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Coppa Spengler

Subito vittorioso il Mountfield, Avtomobilist KO una seconda volta

MOUNTFIELD HK – AVTOMOBILIST

4-3

(1-1, 1-2, 2-0)

Reti: 00’31 Monya (Timashov, Torchenyuk) 0-1, 4’28 Jarusek 1-1, 24’52 Kukumberg (Gregorc) 2-1, 37’20 Golyshev (Torchenyuk) 2-2, 39’43 Chistov (Vasilevsky) 2-3, 52’08 Kukumberg (Pavlas) 3-3, 55’56 Jarusek (Dzerins) 4-3

Note: Vaillant Arena, 6’155 spettatori. Arbitri Fonselius, Vinnerborg; Obwegeser, Wüst
Penalità: Mountfield 6×2′, Avtomobilist 7×2′

DAVOS – Non sarà la squadra più talentuosa presente alla Coppa Spengker, ma di sicuro con questa vittoria, per il cuore messo in pista nonostante i limiti tecnici e per il calore dei propri coloratissimi tifosi, il Mountfield è improvvisamente diventata la squadra ospite più amata del torneo.

Accompagnati dal conto alla rovescia della Vaillant Arena, i cechi si sono imposti sull’Avtomobilist Yekaterinburg,  che incassa così la seconda sconfitta in altrettante partite qui a Davos.

I cechi, capitanati dall’eterno Jaroslav Bednar, hanno vinto quasi inaspettatamente il match contro i russi, soprattutto dopo che la formazione della KHL aveva alzato il ritmo delle operazioni tra il secondo e il terzo tempo, mettendo spesso in pericolo il portiere ceco più di una volta, ma soprattutto applicando un forecheck a centro pista che ha annullato le operazioni offensive di Lhotak e compagni.

Pareva infatti che dopo il 3-2 di Chistov, l’Avtomobilist avesse il controllo del match sia nel punteggio che nel gioco, ma la forza d’animo del Mountfield ha fatto sì che la partita non finisse in quell’istante.

Difatti, in un contesto tecnico piuttosto povero, fatto di rotture del gioco e difficoltà in transizione da parte di entrambe le squadre, Kukumberg e Jarusek hanno trovato il modo di girare la partita, più con la forza della “disperazione” che quella dell’organizzazione di gioco.

Entrambe le squadre, pur in un contesto come già detto piuttosto povero di spunti tecnici – Monya a parte, con le sue scorribande offensive – hanno onorato la partita, giocando con voglia e una certa dose di aggressività, sempre legata al contesto, ma alla fine divertendo il pubblico in una partita ricca di ribaltamenti. Com’è giusto che sia durante la Coppa Spengler.

fattore2CREDERCI SEMPRE CON LA GIUSTA CONCRETEZZA: Che il Mountfield fosse la squadra meno dotata del torneo era più o meno chiaro a tutti, ma i cechi hanno dimostrato (come rappresentato dallo spirito dei propri tifosi) che i conti si fanno alla fine.

Più occasioni per l’Avtomobilist, più fasi di gioco favorevoli ai russi, ma la concretezza sotto porta di Bednar e banda esplosa nei minuti finali ha fatto la differenza, quando forse i russi pensavano di andare verso la loro prima vittoria nel torneo.

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