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Ambrì Piotta

Un buon Ambrì punito oltremodo a Berna, sconfitta per 4-0

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BERNA – L’Ambrì Piotta era atteso ad un inizio di weekend ostico, con la trasferta di Berna che avrebbe richiesto ai biancoblù una partita giocata quasi perfettamente in difesa e con grande cinismo in attacco per poter riportare in Ticino dei punti preziosi.

Il risultato di 4-0 non rende assolutamente giustizia a quanto portato in pista dai ragazzi di Pelletier, autori di una sapiente prova fuori casa e condannati da alcuni episodi chiave che, andati a sommarsi, hanno generato uno score ingeneroso. Il Berna, va però precisato sin da subito, ha meritato la vittoria.

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A livello di gioco i leventinesi hanno dimostrato nuovamente di aver fatto passi avanti da gigante rispetto al recente passato, contenendo bene le (normalissime) sfuriate offensive del Berna e, nel contempo, costruendosi a scadenze regolari delle occasioni da rete di buona qualità. Nel solo primo tempo, infatti, Jason Williams ed Alexandre Giroux hanno avuto delle limpide occasioni per portare avanti i biancoblù ma – ad immagine di una serata in cui il disco non voleva saperne di entrare – i due stranieri non hanno trovato il pertugio giusto.

Anzi, a quanto pare Williams lo avrebbe anche trovato ma, dopo aver visionato il video, gli arbitri Küng e Rochette non hanno convalidato quello che sarebbe potuto essere l’1-0. Il disco è stato valutato respinto dall’asta dai due e, se è vero che le immagini non mostravano di primo acchito l’accaduto, pare che una visione più accurata del tiro avrebbe potuto permettere di stabilire come il puck abbia in realtà picchiato violentemente contro il ferro interno della porta di Bührer.

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Nel frattempo il Berna sul fronte offensivo aveva fatto effettivamente qualcosa di più. L’Ambrì, orfano di Noreau e Reichert ma con in pista il debuttante Nordlund e Lhotak, ha però gestito ottimamente gli orsi, strappando un prezioso 0-0 che, dopo 20 minuti, rappresenta per tutti alla PostFinance Arena un ottimo punto di partenza.

Nonostante abbia incassato due reti, il tempo centrale è stato quello in cui si è visto il miglior Ambrì, capace di imporre spesso e volentieri il proprio gioco. Proprio sul più bello, però, il Berna ha sbloccato il risultato grazie a Scherwey, lasciato tutto solo in ottima posizione e capace così di fulminare Schaefer.

Il portiere è stato confermato dopo un derby vissuto da protagonista e, nonostante abbia ancora delle difficoltà nel trattenere dei dischi importanti e nel gestire al meglio il puck dietro la porta, ha comunque difeso bene la porta biancoblù parando un totale di 28 tiri.

Di positivo c’è stato inoltre il powerplay, ancora capace di tessere ottime trame e di confermarsi il migliore dell’Ambrì da diversi anni a questa parte. Purtroppo, però, proprio in situazione di superiorità numerica è arrivato il 2-0 di Ritchie, abile nello sfruttare uno sciagurato errore di valutazione di Giroux sulla linea blu.

Il numero 10 anche a Berna è apparso fuori dal gioco orchestrato dai compagni e, in generale, ha fornito una prestazione ancora caratterizzata da troppa sufficienza. Se a livello tecnico alcuni lampi di genio in queste prime 6 partite si sono visti, da lui si deve pretendere sicuramente di più per quel che concerne foga agonistica e spirito di sacrificio. Solo così potrà essere determinante nella nostra NLA.

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Sul 2-0 e con solo un tempo da giocare, è facile comprendere come una rimonta biancoblù fosse difficile. All’Ambrì va comunque dato merito di averci provato sino in fondo e, anche sul 3-0 (rete ancora di Scherwey), si è tentato il tutto per tutto togliendo Schaefer. Mossa che probabilmente non denota una reale speranza di Pelletier di riaprire l’incontro, ma che vuole comunque lanciare un messaggio forte e chiaro: l’Ambrì c’è e non si arrende facilmente. Probabilmente un risultato più contenuto avrebbe meglio rispecchiato l’andamento del match ma, osservando tutto il resto, i biancoblù escono comunque a testa alta da questo venerdì sera.

A livello di singoli, è stato bello notare come Jason Williams stia sempre più lasciando partire il suo slapshot, non ancora tornato al massimo della potenza ma che evidentemente è tornato nelle corde del giocatore. Questo significa una maggiore pericolosità in powerplay, con il “gol-non-gol” del numero 29 che ha di fatto replicato la segnatura analoga ottenuta nel derby. Ottima la prestazione della checkerline di Bianchi, Schlagenhauf e Grassi, con quest’ultimo nuovamente in evidenza e di cui non si sottolineano mai abbastanza spesso le buonissime prestazioni.

Come anticipato, ci si aspetta un bel “giro di vite” da parte di Giroux, mentre il nuovo arrivato Nordlund ha mostrato alcune caratteristiche del suo repertorio. Il finlandese si è mosso abbastanza bene sia in attacco che in retrovia, mostrando la sua mobilità – nonostante la stazza – che gli ha permesso di smarcarsi per un paio di tiri che hanno impegnato Bührer. In difesa qualche sbavatura non è mancata, su tutte un disco perso banalmente nel secondo tempo che ha innescato un contropiede, ma la sua stazza gli ha sempre permesso di rimediare.

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Se nella Capitale si può tutto sommato essere soddisfatti di una serata da zero punti ma condita da una buona prestazione complessiva, sabato sera il tutto dovrà trovare concretezza con il Kloten, contro il quale si potranno ottenere punti importanti. Gli aviatori venerdì non sono scesi in pista, dunque sarà necessario sfruttare sin da subito il buon ritmo accumulato nel primo match del weekend.

Da segnalare che Paolo Duca ha subito una discata alla mano e, dopo aver provato a rientrare nel tempo centrale, non si è più visto sul ghiaccio. Sabato si saprà qualcosa di più in merito alle sue condizioni.

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