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Ambrì Piotta

Un buon Ambrì fermato da alcuni episodi in casa del Langnau

I biancoblù giocano alla pari ma sulla seconda penalità per cambio scorretto arriva il gol decisivo. Poco mordente nel finale, ma la prestazione resta buona

Un buon Ambrì fermato da alcuni episodi in casa del Langnau

LANGNAU – AMBRÌ

3-1

(0-0, 2-1, 1-0)

Reti: 28’48 Elo (Cadonau, Huguenin) 1-0, 33’49 Plastino (Novotny) 1-1, 37’05 Elo (Huguenin, DiDomenico) 2-1, 57’37 Gagnon (Pesonen) 3-1

Note: Ilfishalle, 6’000 spettatori (esaurito). Arbitri Eichmann, Tscherrig; Progin, Schlegel
Penalità: Langnau 3×2′, Ambrì 4×2′

LANGNAU – Dopo l’esaltante vittoria nel derby, all’Ambrì Piotta non è mancato molto per riuscire a mettere un punto esclamativo sul weekend ottenendo punti importanti anche a Langnau, ma in casa dei Tigers i biancoblù hanno evidenziato un paio di lacune che hanno impedito ai ragazzi di Cereda di disputare un match più concreto.

Questo non toglie però diversi meriti ai leventinesi, che per almeno due tempi hanno fornito una buona prova basata su quei principi che oramai tutti conosciamo, tant’è che alla seconda sirena il risultato di 2-1 poteva andare stretto all’Ambrì.

Stretto non andava però al Langnau, che ha saputo punire gli ospiti su quell’evitabile penalità per cambio scorretto che ha permesso ad Eero Elo di firmare la sua personale doppietta, episodio reso ancora più amaro dal fatto che quella fischiata al 35′ era la seconda sanzione di serata per sei biancoblù sul ghiaccio.

La segnatura ha sostanzialmente spaccato in due la partita, anche e soprattutto perché nel frangente l’Ambrì stava vivendo un buon momento. Ottenuto il pareggio con Plastino – rete in powerplay dopo che Elo aveva sbloccato lo score – erano infatti stati gli ospiti a trovare maggior ritmo, dopo aver gestito bene la scarica di energia dei Tigers conseguente all’1-0.

Ha poi fatto seguito un terzo tempo in cui è stata la squadra di Ehlers ad amministrare con ordine il vantaggio – Ambrì limitato a soli cinque tiri – mentre a Kubalik e compagni è mancato un po’ di mordente per cercare con maggiore convinzione il nuovo pareggio.

L’unica chance degna di nota della terza frazione rimane così una ripartenza che ha portato Trisconi alla conclusione da posizione favorevole, ma Ciaccio si era confermato in grande serata. Poco o nulla è infatti sfuggito al controllo del portiere dei Tigers, nemmeno quel puck scagliato a porta sguarnita da Fora nel primo tempo, che ha costretto il portiere ad un autentico miracolo con il guantone. Probabilmente si tratta della parata dell’anno.

In quel momento – si era a poco dalla prima sirena – un vantaggio leventinese sarebbe stato anche meritato, dopo che l’Ambrì era riuscito a vivere dei primi 20 minuti in crescendo. Entrambe le squadre hanno però complessivamente proposto un buon hockey, fatto di tanto entusiasmo ed agonismo, ad immagine di quel “doppio palo” colpito prima da Berger e poi da D’Agostini ad inaugurare il periodo centrale.

Peccato dunque aver vanificato tanto lavoro con quel cambio scorretto che si è rivelato essere decisivo, anche se un rapido occhio alle statistiche permette di scoprire che l’Ambrì in questo senso è la squadra più distratta del campionato con un totale di 11 penalità per troppi uomini sul ghiaccio (seguono il Davos con nove e il Lugano con sette).

I numeri dicono anche che la prima linea ha ottenuto un solo gol nelle ultime sette partite a cinque-contro-cinque, ma muovere una critica a KubalikMüllerZwerger in questo senso ha ben poco valore, soprattutto considerando la mole di gioco che i tre continuano ad assicurare anche quando non riescono a finire sul tabellino. E altresì vero che se l’Ambrì vorrà restare sopra la linea avrà sicuramente bisogno di ritrovare la loro produttività, ma probabilmente nel loro caso si tratta solo di una questione di tempo prima che tornino a dire la loro in fase offensiva.

Tornando al match, la mancanza di mordente nel terzo tempo non è poi stata risolta nemmeno quando Cereda ha scelto di richiamare Conz in panchina già a tre minuti dal termine, visto che una trentina di secondi dopo Gagnon ha chiuso la sfida infilando il 3-1 a porta sguarnita.

L’Ambrì stavolta ha così avuto la peggio, ma complessivamente ha affrontato alla pari un Langnau anche lui già entrato in “modalità playoff”, e a livello di intensità la squadra ha confermato di essere presente per il tiratissimo finale di stagione.

Una sconfitta del genere non può preoccupare vista la maniera in cui è arrivata, anche se classifica e calendario impongono ora di tornare a punti già nelle prossime difficili trasferte di Zugo e Friborgo. Questa, però, non è certo una novità.


IL PROTAGONISTA

Eero Elo: Il possente attaccante finlandese aveva vissuto alcuni momenti di appannamento nel corso del campionato – un solo gol in 13 partite tra metà dicembre e inizio febbraio – ma ora Elo sembra essere particolarmente caldo.

La sua doppietta ha infatti deciso la sfida contro i biancoblù, che lo ha visto anche essere il giocatore più propositivo in avanti con un totale di cinque conclusioni. Per lui ora le statistiche parlano di cinque gol nelle ultime cinque partite, proprio nel momento più importante della stagione.


HIGHLIGHTS

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