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Ambrì Piotta

Stavolta l’Ambrì meritava la vittoria, Sprunger ipoteca la serie

FRIBORGO – AMBRÌ

2-1

(0-1, 1-0, 0-0; 1-0)

Reti: 0’55 Emmerton (D’Agostini) 0-1, 22’20 Sprunger (Cervenka) 1-1, 64’21 Sprunger (Cervenka, Birner) 2-1

Note: Valascia, 6’171 spettatori. Arbitri Kurmann, Eichmann; Castelli, Gnemmi
Penalità: Friborgo 5×2′, Ambrì Piotta 6×2′

FRIBORGO – L’Ambrì Piotta questa volta ha reagito davvero, ha giocato come squadra contro un Friborgo che ha vissuto degli spunti di Sprunger e Cervenka, e meritava oggettivamente di vincere.

Così non è stato, perchè ai biancoblù è mancata la capacità e la freddezza di ottenere quella seconda rete che sarebbe stata decisiva, nonostante le diverse opportunità costruite. Questo match ha però finalmente rappresentato un reale passo avanti per la squadra di Dwyer, che era dalla trasferta di Davos che non si esprimeva per 60 minuti su buoni livelli.

Con il minimo indispensabile il Friborgo si è invece praticamente assicurato la salvezza, tirando un respiro di sollievo al termine di una partita forse presa un po’ sotto gamba, ma in cui i biancoblù sono stati bravi ad insinuare sin dal primo minuto il dubbio nella mente dei dragoni. Una vittoria leventinese avrebbe probabilmente sottolineato le incertezze burgunde e per loro venire alla Valascia martedì non sarebbe stato facile… Ma in fondo l’Ambrì da questa uscita ha ottenuto una cosa ancora più importante della vittoria: la stima in se stessi.

Finalmente si è vista una partita in cui l’Ambrì è stato in grado di fornire un buon livello di intensità, riducendo al minimo gli errori individuali ed imponendo alla manovra anche un certo ritmo, che nei primi due tempi il Friborgo ha controllato con difficoltà. I biancoblù hanno messo più dischi su Conz e ne hanno bloccati parecchi in difesa, giocando una sfida di sacrificio che lancia un messaggio incoraggiante, dopo un’infinità di uscite che finivano sistematicamente nel tradursi in ammissioni di inferiorità.

L’inizio è stato il migliore possibile, con Emmerton che ha trovato il gol dopo soli 55 secondi, ed un primo periodo in cui i biancoblù avrebbero potuto (e dovuto, ad essere severi) indirizzare la contesa su dei binari ben precisi. La squadra di Dwyer ha infatti avuto tante occasioni per trovare il raddoppio, con Monnet a tu-per-tu con Conz, un palo colpito da Sven Berger, oppure l’incredibile chance mancata da Fuchs a porta praticamente sguarnita.

A queste si aggiungono anche quattro minuti consecutivi di powerplay non sfruttati, e se nella serata di sabato c’è un aspetto davvero negativo, questo sta proprio nella fase in superiorità numerica, che dovrà tornare a produrre gol pesanti nel futuro spareggio con il campione di NLB.

L’inserimento di Mäenpää e un’intesa sempre più crescente tra Emmerton e D’Agostini ha creato qualche interessante trama – credito va dato anche a Conz – ma non aver ancora segnato in powerplay in questa serie nonostante 17 opportunità avuto rimane comunque inaccettabile. In questi playout l’Ambrì ha invece segnato 4 gol in superiorità su 48 chance, questo dato dovrà preso cambiare.

L’Ambrì ha pagato la propria imprecisione in entrata di periodo centrale, quando Sprunger ha trovato dal nulla il pareggio con un tiro dei suoi, che ha fulminato uno Zurkirchen che complessivamente ha giocato un buon match. I biancoblù hanno però reagito bene, ed anche nel periodo centrale si sono fatti preferire, pur confermando una fatale imprecisione in particolare con Fuchs (palo) e Lhotak.

La terza frazione è stata l’unica finita “ai punti” in favore dei burgundi, capace di alzare il ritmo delle proprie operazioni e di far tremare i biancoblù, specialmente quando un cambio scorretto a cinque minuti dal termine ha rischiato di mandare tutto alle ortiche. “Frittata” purtroppo solo rimandata, perchè ad inizio overtime D’Agostini ha commesso una grave leggerezza, commettendo uno dei suoi soliti falli in zona offensiva che stavolta il Gotteron ha tramutato in rete.

Sprunger al volo ha trovato il 2-1 e lanciato verosimilmente i titoli di coda su questa serie, ma l’Ambrì è uscito comunque dalla BCF Arena rinfrancato. Resterà da vedere se i biancoblù sapranno confermarsi e fare di questo livello uno standard, ad immagine ad esempio di un Guggisberg che sabato si è improvvisamente risvegliato da un sonno che sembrava eterno, ed è tornato con energia a dare il suo contributo.

L’intensità finalmente è stata quella giusta, la concentrazione anche (pochi gli errori individuali), ora si tratterà di continuare a scendere in pista con la stessa determinazione. Solamente con il coltello tra i denti questo Ambrì Piotta potrà salvarsi, adesso guai ad indietreggiare di un solo millimetro.

fattore2

IL TOCCO DEI FUORICLASSE: L’Ambrì questa volta ha di che recriminare, perchè dopo 60 minuti i biancoblù avevano cercato maggiormente la vittoria rispetto al Friborgo, ed avrebbero sicuramente meritato di ottenerla.

Non essere riusciti ad infilare il 2-0 nonostante le tante opportunità avuto ha però deciso la partita, mentre il Friborgo è rimasto a galla generando gioco praticamente solo con la sua prima linea.

Sprunger e Cervenka sono però giocatori che non perdonano, ed alla fine hanno avuto ragione di un Ambrì più propositivo ma che avrebbe avuto bisogno di maggiore precisione ed anche un pizzico di sfortuna in meno.

highlights

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