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Mondiali 2015

Tra gli sbadigli la Nati conquista tre punti d’oro contro la Germania

svizzera
SVIZZERA – GERMANIA

1-0

(0-0, 0-0, 1-0)

Rete: 52’16 Hollenstein (Brunner, Romy) 1-0

Penalità: Svizzera 3×2′, Germania 6×2′

Note: Praga, 10’235 spettatori

PRAGA – Reduce dalla risicata vittoria ottenuta sulla Francia, c’era molta curiosità attorno alla terza uscita della Svizzera in questi Mondiali. La sfida contro la sempre ostica Germania rappresentava un vero e proprio crocevia per le sorti dei rossocrociati nella rassegna iridiata e, pur non convincendo nemmeno in questa occasione, la vittoria ottenuta con il minimo degli scarti (1-0) sui cugini teutonici è stata tanto meritata quanto fondamentale.

Switzerland's Denis Hollenstein during a friendly ice hockey game between Switzerland and Russia, at the ice stadium Les Melezes, in La Chaux-de-Fonds, Switzerland, Friday, April 10, 2015. (PHOTOPRESS/Laurent Gillieron)(PHOTOPRESS/Laurent Gillieron)

Le due squadre hanno iniziato l’incontro in modo molto confuso, portando molta voglia sul ghiaccio ma faticando ad imbastire azioni ragionate. Il risultato è stato un periodo iniziale privo di grandi occasioni, contraddistinto da un gioco molto fisico e da pochi tiri in porta.

Nel secondo tempo gli svizzeri hanno preso progressivamente il controllo dell’incontro, faticando però in maniera evidente a crearsi occasioni da gol pulite dalle parti di Pilmeier. Particolarmente positiva la prova della linea guidata da Damien Brunner che, nonostante qualche imprecisione di troppo, è apparso in netta ascesa rispetto all’opaco debutto con l’Austria.

Con il risultato ancora sullo 0-0 e la Germania sempre più sulla difensiva, pareva che nemmeno nell’ultimo terzo gli uomini di Hanlon avrebbero trovato la via della rete. Le prime avvisaglie di cedimento da parte della formazione allenata da Pat Cortina hanno però dato ulteriore foga alla manovra svizzera, per la prima volta realmente vicina al gol con l’asta colpita dal tiro di Almond.

Il tempo del vantaggio era però ormai maturo ed infatti, pochi minuti dopo, grazie ad un bel passaggio proprio del bianconero Brunner, Hollenstein si è trovato solo a tu per tu col portiere e lo ha battuto con un’elegante finta ravvicinata.

Il gol ha dato le ali a Streit e compagni che, pur non incantando, si sono limitati a controllare il gioco anche grazie ad una lunga serie di penalità comminate agli avversari. Negli ultimi secondi, quando i rossocrociati si sono trovati a giostrare in 5 contro 3, ancora lo scatenato Brunner ha sfiorato il gol del 2-0 mancando però la porta da due passi.

Grazie a questo prezioso successo la truppa elvetica ha conquistato la sua seconda importantissima vittoria consecutiva, scavalcando nel contempo proprio i cugini della Germania in classifica. Ancora una volta però quanto visto sul ghiaccio è poco confortante, con la Nati che ha dimostrato poca freddezza sotto porta e alcune preoccupanti amnesie difensive (Streit in particolare a tratti sembrava spaesato) al cospetto di una Germania priva dei suoi elementi migliori e malmenata appena due giorni fa per 10-0 dal Canada.

Molto positiva oltre alla già citata prima linea anche la prova di Genoni, sarebbe una sorpresa se come annunciato alla vigilia del torneo nella prossima sfida a difendere la gabbia elvetica sia ancora Reto Berra.

La Svizzera sarà di scena mercoledì alle ore 16.15 per la sua quarta partita in cinque giorni e sarà opposta alla Lettonia, altra avversaria notoriamente ostica. Trovare la vittoria anche contro la squadra dell’est sarebbe di importanza fondamentale prima di arrivare al tour de force finale che vedrà la selezione impegnata contro Svezia, Canada e Repubblica Ceca.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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