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Tutte le squadre NHL presentate da HSHS: Nashville Predators

A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

I campioni in carica dei Chicago Blackhawks sfideranno nella notte d’apertura i New York Rangers, mentre un’ora prima i Toronto Maple Leafs apriranno il torneo sfidando i Montreal Canadiens. Nella stessa serata in programma anche le sfide Canucks-Flames e Sharks-Kings. Per vedere in pista l’altra finalista, i Tampa Bay Lightning, bisognerà invece aspettare la partita contro i Philadelphia Flyers dell’8 ottobre.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino a fine settembre. Buona lettura!

Dopo una stagione 2014/15 da incorniciare e concisa con l’esplosione di diversi giocatori, i Nashville Predators hanno giustamente basato la loro sessione estiva di mercato sul noto detto “squadra che vince non si cambia”.

I Preds hanno rinnovato i contratti dei 35enni Ribeiro e Fisher, il che porta ad avere di nuovo in rosa 11 dei 12 top attaccanti dell’anno passato, 6 dei top 7 difensori nonché entrambi i portieri. Il GM David Poile, come da programma, è riuscito a mantenere lo status quo.

La vera incognita a questo punto è se Nashville riuscirà a ripetersi, dopo uno straordinario inizio di campionato nell’anno passato che l’ha vista dominare per le prime 60 partite. I primi segni di cedimento si sono però visti nel finale, con un poco invidiabile record di 6 vittorie e 15 sconfitte nelle ultime 21 partite che ha portato ad una prematura uscita dai playoff.

Dopo diverse annate contraddistinte da una scarsa produzione offensiva, Nashville ha finalmente trovato in Filipp Forsberg e James Neal i bomber che da tempo cercava. Lo svedese ha messo a segno 26 gol e 37 assist nella sua stagione da rookie, laureandosi top scorer dei suoi: lecito attendersi che il giovane risulti ancora più dominante nella sua seconda stagione in NHL.

Neal ha dal canto suo messo a referto 23 reti, dimostrando a tutti gli scettici di essere capace di segnare anche senza compagni di linea come Crosby e Malkin. Alle loro spalle Craig Smith e Colin Wilson hanno entrambi messo a segno 20 o più reti, ma sono ancora troppo poco costanti nella loro produzione offensiva. Il veterano Ribeiro sembra avere trovato a Nashville la sua isola felice, mentre l’arrivo da Buffalo di Cody Hodgson darà ancora più profondità al settore. Degna di nota anche l’acquisizione del folletto Moses a cui, dopo avere incantato tra Finlandia e KHL, è stata data una chance di emergere anche in nordamerica.

In rampa di lancio Kevin Fiala, giovane svizzero che già nell’ultima stagione ha impressionato nelle occasioni in cui è stato mandato sul ghiaccio. Dopo avere speso l’estate ad allenarsi sul posto, per il top prospect questo potrebbe essere l’anno della definitiva conferma nella massima lega.

Nonostante un attacco molto forte, il vero asso nella manica dei Predators è uno stuolo di difensori di livello sopraffino. Guidati da Shea Weber e dal rossocrociato Roman Josi, tutti i membri del reparto arretrato hanno ottime mani, sono capaci di portare il disco nella zona offensiva con agio e sono molto rapidi.

Lo svizzero in particolare è ormai diventato uno dei cardini della compagine americana, mettendo a referto una media di oltre 26 minuti di ghiaccio a partita (record della squadra) e venendo spesso menzionato nelle discussioni per il Norris Trophy. Per rendere ancora meglio l’idea di quanto dominante sia stato Josi in questa ultima annata, in molti hanno cominciato a ritenere l’ex Berna il miglior difensore della squadra, e questo a scapito di un Weber che fino a qualche mese fa sarebbe stato follia mettere in dubbio.

Avere un gruppo così talentuoso ha però i suoi lati negativi: nonostante l’approccio offensivo metta costante pressione sulle difese avversarie, la squadra è infatti molto vulnerabile alle ripartenze e concede spesso qualche spazio di troppo. La solidità del backchecking e la già menzionata velocità dei membri della retroguardia permette però a Nashville di uscire spesso illesa da queste situazioni.

In porta, dimenticati i problemi di salute che l’hanno rallentato per due anni, Rinne si è dimostrato un portiere eccezionale. Finito soltanto dietro a Price nella lotta per il Vezina, il finlandese ha per la seconda volta vinto più di 40 partite in una sola stagione (record di franchigia). Da molti è considerato l’MVP della formazione e, a giudicare dal rendimento della passata stagione, il proclamo è molto realistico.

I Predators hanno tutte le carte in regola per ripetere l’exploit dell’anno passato e si presentano al via come una delle squadre più complete ed equilibrate della NHL. Con un attacco più profondo, una difesa già rodata e un anno di esperienza in più, Nashville si candida di diritto per un posto in prima fila nella lotta alla Stanley.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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