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Interviste

Shedden: “Bisogna smettere di giocare da soli, non abbiamo fame!”

LUGANO – Seconda battuta d’arresto consecutiva in casa bianconera, con il Lugano che ha perso l’imbattibilità casalinga al cospetto del Ginevra di Chris McSorley, impostosi per 5-2.

I sottocenerini hanno giocato una partita confusionaria, spesso in balia degli avversari e senza una chiara idea di quello che era necessario fare sul ghiaccio. Gli uomini di Doug Shedden erano riusciti ad iniziare finalmente la contesa nel modo giusto, ma proprio nel momento migliore dei bianconeri il Ginevra è riuscito a trovare la rete del pareggio grazie ad uno dei soliti gol sporchi tanto cari all’allenatore ginevrino, e da quel momento i bianconeri si sono letteralmente spenti, subendo il 2-1 solo 9 secondi dopo e non riuscendo più a ritrovare il bandolo della matassa.

L’allenatore bianconero è dello stesso avviso, infatti secondo lui “abbiamo iniziato bene la partita, giocando un ottimo hockey. Poi c’è stato un turnover sulla nostra blu offensiva e abbiamo preso l’1-1, ma sono cose che possono capitare. Sull’ingaggio seguente però Morini ha commesso un grave errore che ha permesso al Ginevra di segnare subito il 2-1 che ci ha tagliato le gambe. Meritavamo di più nel primo tempo, ma abbiamo concluso i 20 minuti sotto di un gol. Il Ginevra è un’ottima squadra, chiudono i check, vanno diretti sulla porta e questo duro lavoro viene ricompensato… Noi invece non riusciamo a giocare con la stessa fame, e non riesco a capire perché. Sono deluso perché penso che siamo meglio di quello che abbiamo mostrato stasera, ma bisogna guardarsi allo specchio e riuscire a migliorare per affrontare il Davos nella prossima partita”.

Ai bianconeri è sembrata mancare la forza di reagire, affidandosi soprattutto a giocate individuali che spesso portavano ad un nulla di fatto. Ad immagine di un Klasen che spesso si incaponisce in giocate esagerate che portano a contropiedi per le squadre avversarie (come sul primo gol ginevrino) o di un Brunner spesso fumoso e poco coinvolto nelle azioni d’attacco bianconere. Il risultato sono stati due tempi giocati in maniera disastrosa, con azioni d’attacco confuse ed il Ginevra a fare il bello e il cattivo tempo per tutta la durata dell’incontro.

“Nei primi minuti siamo riusciti a giocare l’hockey che volevamo” ha continuato il coach bianconero “ma poi alcuni dei ragazzi hanno cominciato a giocare come vogliono loro. Sappiamo tutti che giocare da soli non porta da nessuna parte, è necessaria una coralità che stasera non siamo riusciti a mettere in pratica nella maniera in cui desideravamo. Nella pausa tra il primo e il secondo tempo ci siamo detti che dovevamo ricominciare a giocare come nell’inizio di partita, ma poi sono arrivati due gol del Ginevra… Il terzo perché Wilson ha perso l’uomo, ma era in pista da tantissimo e non ha potuto cambiare perché abbiamo commesso uno degli innumerevoli errori in uscita di zona. Non so perché abbiamo mollato in questa maniera, non ho una risposta. Mi aspetto di più da quelli che sono i nostri stranieri e le nostre “swiss stars”, i ragazzi del bottom-six stanno giocando bene, gli altri devono assolutamente migliorare”.

Ad andare fuori giri è spesso la prima linea bianconera, la quale in cinque contro cinque non riesce a sbloccarsi, creando sì tanto davanti alla porta, ma senza riuscire a concretizzare le occasioni e lasciando spesso contropiedi alle squadre avversarie.

“La nostra prima linea deve segnare di più. Non solo, questi tre ragazzi devono cercare di sporcarsi un po’ le mani, andando negli angoli e cercando più gol sporchi invece che basarsi solo sulla giocata di fino. Nessuno di loro lo sta facendo, se si gioca nella maniera giusta diventa più facile segnare e la partita è più semplice per tutta la squadra”.

L’unica nota positiva della serata sono stati gli special team, con i bianconeri che hanno segnato due gol in superiorità e sono riusciti a non subirne da un powerplay temibile come quello del Ginevra. Quello che preoccupa l’allenatore bianconero è però il 5 contro 5 dove “alcuni nostri ragazzi hanno una statistica plus/minus non abbastanza buona. La linea di Morini ha un -3 stasera e questo non può succedere se si vogliono vincere delle partite” ha concluso il tecnico canadese.

Studente di comunicazione all'USI di Lugano, Diego si occupa delle interviste post-partita dalla Resega.

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