grossi buchi nel corridoio centrale che portava a Gerber. Di questi corridoi ha approfittato alla grande Vauclair – hat trick per lui – con due reti in fotocopia scaturite da suoi inserimenti in profondità, e in alcuni frangenti del periodo centrale, gli uomini di Tirkkonen ci hanno veramente capito poco quando i bianconeri hanno cominciato ad alzare il ritmo del gioco e a mantenere il disco in movimento anche nei momenti morti, quando sarebbe facile lanciare il disco nel terzo.

Su questi schemi occorre sottolineare l’importanza dei centri, in particolare Gardner e Zackrisson, che aldilà di alcune occasioni mancate da entrambi, hanno mostrato il loro grande mestiere nel gestire il disco nello slot.  Particolarmente vivace e positiva anche la prova di Hofmann e Fazzini, esaltati dai lanci in velocità provenienti dalle retrovie e dallo spazio trovato con i tagli della zona neutra.

Ma oltre a tutti questi spunti, molti positivi, altri un po’ meno, c’è un giocatore che sta facendo particolarmente sorridere l’ambiente bianconero, quel Daniel Manzato autore di una prova perfetta che di essere considerato una riserva non ne ha proprio voglia, e le sue parate e la tranquillità sono lì a dimostrarlo.

Quella del Lugano è stata una prova positiva e convincente, soprattutto tenendo conto delle assenze e dei cambiamenti apportati alle linee da parte dello staff tecnico, che ora sa di poter contare su diversi terzetti interscambiabili senza che il sistema di gioco ne risenta.

Anche il power play mostra segni di grandi progressi, occorre ancora lavorare sul timing e la decisione di andare a rete, ma la predisposizione di alcuni interpreti (soprattutto Gardner e Zackrisson) a questo tipo di lavoro fa ben sperare per il miglioramento di uno dei punti deboli del Lugano nella scorsa stagione.

Infine, quasi inutile e difficile trarre spunti dall’overtime giocato a 3 contro 3 (decisione presa dalle squadre per prova) dato che dopo un paio di ribaltamenti di fronte, Bürgler ha messo fine ai giochi dopo solo 1’03. Solo un appuntamento ora separa i bianconeri dal campionato, la sfida casalinga al Mannheim che dovrà valere il passaggio del turno di CHL come prima del gruppo C.

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