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Interviste

Shedden: “La vittoria è per tutti… Lo dovevamo a noi stessi e ai tifosi”

LUGANO – Una vittoria che va anche aldilà dei tre punti in classifica (che sono tutt’altro che da disprezzare) ma che soprattutto ridà ossigeno ad un ambiente dismesso e che cominciava a far sentire i propri mugugni dopo alcune sconfitte particolarmente pesanti.

Contro il Gottéron di Huras, i bianconeri hanno reagito giocando con continuità e come una squadra, applicandosi per tutto l’incontro, una bella differenza rispetto a ciò che si era visto in particolare contro Berna e Kloten.

Per l’allenatore del Lugano, Doug Shedden, il merito è di tutta la squadra, che ha ritrovato dell’amor proprio, ma guai ad abbassare la guardia: “Non credo che i giocatori lo abbiano fatto per me, lo hanno fatto per loro stessi, hanno dimostrato di saper ancora lottare, hanno preso colpi e si sono sacrificati. Giocatori come Martensson e Gardner hanno fatto una grande partita, mettendosi davanti alla porta a prendere colpi per far segnare i compagni. Sono felice per Fazzini, una serata fantastica per lui in cui ha sfruttato le sue qualità di attaccante puro, che in squadra non hanno pari. Spero che questa partita sia la svolta per lui, perché lo vedo tutti i giorni in allenamento: ha skills eccezionali, nello slot ha un tiro migliore anche di Klasen, ma ha dovuto imparare quanto sia importante lavorare per ritagliarsi un posto importante a questi livelli”.

A proposito della partita, i bianconeri hanno reagito in una situazione che rischiava di farsi molto pesante e dalla quale sarebbe poi difficile uscirne senza contraccolpi, ma bisogna essere consapevoli che nulla è stato ancora fatto: “Ci leviamo di dosso un po’ di pressione, è una boccata di ossigeno, quando si perde non è mai bello, e quando si perde in maniera pesante come successo a noi si rischia di perdere la bussola. Godiamoci questa vittoria che ci fa un gran bene, ma dobbiamo subito pensare alla partita che verrà”.

Finalmente il coach bianconero ha potuto contare su una difesa quasi al completo, schierando anche Ryan Wilson, al rientro dopo l’infortunio, e l’ex Colorado Avalanche ha dato un ottimo contributo alla vittoria: “Mi è piaciuto il contributo che ha saputo dare Wilson, ha fatto un’ottima gara a livello difensivo, mettendoci la durezza e il fisico. Lui come Hirschi e Vauclair sono stati importantissimi con la loro capacità di metterci i muscoli. Sono soddisfatto anche di come la linea di Bertaggia e Walker abbia messo in difficoltà quella di Bykov con il disturbo fisico e la lotta alle assi, annullandola dal gioco”.

La larga vittoria del Lugano ha avuto nel power play l’arma principale, infatti ben 5 reti su 8 sono cadute in superiorità numerica, esercizio nel quale Klasen e compagni ultimamente faticavano non poco…: “Gli special team hanno fatto una grande partita, segnare 5 reti in power play è stato eccellente, d’altra parte il box play è stato perfetto, con quelle due situazioni in 3 contro 5 senza subire reti. Non è un caso che le cose migliorino con il rientro di alcuni difensori”.

Doug Shedden è comunque consapevole che il momento attraversato dal Lugano è delicato, e che la sua posizione potrebbe rimanere ancora in discussione, ma il canadese non vuol sentir parlare di “salvataggio” da parte dei giocatori: “Ripeto, lo dovevano fare per la squadra e lo hanno fatto per la squadra, so che in caso di sconfitta il mio posto sarebbe stato a forte rischio e non siamo ancora al sicuro, ma la vittoria è per tutti, in special modo per i tifosi. Al ritorno da Berna ci hanno voluto parlare, abbiamo avuto una bella conversazione, onesta e schietta, e nonostante tutto non ci hanno mai fatto mancare il loro supporto, nemmeno stasera”.

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