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Tutte le squadre NHL presentate da HSHS: New York Rangers

A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

I campioni in carica dei Chicago Blackhawks sfideranno nella notte d’apertura i New York Rangers, mentre un’ora prima i Toronto Maple Leafs apriranno il torneo sfidando i Montreal Canadiens. Nella stessa serata in programma anche le sfide Canucks-Flames e Sharks-Kings. Per vedere in pista l’altra finalista, i Tampa Bay Lightning, bisognerà invece aspettare la partita contro i Philadelphia Flyers dell’8 ottobre.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino a fine settembre. Buona lettura!

Nonostante i New York Rangers si siano resi protagonisti della miglior regular season della loro storia con un totale di 113 punti e la vittoria del Presidents’ Trophy, la Stanley Cup è ancora una volta sfuggita dalle mani della franchigia di Manhattan, dopo che sia nel 2012, 2014 e 2015 è andata molto vicina ad avere tutti gli argometi necessari per arrivare al trofeo.

Dopo aver reagito al meglio all’assenza di Henrik Lundqvist per ben 25 partite, ed aver recuperato una serie contro Washington che li vedeva in svantaggio per 3-1, New York non è riuscita a superare lo scoglio rappresentato dai Tampa Bay Lightning, che si sono guadagnati l’accesso alla finale in sette partite.

La struttura della squadra è rimasta intatta, e dunque il terzo anno sotto la guida di coach Alain Vigenault si presenta sotto dei buoni auspici. Il tempo stringe però, soprattutto in una lega governata dai limiti imposti dal Cap che ha imposto il trade di Carl Hagelin ed il non-rinnovo (sfociato nel ritiro) di Martin St. Louis, con il veterano che ha sì deluso nei playoff, ma i cui 52 punti ottenuti dovranno in qualche modo essere compensati.

Confermarsi non sarà dunque facile, con gli unici arrivi di rilievo rappresentati da Viktor Stalberg, Emerson Etem e lo svizzero Raphael Diaz, che non vanno però a spostare alcun equilibrio in positivo, almeno sulla carta. Il tutto si complica considerando che diverse altre squadre della Metropolitan Division si sono rinforzate in maniera importante.

In attacco l’arma principale dei Rangers rimane la velocità, nonostante la partenza di Hagelin, sostituito comunque da un Etem che vanta un buon pattinaggio. I leader sul fronte offensivo saranno sempre Zuccarello, Brassard e Nash, con quest’ultimo autore di 42 reti la passata stagione. Stepan, Hayes e J.T. Miller dovranno dare un contribuito importante, mentre Kreider è chiamato ad un nuovo salto di qualità.

In difesa New York inizierà il torneo con un Keith Yandle in più rispetto ad un anno fa, con la top six che è tra le migliori della Eastern Conference e dell’intera lega. McDonagh dovrà produrre di più in fase offensiva, ma con Girardi e Staal ha garantito prestazioni strepitose in retrovia. Klein è reduce dalla sua miglior stagione della carriera, ma il veterano Boyle ha rappresentato l’anello debole del reparto e non è stato rimpiazzato. Diaz si colloca come settimo difensore, posizione però insidiata dal giovane Mcllrath.

Tra i pali potrebbe far male la partenza di Cam Talbot, lo scorso anno strepitoso dopo l’infortunio di Lundqvist e capace di portare la squadra al Presidents’ Trophy. Al suo posto ci sarà il finlandese Antti Raanta, fresco vincitore della Stanley Cup con Chicago e che può accollarsi senza troppi problemi il compito di giocare una ventina di partite.

New York può comunque vantare tra i pali uno dei migliori portieri al mondo, che dà ogni sera alla squadra la possibilità di vincere la partita.

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