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Tutte le squadre NHL presentate da HSHS: Toronto Maple Leafs

Finalmente il lockout è giunto alla sua conclusione e, di conseguenza, a partire dal prossimo 19 gennaio le 30 squadre NHL torneranno finalmente in pista per dare vita al campionato più bello del mondo!

Proprio per questo motivo, nel corso delle prossime due settimane vi riproporremo sulle pagine di HSHS la presentazione di tutte le franchigie nordamericane che già avevamo pubblicato durante i mesi di settembre ed ottobre, riassumendone i movimenti di mercato, le ambizioni per l’imminente annata ed analizzandone i reparti difensivi, d’attacco ed i portieri a disposizione.


TORONTO MAPLE LEAFS


Nonostante siano ormai da diversi anni in pieno periodo di ricostruzione, i Maple Leafs sono bloccati in una sorta di limbo. La squadra diventa di stagione in stagione più solida e ben assortita, ma i risultati stentano comunque ad arrivare. Fedele testimonianza di questo misterioso male che affligge la squadra è la scorsa stagione, vissuta per la prima metà nei quartieri alti giocando a buoni livelli, ma oscurata da un finale in cui tutto è stato gettato al vento in un febbraio in cui, citando il GM Brian Burke, la formazione “si è direttamente gettata da una scogliera”. Anche per quest’anno, però, gli elementi della rosa sono praticamente gli stessi e i problemi psicologici in questo senso restano i medesimi.

In attacco lo scorso anno Kessel si è laureato sesto miglior marcatore della lega e, fino all’infortunio alla spalla che lo ha colpito a marzo, Lupul lo appoggiava al meglio, formando un duetto offensivo davvero temibile. Bozak sta progredendo continuamente al fianco dei due dirimpettai, ma sarà interessante vedere come l’inserimento di Van Riemsdyk, in provenienza da Philadelpia, influirà nella gestione delle linee. Rilevante pure l’acquisto del free agent Colby Armstrong che è però reduce da due stagioni costellate di infortuni. Per centrare i playoff anche Kulemin dovrà però risvegliarsi, visto che è passato dai 30 gol di due anni fa ad un misero bottino di sette marcature nella scorsa annata.

(mapleleafs.nhl.com)

Con 38 gol provenienti dal settore arretrato, i Maple Leafs stanno costruendo il loro futuro su una difesa molto offensiva e che si trova a suo agio col disco, guidata da Dion Phaneuf. D’altro canto però, quando questi elementi si sono trovati a dovere effettivamente difendere, sono pochi i team che hanno fatto peggio. In questo senso la cessione di Schenn preoccupa, in quanto quest’ultimo era il miglior hitter tra tutti i difensori NHL e soprattutto vantava la più alta quantità di tiri bloccati della squadra. La partenza di Schenn regala di riflesso molto spazio a Cody Franson, che potrà così mettersi ancora più in luce, ma è evidente che le sorti dell’intero pacchetto dipenderanno dal pieno recupero ad alti livelli di Mike Komisarek, che nelle ultime tre stagioni ha offerto prestazioni molto deludenti.

Neppure tra i pali la situazione è tranquilla. L’anno scorso erano in molti a dubitare quando i Leafs hanno confermato Reimer come titolare e, con il senno di poi, questi dubbi erano più che fondati. Anche se in parte giustificato da diversi infortuni alla testa e al collo, il giovane cerbero non ha retto alla pressione di essere il numero uno ed è spesso sceso sul ghiaccio in uno stato mentale precario. Il 26enne Scrivens, in arrivo dal farm team di AHL dei Toronto Marlies, ha già molta esperienza alle spalle e se chiamato in causa saprà sicuramente sostituire al meglio il giovane ma incostante talento.

(mapleleafs.nhl.com)

Come detto, per raggiungere risultati importanti la formazione canadese dovrà principalmente basarsi sulla difesa e sui lampi di Kessel e Lupul. Proprio il settore arretrato non garantisce però la sicurezza necessaria e si sa che senza una buona retroguardia è molto difficile vincere. Noi pensiamo che anche questo sarà un anno difficile per Toronto, ma siamo anche sicuri che di anno in anno questa squadra stia riducendo sempre di più il gap che ha verso le migliori e tra non molto tempo sarà di nuovo in grado di lottare ai vertici.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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