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Interviste

Shedden: “Dobbiamo subire meno reti, Lapierre ci darebbe una mano”

LUGANO – Dopo la pesante sconfitta rimediata in quel di Bienne, il Lugano cercava il pronto riscatto tra le mura amiche della Resega contro un lanciatissimo Friborgo. Nonostante qualche patema d’animo di troppo, i bianconeri sono riusciti ad imporsi con il risultato di 7-4.

Al termine dell’incontro abbiamo avvicinato l’head coach Doug Shedden, per avere qualche impressione sulla partita.

Doug Shedden, dopo la brutta sconfitta rimediata a Bienne era importante far vedere la capacità di reazione della squadra, e si può dire che per due tempi questa reazione c’è stata…
“Sicuramente, abbiamo giocato con molta energia per tutto il primo tempo e siamo riusciti a portarci sul 5-1. Per qualche ragione è difficile per i ragazzi tenere la concentrazione per tutti i 60 minuti, ma non voglio criticare troppo perchè alla fine è arrivata una vittoria in questa sfida importantissima, ed è quello che conta. Ci sono state anche tante cose positive, la quarta linea ci ha dato una grande mano e Pettersson ha avuto una serata fantastica con 3 gol. Credo che le cose positive siano maggiori di quelle negative, ma dobbiamo sicuramente cercare di incassare meno gol”.

Nel secondo tempo il Friborgo ha spinto per cercare di tornare in partita, ma la squadra si è difesa bene ed ha aumentato il vantaggio accumulato nel primo tempo. Poi nel terzo tempo c’è stato questo calo improvviso… È stato solo un problema di concentrazione?
“Quando hai accumulato un buon vantaggio non devi permettere all’avversario di tornare in partita, è ovvio che i tuoi avversari cercheranno di segnare. Credo che sia stata soltanto una mancanza di concentrazione. Non dobbiamo avere paura di vincere una partita per 7-1, mi fa sicuramente stare più tranquillo che vincere per 6-4 prima del gol a porta vuota”.

Nota negativa il powerplay, che stava andando leggermente meglio nelle scorse partite ma che stavolta ha girato a vuoto. Cosa manca per far si che giocatori di talento come Klasen, Brunner e Pettersson riescano a far funzionare meglio questa fase fondamentale?
“C’è stato un cambiamento con il ritorno sul ghiaccio di Stapleton, Pettersson deve capire che non deve gestire il gioco sulla linea blu, in quanto è colui che deve ricevere i passaggi per tirare in porta. Quando si provano a fare giochi di bastone sulla linea blu c’è sempre la possibilità che succeda qualcosa di brutto, infatti abbiamo concesso qualche occasione in ripartenza al Friborgo. Abbiamo i giocatori giusti per far funzionare il powerplay, continuando a lavorare per i playoff sarà perfetto”.

Con una decina di partite al termine della regular season siete in buona posizione per raggiungere almeno il secondo posto. Sei contento di dove vi trovate e di come sta giocando la squadra al momento?
“Ultimamente abbiamo avuto alcuni alti e bassi, non sono contento al 100%. Magari ci sono ancora un po’ di scorie dalla Spengler, non saprei. Sono sicuramente contento della nostra posizione in classifica rispetto a dove eravamo due mesi fa, siamo tra il secondo e il quinto posto e sarà una lotta serrata fino al termine. Cercheremo di posizionarci il più in alto possibile in modo da ottenere il vantaggio casalingo e partire da li per costruire qualcosa”.

La squadra ha concesso ben 14 gol nelle ultime 3 partite, in questo senso l’assenza di Furrer si fa sicuramente sentire. Cosa si può migliorare per arrivare pronti ai playoff? Vedendo le difficoltà incontrate dalla squadra nelle retrovie, come mai avete deciso di puntare su un attaccante invece che  su un difensore?
“Nelle ultime partite ci è mancato sicuramente uno dei migliori difensori dell’intero campionato. Quando si va sul ghiaccio si gioca in 5 più il portiere, dunque gli attaccanti sono responsabili tanto quanto i difensori per le tante reti subite. Dobbiamo continuare a lavorare duro, ovviamente nessuno è felice di concedere così tante reti all’avversario. Nelle ultime partite non abbiamo giocato bene in retrovia, ma ne abbiamo vinte due su tre dunque va bene così”.

Siete in trattativa con Maxim Lapierre, un giocatore che sarebbe sicuramente utile nei playoff. È una tua richiesta specifica quella di cercare un giocatore con tali caratteristiche?
“Con Roland e Pat abbiamo discusso su cosa servisse a questa squadra, credo che questo sia il genere di giocatore che ci possa aiutare maggiormente e che negli scorsi anni durante i playoff contro il Ginevra mancava. Dunque, se dovessimo riuscire ad ottenere l’accordo, un giocatore con queste caratteristiche potrà sicuramente darci una mano”.

Studente di comunicazione all'USI di Lugano, Diego si occupa delle interviste post-partita dalla Resega.

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