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Ambrì Piotta

Un grande terzo tempo basta all’Ambrì per piegare il Ginevra

AMBRÌ – GINEVRA

5-3

(0-1, 1-2, 4-0)

Reti: 6’38 Gerber (Kast, Douay) 0-1, 23’26 Emmerton 1-1, 35’39 Lombardi (Bezina) 1-2, 39’52 Wick (Slater, Loeffel) 1-3, 41’42 Emmerton (Pestoni, Birbaum) 2-3, 42’32 Duca (Kamber, Birbaum) 3-3, 56’08 Duca (Monnet, Kamber) 4-3, 58’55 Lhotak (Giroux, Pestoni) 5-3

Note: Valascia, 5’343 spettatori. Arbitri Stricker, Wiegand; Abegglen, Bürgi
Penalità: Ambrì 3×2′ + 1×5′ + 1×20′ (Fora), Ginevra 7×2′ + 1×5′ + 1×20′ (D’Agostini)

AMBRÌ – Chiamato a reagire in casa dopo la dolorosa sconfitta di misura patita a Langnau, l’Ambrì non ha deluso le aspettative. Opposta al sempre coriaceo Ginevra Servette, la truppa di Kossmann ha faticato a carburare ma, con un notevole colpo di cod,a ha rimontato lo svantaggio ed ha finito col vincere per 5-3, riscattando così la brutta prestazione di 24 ore prima e tornando prepotentemente a -2 dalla riga.

Nonostante la partita non fosse delle più semplici – basti pensare che le aquile venivano da due vittorie consecutive contro Zurigo e Berna – a sorprendere in positivo è stata la capacità dei biancoblù di rialzarsi dopo un inizio difficile e di aumentare progressivamente il ritmo con il passare dei minuti, buttando sul ghiaccio cuore e grande carattere.

Carattere palesato dopo nemmeno 3’ da Michael Fora, uno dei pilastri della squadra in questa sua prima stagione in Lega Nazionale. Il giovane ticinese non si è infatti fatto pregare per mollare i guantoni vis à vis con il top scorer degli avversari D’Agostini, mettendo subito in chiaro il fatto che non ci fosse nessun timore reverenziale e che la Valascia non sarebbe stata terra di conquista. Il ticinese ha chiuso la sua serata dopo 2’13 per una penalità di partita, ma ha costretto il Ginevra a giocare in sostanza tutto il match senza il suo top scorer.

Nonostante tutte le migliori intenzioni ed un avvio di incontro arrembante, ad andare in gol per primi sono stati i romandi con Roland Gerber. Il gol è nato da un’indecisione di un difensore ticinese sulla linea blu offensiva che, evitando il tiro al volo, ha inavvertitamente permesso agli avversari di ripartire.

I biancoblù avrebbero anche subito avuto l’opportunità per riportarsi immediatamente in partita, ma come accaduto nella sfida di Langnau, non sono stati capaci di convertire in gol due minuti filati di doppia superiorità numerica. Da quel momento sul ghiaccio si è praticamente visto soltanto il Ginevra, che, sfruttando il suo gioco molto fisico, ha spesso fermato sul nascere le azioni offensive di un Ambrì volenteroso ma leggerino.

Per assistere ad un nuovo acuto dei ticinesi si è dovuto attendere il 26’, quando con la complicità di Mayer e di una pasticciata della difesa dei romandi, Emmerton ha portato il risultato sull’1-1. Il gol ha dato le ali all’Ambri, che da quel momento ha spinto molto faticando però a trovare la porta.

Moltissimi infatti i dischi scagliati da posizione favorevole direttamente sulle balaustre o sul plexiglas, senza nemmeno inquadrare la porta. Leggerezze del genere sarebbero normalmente da evitare, ma assumono una rilevanza ancora più importante quando lo sniper designato della squadra, Alexandre Giroux, fatica oltremodo a segnare. In attesa del ritorno a pieno regime del bomber canadese, toccherà ai compagni aggiustare la mira per cercare di sopperire alla sua mancata produzione.

Come spesso accade nell’hockey, però, chi sbaglia paga. E così, nel rapido volgere di 4’, Bezina e compagni hanno colpito due volte con Lombardi e Wick, portando il risultato sul 3-1 e mettendo una seria ipoteca sull’incontro.

Match finito? E invece no, perché come già anticipato l’Ambrì ci teneva davvero a vincere questa sfida ed è tornato sul ghiaccio rinvigorito dalla pausa e convinto più che mai dei propri mezzi. È così immediatamente iniziata una rimonta lampo sfociata immediatamente nel 3-2 ancora di Emmerton e nel 3-3 di capitan Duca, che nel giro di 2’42 hanno riportato il risultato in parità.

A quel punto il momentum era ovviamente tutto per i leventinesi, che hanno continuato a tenere saldamente tra le mani il pallino del gioco, spinti in particolare dallo stesso numero 46 e dal gladiatore Adam Hall. Il capitano, nelle ultime partite sempre tra i più attivi, sta vivendo una sorta di seconda giovinezza e la recente produzione offensiva è li a testimoniarlo. Sempre pronto al sacrificio e a lottare sino all’ultimo, non è un caso che sia nuovamente stato il ticinese a mettere a segno il game winning goal a poco meno di 4’ dal termine della partita.

La marcatura è giunta in power play, al termine di un bello schema orchestrato in combutta con Kamber e Monnet. Se da una parte il blocco degli stranieri continua a faticare (anche Mäëmpää non esattamente impeccabile nelle più recenti uscite), il quintetto di superiorità numerica degli svizzeri ha più volte mostrato ottime intese e movimenti. Anche lo stesso Kamber, spesso in ombra in avvio di stagione, sembra avere trovato la sua dimensione ideale ed in particolare con l’uomo in più funge da vero e proprio direttore d’orchestra, gestendo e distribuendo dischi a iosa.

Nel finale è poi iniziato lo show di Chris McSorley che, poco soddisfatto dall’arbitraggio e decisamente frustrato dalla rimonta, ha collezionato la bellezza di due penalità con le sue continue lamentele e perdite di tempo. Ne ha così approfittato Lhotak per interrompere il digiuno della squadra in doppia superiorità numerica e fissare il risultato sul 5-3.

Una vittoria come detto importante, che permette all’Ambrì di restare agganciato al treno playoff e di fare il pieno di fiducia per le difficili sfide di settimana prossima con Berna e Friborgo. A far particolarmente piacere è però l’atteggiamento visto sul ghiaccio, dove nonostante le difficoltà incontrate ed un punteggio severo non si è mai persa la voglia di lottare e di cercare di invertire la tendenza.

Con questo spirito e questa determinazione si può arrivare ovunque, anche se ora il principale obiettivo di Kossmann sarà quello di riuscire a dare continuità alle prestazioni della squadra, spesso ancora troppo altalenanti.

fattore2

LA CAPACITÀ DI REAGIRE: Sconfitti 24 ore prima nella delicata sfida di Langnau e sotto 3-1 dopo la seconda pausa in casa con il Ginevra dopo avere incassato un gol a 8’’ dalla sirena, non esattamente uno scenario roseo ed incoraggiante.

Contro ogni pronostico l’Ambrì è però riuscito a rialzare la testa, rendendosi protagonista di un grande terzo tempo ed affondando i romandi con 4 reti negli ultimi 20’, andando a prendersi una vittoria tanto importante quanto ormai insperata. Cuore e polmoni ci sono, per avere successo sarà ora importante dare un seguito ed una certa costanza a queste imprese.

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Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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